Quando Peaky Blinders ritornerà sugli schermi della tv inglese su BBC Two il 5 maggio, i telespettatori saranno catapultati al giorno del matrimonio di Tommy Shelby, stando a quanto ha confermato precedentemente Steven Knight. Siccome non vogliamo spoiler are nulla qui, di recente abbiamo parlato con Knight, la star Cillian Murphy e la produttrice esecutiva Caryn Mandabach per discutere sul passato dell’epica saga criminale e dove è diretta. Si è parlato di paragoni con Il Padrino e cosa distingue questi drama sui gangster, oltre che del ritorno di Tom Hardy, di come Murphy immagina il personaggio di Tommy prima della guerra e perché non si vedrà mai mangiare il personaggio.
Prima dell’incontro all’evento della proiezione a Londra, il trio, insieme alla co-star Helen McCrory (Zia Polly), ha discusso l’obiettivo per la terza stagione, e Knight ha affermato che si porterà la famiglia Shelby “al prossimo livello. Sono più ricchi e non per forza più felici. Cresceranno le tensioni in famiglia. La domanda di tutta la serie è: ‘Le persone che vengono da questo contesto, possono scappare, diventare persone rispettabili e andarsene?’ Stiamo cercando di mettere in scena le cose che li fanno tornare indietro… Il denaro si può ottenere, la rispettabilità potrebbe impiegarci forse 500 anni.” McCrory ha aggiunto: “Per quanto si indossino guanti bianchi, ci sarà ancora dello sporco di Birmingham sotto le vostre unghie.”
La terza stagione vede Tommy trascinato nel mondo dell’intrigo internazionale nell’Inghilterra del 1920, pieno di rifugiati russi e trafficanti di armi, in cui il rischio per la sua organizzazione e famiglia lo costringerà a mettere in discussione qualunque cosa, comprese le sue stesse ambizioni e desideri. Tra le aggiunte di questo anno, ci sarà una nuova dimora, e Poppy Considine sarà “il personaggio più cattivo che Peaky Blinders abbia mai visto,” secondo Knight. Il fratello di Tommy, Arthur, sta cercando di fare i conti con i suoi demoni, mentre Alfie Solomons ritornerà nella seconda metà della stagione, “col botto.” E ci sarà della musica nuova, che includerà Nick Cave e Radiohead, e Mandabach ha affermato: “Tenetevi aggiornati” per ulteriori novità.
Di seguito riportiamo l’intervista fatta dal sito Deadline a Murphy, Knight e Mandabach.
DEADLINE: L’accostamento di musica moderna e il periodo in cui tutto è ambientato, è stato una grande parte della serie. Suonerai qualcosa sul set?
MURPHY: Avremo un paio di occasioni. All’inizio di qualche ripresa, suoniamo Red Right Hand per creare l’atmosfera.
DEADLINE: Questa è una sigla inquietante. Cillian, come vedi il conflitto interiore di Tommy?
MURPHY: Questa è una bella domanda… Deve esserci conflitto per avere il drama e penso sia per questo che le persone sono attratte da lui e sembra essere ciò che attira la mia attenzione nei personaggi: contraddizione, lotta, tensione e cercare di fare qualcosa e sapere che per raggiungere ciò si deve fare qualcosa di davvero poco onorevole. Lui è piuttosto torturato e penso sempre ci sia una parte di Tommy che non abbiamo mai, mai incontrato e mai lo faremo; il Tommy prima della guerra, e poi c’è questo altro personaggio che non abbiamo mai incontrato ed esisterà ora.
DEADLINE: Sai chi fosse prima?
MURPHY: Ci sono dei frammenti e Polly parla di lui… Immagino questo personaggio con ambizioni e speranze e questo genere di cose. Ma insomma, giusto per immaginare cosa cambierebbe un uomo così profondamente – per distruggere così nel profondo qualcuno – ma anche cosa creerebbe questa azione incontrollabile, deve esserci l’orrore della guerra. E credo che vedere che la vita può scorrere così velocemente (uno schiocco di dita) che sa che dovunque andrà, potrebbe semplicemente prendersi tutto.
