Ducktales (2017) – Recensione 1×06 – The House of the Lucky Gander

Ducktales ancora una volta riesce a stupirci con un meraviglioso episodio Paperino centrico!

Lo sappiamo, tra i tutti i personaggi presenti nell’universo di Ducktales, Paperino si merita un ruolo particolare nel nostro cuore e questo episodio e lì pronto a ricordarci il motivo.

La puntata inizia con l’introduzione di un nuovo personaggio, ben conosciuto dai fan della saga: Gastone, il cugino ricco e fortunato della famiglia Duck il quale invia una richiesta d’aiuto proprio a Donald chiedendogli di raggiungerlo a Macaw alla House Of The Lucky Fortune. Macaw è una metropoli immensa, una di quelle città americane che sembrano non dormire mai. Torna sulla scena anche Zio Paperone, dopo bene tre episodi di “latitanza”, intenzionato a raggiungere un luogo poco lontano dalla loro prima destinazione: il Tempio del Grillo d’Oro, luogo dove si dica che un grillo d’orato canti una melodia celestiale solo una volta ogni cinquanta anni e che possa rispondere a tutti i misteri presenti.

Si dipanano quindi due differenti trame: da un lato abbiamo Qua colpito e completamente ammaliato dall’atteggiamento da dandy di Gastone e con Paperino che prova di tutto per dissuaderlo dal seguire quello stile di vita; dall’altra Paperone che, irretito dal comportamento del nipote fortunato, decide di provare ad andarsene seguito da Quo, Qui e Gaia mettendoli in guardia contro il gioco d’azzardo. Il motivo viene ripreso sia qui (con l’atteggiamento di Gastone e il suo “sono fortunato e posso non faticare per ottenere quello che voglio) sia nell’episodio del deposito dove lo stesso Zio Paperone aveva dato una lezione importante a tutti noi: non si può vivere solo con la buona sorte ma bisogna impegnarsi attivamente per raggiungere i propri scopi.

A complicare i piani di tutti arriva però Liu Hai che dapprima prova a corrompere i giovani paperi con luci, giochi d’acqua, cibo e una tigre di Giada ma che poi, nel momento in cui tutti si ritrovano e decidono di lasciare quel posto, si rivela essere un’antica presenza, uno spirito legato al gioco d’azzardo e alla vincite. Maggiori le vincite, maggiore la sua potenza e Gastone incatenato a quel luogo, incapace di perdere, è la sua miglior fonte di vita.

L’unico modo per liberarlo è quello di sottostare a un gioco inventato da Liu Hai in persona: un percorso a ostacoli dove si confronteranno i due cugini. Una sfida che va ben oltre il legame famigliare ma che rappresenta l’eterna lotta tra fortuna e mancanza di impegno e sfortuna ma determinazione a continuare. Nel momento di massimo sconforto sarà proprio Qua a dare quella scintilla capace di far vincere Paperino con delle parole a dir poco emozionanti: lo zio, pur conscio della sua sfortuna, non ha mai deciso di arrendersi quindi perché farlo ora proprio in quella che potrebbe essere la sua ultima sfida?

Infine, lo stratagemma di Zio Paperone, denota una piuma ispirata nelle mani degli sceneggiatori: affidare Paperino come nuovo prigioniero dello spirito (avendo sconfitto Gastone è lui il papero più fortunato) ma essendo sfortunato riesce a far “deperire” velocemente Liu Hai e quindi sconfiggerlo.

Ma quindi, per quale motivo Paperino è il protagonista dell’episodio?

Semplicemente perché rappresenta l’uomo comune con la sua rabbia, sfortuna, determinazione, problemi e debolezze ma anche il primo a impegnarsi continuamente per riuscire in quello che prova, a lanciarsi in aiuto della propria famiglia (qui Gastone, nell’episodio in cui viene presentata Lena combatte da solo contro tre della Banda Bassotti per salvare i nipotini).

Donald Duck ci insegna che la fortuna può aiutarti fino a un certo punto ma se ti manca il carattere, la forza di volontà e la capacità di rialzarti da terra non potrai mai avere successo. Una lezione di vita che tutti, grandi e piccini, dovremmo ricordare.

Non meno importante, un grande plauso agli sceneggiatori: rendere Gastone un dandy simpatico, fortunato ma anche bisognoso della propria famiglia (come dimenticare la scena dove lascia da parte Qua dicendogli che non ha bisogno di lui ma proprio dello cugino sfortunato) non era compito facile ma loro ci sono riusciti!

Avanti così e speriamo di scoprire anche il segreto di Jet!

Ringraziamo, come sempre, la pagina: Le frasi più belle di Ducktales

About Ikki

Ikki (nome vero sconosciuto) nasce vicino Milano e passa la sua giovinezza tra Hogwarts, La Contea e come capo supremo sulla Morte Nera per scoprire poco dopo la sua passione per i videogiochi e le serie tv. Si rappresenta ovunque come una spirale gialla, al pari del protagonista della sua seguitissima (circa) web comic!

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