Più e più volte ha letto lo script del series finale di Game of Thrones, senza riuscire a capacitarsi di quanto stesse accadendo.
“Cosa, cosa, cosa, COSA?!“, dichiara di aver pensato Emilia Clarke. “Perché usciva praticamente dal nulla. Sono sbalordita. Non me lo aspettavo assolutamente“.
Era ottobre 2017 e l’attrice, che fin dalla prima stagione del drama HBO interpreta Daenerys Targaryen, aveva da poco terminato le riprese di Solo: a Star Wars Story. Ricorda di aver ricevuto gli script in versione telematica nel momento in cui era appena atterrata ad Heathrow e di aver “completamente perso la testa“. Si è girata verso i suoi compagni di viaggio dicendo “devo andare! Devo andare” e loro le hanno risposto “devi ritirare i bagagli!“.
Una volta arrivata a casa, “mi sono sistemata e preparata una tazza di tè. Ho dovuto preparare fisicamente lo spazio e solo dopo ho iniziato a leggerli“. Così, Clarke ha scoperto della rivalità fra Daenerys e Sansa, della morte di un altro suo drago, del tradimento di Varys, della morte di Jorah e, infine, del gran finale: l’attacco ad Approdo del Re e l’uccisione di migliaia di civili proprio ad opera di colei che voleva spezzare la ruota e liberarli dalla tirannia, con conseguente sua uccisione da parte di un riluttante Jon Snow.” Ho pianto“, dichiara. “E sono uscita per una passeggiata. Sono uscita da casa e ho preso le mie chiavi e telefono, poi sono tornata con le vesciche ai piedi. Non sono tornata per cinque ore. Pensavo ‘come riuscirò a fare una cosa del genere?’“.
Due giorni dopo, Clarke ha preso un volo per Belfast per recarsi alla lettura generale degli script ed il caso ha voluto che vicino a lei fosse seduto proprio Kit Harington, il quale però non aveva letto nulla per potersi godere meglio l’esperienza. Durante la riunione, l’attrice si è seduta davanti a lui e Harington, quando è arrivato al punto saliente della trama, ha alzato lo sguardo verso di lei, esterrefatto, pensando “no, no…“, al quale Clarke ha risposto con un amaro “ebbene sì…“. “Lui piangeva. E a questo punto è stato bello che non avesse letto prima gli episodi“, dichiara l’attrice.
Sebbene anni fa George R. R. Martin avesse dichiarato che gli showrunner Benioff e Weiss conoscevano la conclusione della saga letteraria, ad oggi ancora incompiuta, da allora la serie HBO ha compiuto diverse deviazioni narrative. Tuttavia, la svolta dark di Daenerys era stata contemplata da molto tempo, tanto che Clarke ricorda di aver ricevuto parecchie note che le chiedevano di girare determinate scene con alcune variazioni rispetto a come le avrebbe interpretate un personaggio eroico: “all’epoca mi chiedevo ‘perché mi chiedete di fare questa cosa?’. Ora guardo alle note ricevute con una consapevolezza diversa“.
L’attrice poi aggiunge: “[Daenerys] comincia con le migliori intenzioni e spera che non ci siano ostacoli ai suoi grandiosi piani. Il problema è che gli Stark non la apprezzano e lei lo vede. Allora lei pensa, ‘ok, una possibilità’. Dà loro quella possibilità e non funziona, ma è troppo lontana ormai per tornare indietro. Si è costruita il suo letto e lì rimane. Ormai è fatta e il punto è questo. Non penso che lei lo capisca finché non succede – l’effetto reale delle loro reazioni su di lei è: non me ne frega un *****. Questa è la mia intera esistenza fin dalla nascita! Lei è stata letteralmente portata in questo mondo seguendo il mantra ‘corri! Questi s*****i hanno rovinato tutto e ora sei la nostra sola speranza’. Si è caricata così tanto nella sua vita per dovere di correggere quegli errori, ha visto e sofferto e perso così tanto e ora all’improvviso quelle persone si voltano e dicono ‘noi non ti accettiamo’. Ma ormai ha oltrepassato troppo la linea, ha ucciso molte persone e rimane solo un ultimo legame cui si aggrappa: un uomo, che lei pensa la ami e ciò è sufficiente. Ma lo è? La speranza è che finalmente qualcuno la accetti per quello che è…Ma lui non lo fa“.
Inoltre, l’attrice aggiunge che la perdita di Missandei è stata un punto di svolta, che spezza Daenerys completamente e la induce a compiere scelte brutali. La condanna di Varys, invece, è giustificata dal fatto che il personaggio cambia continuamente bandiera, mentre la giovane Targaryen necessita di sapere chi la supporta a prescindere da ogni altra cosa. Infine, Clarke sottolinea come sia stato per lei complesso non prendere sul personale certi commenti sul suo personaggio, dopo averlo interpretato per così tanto tempo ed essere arrivata ad una sorta di identificazione con lo stesso. “Ero arrivata al punto di leggere i commenti su di lei e dovermi ricordare che stavano parlando di Daenerys, non di me Emilia“.
Tuttavia, da attrice non si è permessa di contestare le scelte del suo personaggio perché, come le era stato insegnato a scuola di recitazione, il proprio personaggio ha sempre ragione e le sue scelte vanno seguite. Ma aggiunge, “spero che nel suo momento finale penserete: ecco la vulnerabilità, ecco la ragazzina che abbiamo incontrato nella prima stagione. Lei è lì. Ed ora, non c’è più…“.
L’ultimo messaggio dell’attrice alla fine di questa incredibile corsa che è stata Game of Thrones rimane: “sono dalla parte di Daenerys. Sono dalla sua parte. Non potrei fare altrimenti!“. A voi è piaciuto il series finale di Game of Thrones e il destino a cui è andata incontro la giovane Targaryen? Diteci la vostra nei commenti!