DEADLINE: Cosa pensi del paragone che è stato fatto tra Peaky e Il Padrino?
MURPHY: Questi film continuano a proiettare una lunga ombra e sempre lo faranno su questo genere, e non si può evitare l’influenza che hanno avuto su ciò; sono magistrali. Li ho guardati e credo si debba sempre rendere omaggio, intenzionalmente o meno. Ma ciò che credo distingua il nostro show sia il fatto che è inglese, e Il Padrino tratta fondamentalmente di immigrati italiani in una storia americana, mentre la nostra storia è essenzialmente inglese. Inoltre, l’accesso alle pistole in America è ovviamente diverso. Qui si devono rubare o ereditare, mentre in America è un tuo diritto; tutte queste distinzioni li differenziano profondamente.
DEADLINE: Steven hai in mente Il Padrino?
KNIGHT: Chiunque abbia mai visto Il Padrino ce l’ha in testa, non si può evitare. Ma se qualcuno stesse pensando di fare una versione inglese di questo film o una qualunque versione di qualcosa, è destinato a fallire. Questo è ispirato da storie raccontate a me dai miei genitori. Lo zio di mio padre era un Peaky Blinders. Perciò la cosa interessante è che la ragione per cui Il Padrino funziona è perché è vero e siccome è vero, è anche vero in altri luoghi…
Penso che questi gangster a Birmingham sono esattamente gli stessi dei gangster italiani a New York, che vorrebbero fare colpo sulla gente del posto e affermare il proprio potere e dominio dal modo in cui sono vestiti, come agiscono, cosa non hanno fatto, la mancanza di empatia e tutte queste cose. La stessa cosa era vera nelle storie che mi erano state raccontate di queste persone… Il Padrino è un film così buono, dà il permesso di avere a che fare con persone simili, sapendo che un pubblico risponderà.
E un’altra influenza per me sono i film Western, ecco perché si vede nel primissimo episodio Tommy su un cavallo, per le strade. Il Western è un genere liberatorio, in cui si ritrovano agricoltori senza terre nel diciannovesimo secolo, si mitizzano e si parla di onore, virtù, male e di roba simile. E ciò che volevo fare era prendere qualcosa dal mio background e mitizzarlo in un modo simile.
MURPHY: Sto traslocando, perciò nell’ultimo mese non ho avuto una televisione e prima che facessi questo show, non ne avevo il tempo. Sono fuori dal giro. Non ho guardato nulla per circa un anno.
MANDABACH: Non so se le cose andranno meglio. Penso potremmo raggiungere l’apice. Come una comunità, c’è tipo un ciclo inflazionario legato ai talenti in circolazione e in particolare al talento della scrittura in televisione e di accontentare tutti in tutto. La verità di una persona è la verità di qualcun altro. Nel suo cuore, riguarda esseri umani piuttosto che un approccio stilistico. C’è bisogno di un grandioso scrittore per ottenere ciò, perciò non so se esistono molti scrittori grandiosi sulla terra… Si ha bisogno di una grande fortuna, ma si deve essere anche come Stefan, come Cillian, come me: un po’ pure di cuore e un po’ stupido.
KNIGHT: C’è una fantastica frase di Leonard Cohen sull’essere uno scrittore: “Tutto ciò di cui hai bisogno è arroganza ed inesperienza.” Penso sia assolutamente questo: non guardare nulla, non sapere nulla. Non vuoi sapere cosa puoi e non puoi fare.
DEADLINE: Perciò, anche se non guardi nulla, sai il ruolo di Netflix nel portare Peaky al pubblico americano. Cosa pensi di questa piattaforma?
KNIGHT: Senza la base non c’è nulla. Ciò che sto trovando davvero eccitante, sempre più negli ultimi due o tre mesi, è l’aumento delle persone che ora hanno visto le prime due serie. Molte persone li hanno solo visti e l’aumento di risposta e amore per lo show, il modo in cui influenza il modo di vestire e comportarsi diversamente delle persone, il modo in cui negli Usa il pubblico nero ed ispanico sta rispondendo: è tutto fantastico. Senza una piattaforma, non l’avremmo mai saputo e credo che questi sia un grande momento per la televisione, perché non sappiamo davvero cosa accadrà prossimamente. Si sta estendendo. In America, le persone sono pronti a guardare qualcosa ambientato a Birmingham, mentre non credo che questo fosse per forza certo quando abbiamo iniziato.
