Sharp Objects, nuovo prodotto HBO, già dalla prima puntata ha tutte le carte in regola per essere una serie che saprà farsi apprezzare. Tratto dal romanzo “Gone Girl” di Gillian Flynn e diretto da Jean Marc Vallée, Sharp Objects non è solo un thriller ma anche e sopratutto un tuffo nella psiche umana. Sopratutto in quella di Camille Preaker, giornalista di cronaca nera interpretata da una bravissima e bellissima Amy Adams in grado di tirare fuori tutte le sue capacità e il suo fascino anche dentro ad abiti logori e un aspetto trasandato.
Camille è una donna tormentata dal passato della sua infanzia che subdolo continua ad insinuarsi nella sua mente. Noi spettatori lo viviamo e lo percepiamo attraverso flashback. Per motivi di lavoro la giornalista è costretta a tornare a Wind Gap cittadina del Missouri dove è cresciuta e dal quale era fuggita anni prima.
Tutta la prima puntata di Sharp Objects è un intreccio tra il presente e i ricordi del suo passato che prepotenti tornano a galla mettendola a dura prova. Camille deve indagare sulla scomparsa di una ragazza, caso che potrebbe essere collegato ad un altra scomparsa avvenuta tempo prima. L’atteggiamento restio a parlare dei cittadini, polizia compresa, il suo rifiuto verso quel luogo e il rapporto difficile con la madre Adora rendono la mente di Camille instabile e facile preda di visioni e ricordi che per anni ha cercato di chiudere nei meandri della memoria.
Sharp Objects ci regala una prima puntata dai toni cupi, scena dopo scena si procede in modo lento, ma è una lentezza che non pesa e non annoia, al contrario serve ad assaporare meglio quello che sta accadendo. Oltre a Camille che è il pilastro di questa serie ci vengono presentati altri personaggi. Ne risulta che questa è una serie dove le donne la fanno da padrona, sono loro infatti, almeno per il momento, a ricoprire ruoli determinanti.
Il rapporto conflittuale tra Camille e la madre Adora è uno dei temi principali di questa prima puntata. Motivo principale dei loro litigi è il rifiuto della madre per il lavoro di giornalista di Camille. Adora non vuole nemmeno sentire parlare di quelle scomparse e rinfaccia alla figlia di rendere il tutto più triste alle famiglie delle ragazze scomparse con il suo indagare. A peggiorare il tutto c’è la voglia di una figlia perfetta ben lontana dalla ribelle Camille. Quella voglia però Adora l’ha trasmessa ed ottenuta dalla giovane Amma. Ragazza adolescente avuta con il nuovo compagno e che fin dai primi momenti incarna l’immagine della bambolina delicata e piena di amore, anche verso quella sorella così tormentata.
Gli ultimi momenti di Vanish ci fanno capire quanto quel passato, pieno di ricordi dolorosi, da cui ha provato a fuggire le sia letteralmente tatuato sulla pelle. Vediamo infatti Camille mettersi a nudo per immergersi nella vasca e tutto il suo corpo è come un enorme tela dove lei, attraverso l’autolesionismo, ha inciso il suo dolore, le sue paure e i suoi tormenti.
Sharp Objects è un thriller psicologico che conquista già dalla prima puntata e ora non dobbiamo che attendere le prossime per scandagliare sempre più in profondità la mente di Camille e noi spettatori ci immergeremo con lei nel suo passato e sono certa che puntata dopo puntata, tassello dopo tassello, verremmo sempre più inghiottiti dalle vicende passati e presenti di Wind Gap.