How To Get Away With Murder – Recensione 4×13/14 – Lahey v. Commonwealth of Pennsylvania / The Day Before he Died

Annalise Keating affonda e Olivia Pope, come una scialuppa di salvataggio, arriva in sua difesa, cercando di alleviare le sorti di questo show, che ormai sta andando alla deriva.
So di essere estremamente severa, ma da parte di una serie tv che mi ha fatto letteralmente innamorare durante le prime due stagioni, non posso aspettarmi una disorganizzazione tale e tramette che possono destare l’interesse di una settantenne che guarda soap opera.

Ed è per questo che il crossover con Scandal rende Lahey v. Commonwealth of Pennsylvania un episodio decisamente più intrigante dei suoi predecessori, che ci mostra la risalita di Annalise, l’esatto percorso speculare che abbiamo visto fino a questo momento, solo grazie alla presenza e alla motivazione di Olivia Pope.
Era arrivato il momento, dopo i traumi subiti e l’ennesima potenziale perdita, quella di Isaac Roa, Annalise tocca il fondo e quello che sembra dover fare è scavare, incappando nuovamente nella spirale dell’alcolismo. Fortunatamente con la sua ostinazione e la sua innegabile forza, riusciamo a vedere un riscatto, il fuoco che si riaccende e la passione che riesce a dominarla.
Si tratta di un episodio che ha un che di confortevole finalmente, quella sensazione che ultimamente non ci era concesso provare, perché soggiogati dal continuo sconvolgimento, ormai diventato il trademark della serie.
Lahey v. Commonwealth of Pennsylvania ristabilisce degli equilibri, tutti quelli che avevamo perso nel corso di queste quattro stagioni, e la regina della scena non può che essere Viola Davis, che con un’arringa, scritta e recitata magistralmente, riesce a dominare lo schermo, con un discorso che ha come centralità la parità.
In uno show, dove le minoranze hanno i ruoli principali, è doveroso ribadirlo più volte e con forza ed questo episodio ne è stato il fulcro.

D’altra parte, è necessario fare un inciso riguardo la crescita e il declino di Michaela. Il suo percorso è stato inverso a quello di Annalise, l’abbiamo odiata e l’abbiamo finalmente amata, ma il suo comportamento in questo episodio ha distrutto tutta la stima e l’ammirazione che avevamo verso personaggio.
Asher e Michaela non saranno l’otp della vita, ma il loro equilibrio era stabile, specialmente perché essendo diametralmente opposti, erano di cui avevano bisogno l’un l’altro, ed era piacevole osservarli insieme.
La scelta di lei, e le conseguenti scene, che ci spezzavano il cuore, dove Asher inconsapevole continuava a esternare il suo amore per la sua Boo, è stata pressoché deludente, sebbene forse sarebbe stato più interessante tirare avanti questo siparietto un po’ più a lungo.

Ma veniamo a The Day Before He Died, un focus su ciò che aspettavamo di sapere da quasi un anno, tutto ciò che è accaduto prima della morte di Wes.
Era ormai chiaro che Sandrine fosse la chiave di Volta di questo omicidio, ma solo il prossimo episodio ci svelerà il risultato delle incognite.
Questa madre premurosa, che di amorevole ha ben poco, sembra aver deciso di voler far fuori il pretendente della figlia senza alcuna pietà.
Come precedentemente ho ribadito (e probabilmente è il concetto di cui ho parlato più spesso), le supposizioni di Laurel non avevano alcuna base teorica, di fatti si era parlato della colpa del padre, prima di fare eventuali supposizioni su Antares. Quello che è successo in queste puntate è stato semplicemente deviante, ma ormai da manuale sappiamo anche quello che effettivamente è successo, sarà mostrato solo nell’episodio finale.
A complicare, giusto un po’ le cose, è la situazione di Simon, che è forse una delle sottotrame più riuscite di questa stagione. Sarà vivo? Sarà morto? Lo vogliono uccidere? Anche lui?
Una serie di isterismi, che hanno avuto un lieto fine e che vedono lo studente di Annalise alle prese con ricatti su ricatti, ma quantomeno la sua greencard.
Vittima di questo gioco malsano e ci fa anche un po’ pena, come tutti quelli che vengono attirati per forza centrifuga da questa serie di crimini. E forse la vittima per eccellenza che diventa carnefice è Oliver, che ormai diventa parte integrante del gruppo, ed è lui ad offrire a Simon questo accordo.
Infine non possiamo non parlare del cliffhanger che vede probabilmente Bonnie (non possiamo esserne sicuri) vittima di un incidente stradale, come lei stessa aveva previsto.

missdanastood

Mi dicono che parlo troppo e ho provato a stare zitta, ma dite che una che ha messo in difficoltà pure Kit Harington ce la possa fare?
Sono fatta al 100% di caffeina e citazioni di It's Always Sunny in Philadelphia

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