DEADLINE: Parlando di inizi, avete ditto di voler finire lo show con le prime sirene d’emergenza della Seconda Guerra Mondiale. State ancora pianificando di lavorare su questo, nei salti temporali di due anni?
KNIGHT: Non ci ho pensato logicamente. La destinazione emotiva è la Seconda Guerra Mondiale, perché è la storia della famiglia tra le due guerre. Per arrivarci, temo che dovremo aumentare gli intervalli.
MANDABACH: Ed il budget del trucco…
DEADLINE: Il fatto che ci sia una lunga attesa tra le stagioni in onda, è una parte dell’attrazione alla serie?
MURPHY: Non lo so, credo che nell’attesa dell’intervallo dell’ultima stagione, tutti stessero lavorando. Non è stato voluto, la cosa principale è la volontà per tutti gli attori. Tutti vogliono esserci e vogliono tornare, tutti lo adorano, è solo una questione di affrontarlo.
MANDABACH: In America, sono stati sotto contratti di sette anni, bloccati. Se c’è tempo, puoi fare un film. In America, la gioia e l’amore – per natura perché sei un prigioniero – entrano (Murphy e Knight ripetono l’ultima parola). Si tende a creare un po’ di risentimento, anche se il problema qui è che non si può dare un’opzione agli attori; devono amarti. E il problema peggiore è che stanno interpretando una famiglia. A Steve non piace uccidere un membro della famiglia, voglio dire, a chi piacerebbe? Non è un bel divertimento.
Perciò credo si debba imparare ad amare, e poi arriva alla sceneggiatura. E allora si devono scrivere sei script e possiamo dire, più o meno, quanto tempo ci vorrà. Una volta che si hanno gli script, poiché non abbiamo abbastanza soldi, dobbiamo controllarli cosìì da poter girare sei diversi episodi nello stesso giorno. È un incubo logistico, la speranza è che si abbia abbastanza tempo, otto mesi, per le persone per sapere cosa faranno… Perché è una famiglia, c’è molta pressione nel farlo sapere alle persone il prima possibile. Sono così meravigliosi, ma devono proteggersi.
DEADLINE: Steven, prima hai parlato del ruolo delle donne in Peaky, se non riflette la loro forza in una famiglia, si “sta facendo una scelta” e che “l’idea che qualcuno dovesse scrivere di donne deboli sarebbe bizzarra.” Cosa volevi dire?
KNIGHT: È strano, forse la mia esperienza di vita è diversa, ma le donne in una famiglia sono al comando. Questo è come vanno le cose. Questa è una famiglia.
DEADLINE: Cillian, abbiamo appreso che Tommy fuma circa 3000 sigarette (erba) per tutta la terza stagione. Hai detto che è stancante da interpretare. Cosa fai quando finisci di girare, dopo quattro mesi intensi?
MURPHY: Non voglio che sembri mi stia lamentando. È un dannato regalo. Sono onesto, ti distrugge. (Alla fine) non cerco di far nulla. È la sua natura. Penso perché è essenzialmente lontano da me in ogni modo, è un enorme viaggio per arrivarci e so quando ci sono, ti sta prendendo in giro e poi ci mette un po’ per riprendersi. Non dorme mai, non mangia mai.
DEADLINE: Quindi non mangerà mai?
KNIGHT: No. Vi dirò qualcosa sugli uomini di Birmingham. Per il mio addio al celibate, siamo andati via per due giorni da qualche parte in Spagna con alcune persone, conosciute ora, e i miei vecchi amici di Birmingham. E il primo giorno, alcuni di noi hanno mangiato delle olive. E poi, alla fine del secondo giorno, tre di noi si sono seduti, uno di loro ha aperto un pacchetto di patatine, ed è arrivato uno dall’accento Brummy: “Mangiate ancora, ragazze?” Olive ed un pacchetto di Crips! Non volevano mangiare in pubblico.
Netflix non ha ancora rilasciato una data per il lancio in America.