Eccomi qui per scrivere la recensione del mid season finale di How To Get Away With Murder. Inizio con il dire una cosa: questa puntata risponderà a molte domande che ci poniamo dall’inizio della stagione, come Chi ha sparato ad Annalise? Chi ha ucciso Emily Sinlcair? Ma anche, in stile Shonda ovviamente, aprirà nuovi e intricati misteri e domande.

Partiamo dall’inizio, con calma. Devo ammettere che sono scioccato da questa puntata mooolto pregna di avvenimenti importantissimi. E come fare per non cadere nell’elenco delle cose successe? Non ne ho idea! Partiamo dal presupposto che mi sono ricreduto: tutte le miriadi di informazioni che ci hanno propinato nelle puntate precedenti hanno praticamente trovato una fine, o meglio quasi tutte. Ci troviamo ovviamente a villa Hapstall dove una Annalise a terra pronuncia un nome “Christophe” più volte. Chi sarà ‘sto Christophe? Il salto ci porta a solo 14 ore prima del fattaccio, e finalmente direi. Nella puntata precedente ricorderete Caleb che confessa a Michaela di aver trovato la pistola nello studio di Catherine e che crede che sia stata lei ad uccidere i genitori, e il dipinto arrivato a Wes che ha riconosciuto in un foto di Philip. Ecco, ripartiamo da lì. A villa Hapstall si discute se dire o non dire di questa pistola alla Keating, giusto perché ci sono pochissimi segreti che stanno nascondendo no? Stessa cosa a casa Keating: quel dipinto potrebbe essere una prova che tra i due (Catherine e Philip) c’è un legame? Come se non bastasse tutto il casino, Catherine, avendo capito che Caleb e gli altri stavano parlando di lei, scappa ed Annalise è costretta ad andare in villa per sistemare – certo, come no – la situazione. E cosa decide di fare la nostra super avvocatessa? Beh perché non usare questa cosa a suo favore e addossare tutta la colpa a Catherine? Nel frattempo arriva però una brutta notizia: il padre di Asher viene trovato morto impiccato nel suo studio; non ha resistito alle accuse di insabbiamento e ha deciso di farla finita. Tutto questo provocherà in Asher un attacco di rabbia, e dopo aver raggiunto la Sinclair, la ucciderà mettendola sotto con un’abile mossa! Benvenuto Asher nella banda bassotti (lui non sa che la soffiata del caso ”Trotter Lake” e dell’insabbiamento non era opera della stronza bionda, che a dire il vero poco mi è dispiaciuto che sia morta, ma di Annalise, tanto per cambiare). Detto questo, entrerà in scenda BON BON, che lo aiuterà a caricare in auto il cadavere della procuratrice e a portarlo a villa Hapstall.

Il momento della scoperta di “chi ha sparato ad Annalise” sta arrivando. Cosa succede però prima? Qualche ora prima, Nate viene raggiunto dalla Sinclair e umiliato pubblicamente davanti all’intero dipartimento dicendogli che a lui piace essere il giocattolino di Annalise (non ha tutti i torti), e che gli piace essere comandato. Ad un certo punto, nomina anche la moglie, motivo per cui Nate va in escandescenza e questo darà modo alla procuratrice di denunciarlo. Viene però chiamato dalla stessa, che gli dirà che lei è pronta a ritirare la denuncia se lui la aiuta a schiacciare la Keating.

Torniamo al presente però. Bonnie arriva a villa Hapstall con Asher super stordito per l’accaduto e, dopo aver portato il cadavere di Emily Sinclair all’interno della casa, tutti verranno a conoscenza del fatto. Bisogna fare in modo che quello che è successo risulti un incidente. Ma quando Connor si tira indietro, Annalise rivela ad Asher che, ad uccidere Sam, sono stati Wes e i suoi amichetti, cosi da ricattare Connor e farlo tornare per il piano. Da qui in poi è tutto in discesa: la caduta della procuratrice non era stata la causa della sua morte, come ci avevano fatto credere, ma semplicemente il depistaggio, e non era stata Bonnie ad ucciderla, bensì Asher (nuovamente benvenuto nella banda bassotti).

Quindi una delle domande ha trovato risposta. Ma ora veniamo al momento che tutti aspettavamo sin dall’inizio. Dopo questo avvenimento l’avvocato del diavolo Annalise Keating inventerà la storia che Catherine le ha sparato per rendere il piano ancora più credibile e chiede ad uno dei suoi tirocinanti di sparare. Sembrerebbe Connor il predestinato a farlo, dopo la minaccia di lei di tirare in mezzo anche Oliver, ma poi Michaela gli fa cambiare idea e lui fugge, seguito dalla giovane avvocatessa. Rimasti solo Laurel e Wes, e dopo che la prima crolla dicendo che sarebbe stato meglio che loro fossero stati in prigione, la pistola passa a Wes. Lo ammetto, ho pensato “ma nooo, non può essere così banale! Fin dall’inizio ho pensato fosse stato lui”, invece no. Per far sì che lui le sparasse, Annalise ha detto a Wes che Rebecca era morta e tutte le cose che lei gli aveva detto sulla ragazza erano per depistarlo.

Detto questo ecco che Wes alza la pistola verso la sua “mentore” e spara, però non sulla gamba, come lei avrebbe voluto, ma all’addome. Ricordate Christophe? Ecco, a quanto pare Wes non è Wes.

Salto temporale di 10 anni: un bambino viene interrogato da un’agente e dietro il vetro ci sono una Annalise con le
treccine e Eve. La frase finale della puntata? “Buon Dio, Annalise, cosa abbiamo fatto?”. Sono davvero senza parole, e ora chi riesce a resistere fino a Febbraio?