Agents of S.H.I.E.L.D. – Recensione 1×04 e 1×05
Data la mia incredibile pigrizia, l’articolo che vi accingete a leggere riguarda ben due puntate della serie della casa delle idee.
Prima di cimentarmi nel racconto dei due episodi volevo spendere alcune parole riguardanti alcune “critiche” che lo show sta ricevendo (non da riviste o altro, parlo di semplici chiacchiere tra amici).
Mi sono trovato spesso a dover difendere lo show da attacchi come “sì, ok, è tutto bellissimo ma dov’è la caratterizzazione?”; “i personaggi sono vuotissimi!”. Come ho già detto nelle mie precedenti due recensioni, sono veramente molto felice che Whedon non caratterizzi con tratti ben delineati i personaggi, sono molto più felice di scoprirli pian piano, attraverso le loro azioni. Proprio poco fa mi sono trovato a descrivere i motivi per i quali mi piace tanto “Agents of S.H.I.E.L.D.”, il motivo è molto semplice in realtà: lo show ha tutto quello che deve avere un prodotto Marvel: esplosioni random; tante ma veramente tante mazzate; una ragazza acqua e sapone che come la giri la giri è bona; battute scontate ma sempre divertenti e quel piccolo tocco trash ogni tanto.
Dopo questa più che dovuta premessa mi accingo a raccontarvi quello che i nostri agenti preferiti hanno combinato in queste due puntate veramente esplosive.
La 1×04 ci porta nella gelida Svezia. Premetto che per me questa puntata ha avuto un significato speciale dato che studio svedese, quindi se credete che sia troppo buono con questo episodio non è del tutto casuale. La puntata si apre con il furto di alcuni diamanti da parte di una giovane donna di colore. Il nostro amato Coulson, sempre più protagonista della serie, con l’aiuto di Skye riesce a risalire all’identità della donna che si scopre essere un’altra sua vecchia conoscenza (dopo il comandate peruviano nella 1×02) ovvero Akela Amador. Così, dopo vari buchi nell’acqua e la quasi dipartita di tre componenti del team proprio a causa di Akela, entra in gioco Melinda May, che irrompe nell’appartamento della donna di colore per cercare di chiudere la questione subito, ma ecco che le fenomenali capacità di Akela (un’eccezionale vista a raggi X) mettono a repentaglio la vita della stessa May, che viene salvata da un intervento tempestivo e quanto mai utile dell’agente Coulson.
Dopo un tranquillo colloquio, si viene a conoscenza dell’innocenza di Akela che viene controllata da un’organizzazione segreta che manda direttive nell’occhio meccanico dell’ex agente dello S.H.I.E.L.D. A questo punto entrano in gioco Fitz e Simmons, che costruiscono degli occhiali speciali tali da far credere a questa organizzazione segreta che Akela stia ancora lavorando per loro, quando in realtà sarà Ward ad agire. Le operazioni si svolgono molto agilmente, regalandoci anche una cooperazione tra Ward e Skye veramente divertente e ben studiata.
La vicenda si conclude con il presunto “inglese” che muore davanti agli occhi di Coulson, aprendo così a probabili sviluppi nei prossimi episodi.
Prima di affrontare la 1×05 volevo focalizzarmi su un momento importante della 1×04. Prima di andare via Akela chiede all’agente May cosa abbiano fatto all’agente Coulson, Melinda ovviamente non riesce a capire il riferimento dell’ex agente dello S.H.I.E.L.D., ma il collegamento agli alieni, Avengers e Loki è più che chiaro, quindi teniamo d’occhio questo piccolo scambio di battute.
Bene, ora vorrei proseguire con la 1×05 che è la parte più esplosiva di tutto l’articolo.
L’Episodio ci porta in Asia, più precisamente ad Hong Kong, dove un artista di strada, mostra i suoi fantastici giochi di prestigio che culminano con una fantastica lingua di fuoco prodotta dalla sua mano destra. Il nostro Whedon ci svela subito perché la puntata si chiama “Girl in the Flower Dress” mostrandoci una donna che indossa un vestito bianco ricoperto di cuori, la donna riesce con il suo fascino a strappare un invito al prestigiatore che la porta nella sua umile dimora. Ovviamente la donna non è interessata alla poca avvenenza del nostro mago ma ai suoi evidenti superpoteri, infatti il poverino viene catturato abilmente da due energumeni equipaggiati a prova di fiamma.
Qui torna in gioco Il Centipede, che con il sangue resistente al fuoco del nostro simpatico asiatico fiammeggiante sembra aver risolto i problemi che aveva riscontrato precedentemente con L’extremis.
Ora apro una piccola parentesi sulla storia poco sviluppata del possibile tradimento di Skye. Parliamoci chiaro, lo sapevamo tutti che sarebbe finita così, certo la storia dei genitori sembra un colpo di scena, ma tutti sapevamo che alla fine non sarebbe stato nulla di assurdo o quanto meno destabilizzante, quindi non mi venite a dire che è stata sviluppata male o cosa.
La puntata prosegue, tra varie esplosioni e disintegrazioni (la dottoressa del Centipede ci saluta allegramente.) e ci porta a varie conclusioni:
Il Centipede è il vero antagonista della situazione
I superpoteri ci sono veramente
Whedon legge i fumetti.
Dato che le prime due affermazioni sono più che ovvie, vorrei argomentare l’ultima. Nella scorsa puntata qualcuno è rimasto particolarmente deluso dall’assenza di citazioni o rimandi, in questa 1×05 il collegamento è molto sottile e poco conosciuto, ma c’è. Scorch in realtà non è altro che un fac-simile di una vecchia conoscenza Marvel, ovvero Scorcher, che in Italia abbiamo potuto conoscere come “L’ustionatore”.
L’episodio si conclude con una strana conversazione in carcere tra Raina (la donna con il vestito a fiori) e uno strano individuo che pare avrà una parte rilevante nelle prossime avventure dei nostri tanto cari agenti.
Vi lascio al promo che pare essere particolarmente succoso e invitante.