Attenzione l’articolo contiene spoiler di Captain America: Civil War e di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. Leggi a tuo rischio e pericolo.
Nelle immortali parole che ci sono alla Marvel: #ItsAllConnected (=#E’tuttocollegato).
Nata all’interno della Marvel Cinematic Universe, più specificatamente da Marvel’s The Avengers, Agents of S.H.I.E.L.D. è stata successivamente collegata alla maggior parte dei film della Marvel, sia in modo forte (come la caduta dello S.H.I.E.L.D. in Captain America: The Winter Soldier) sia debolmente (quando ha ripulito il casino fatto da Thor in The Dark World).
Per quelli che ancora non hanno visto Captain America: Civil War, Iron Man (Robert Downey Jr.) e Captain America (Chris Evans) sono in disaccordo riguardo all’introduzione degli Accordi di Sokovia, che prevedono la registrazione tutti coloro che hanno abilità sovrumane.
Con l’ascesa degli Inumani nella serie TV, la connessione con Civil War è abbastanza facile da fare. In breve, dopo che le pillole di olio di pesce avvelenate con il terrigene si sono diffuse in ogni parte del mondo, sono saltati fuori sempre più Inumani, che hanno aiutato a istituire un nuovo team, i Secret Warriors. Ma non tutti gli Inumani hanno però scelto la parte dei buoni, sollevando il problema di cosa fare con loro, perciò gli Accordi di Sokovia sono arrivati anche sul piccolo schermo.
“Gli Accordi di Sokovia hanno un loro specifico scopo in Civil War, avendo a che fare con persone che possiedono dei poteri che abbiamo incontrato in The Avengers“, ha detto Clark Gregg a EW. “E’ rappresentativo di come funzionano i nostri show all’interno della Marvel Universe, in qualche modo è tutto collegato“. “Questo si diffonde nel nostro show perché improvvisamente tutte quelle persone che sono Inumane nel nostro angolo di universo sono tutte sottoposte agli Accordi di Sokovia. Un dilemma si erge nel nostro show, tra le persone che credono che gli Inumani devono essere registrati e chi crede che questo è un primo passo per essere sequestrati, imprigionati e sterminati“.
A differenza dell’ultimo collegamento, che ha visto Coulson (Gregg) fornire un Helicarrier agli ignari ma disperati Avengers, quando hanno affrontato l’eponima nemesi in Avengers: Age of Ultron, il legame con Civil War è un po’ più filosofico, toccando un tema con cui Agents of S.H.I.E.L.D. ha giocato per tutta la stagione dopo l’arrivo degli Inumani. “Mi sento come se da un po’ di tempo abbiamo avuto a che fare con il grande problema di Civil War, ma su una scala più piccola e più personale“, dice Chloe Bennet. “E’ stata costruita. Abbiamo avuto la nostra mini versione di Civil War“.
E come in Civil War, la squadra dello S.H.I.E.L.D. è divisa riguardo agli Accordi di Sokovia e di quello che significano per il futuro delle persone che possiedono dei poteri. “La Marvel è davvero così brava a prendere enormi problemi politici e filosofici e farli passare attraverso un prisma, facendo di loro qualcosa su cui avere un’opinione, ma c’è distanza ed entrambe le parti possono essere argomentate“, dice Elizabeth Henstridge. “I personaggi rientrano in entrambe le parti. Non è bianco o nero. Non c’è un personaggio nello show che è fortemente per una parte o per l’altra. E’ davvero un legame figo filosoficamente, perché mettiamo in discussione sia la morale sia la politica. E’ possibile che due esseri diversi, che in un certo senso condividono così tanto ma che poi sono così differenti, possano vivere fianco a fianco, insieme e in pace?“.
La risposta è: non sarà facile. “La Marvel funziona sempre meglio quando commenta il mondo reale“, dice il produttore esecutivo Jeph Loeb. “Possiamo tranquillamente dire che non è difficile trovare un periodo recente in cui la tolleranza degli esseri umani verso un uomo o una donna è piuttosto sottile, che sia a causa della razza, del sesso o della religione. Non riusciamo a capire cosa fare per andare d’accordo. Civil War si sta realizzando intorno a noi. Che nel nostro mondo si traduce con se hai poteri o no. Per un sacco di gente è molto preoccupante quando qualcuno è diverso“.
Detto questo, sarete sorpresi di vedere da che parte staranno certi membri del team S.H.I.E.L.D., quando verrà affrontato l’argomento Team Cap vs Team Iron Man, in particolare con Simmons (Henstridge). “Ha iniziato a essere spaventata delle persone con i poteri, ed ha quasi avuto un atteggiamento snob verso di loro, e un’arroganza della sua superiorità in termini di intelligenza e di come forse le persone con poteri siano la scorciatoia per una soluzione, quando lei crede di aver guadagnato il diritto di essere in grado di risolvere un problema“, dice Henstridge. “Ma si è sicuramente riscaldata all’idea. Io continuo a pensare che sia dalla parte di Iron Man, facendo affidamento sulle qualità scientifiche che comprendono documentazione, scrivere tutto e assicurarsi che tutto sia bello e pulito nella sua piccola scatola“.
Simmons non è la sola a sentirsi in questo modo. “May è molto combattuta, perché da un lato comprende la necessità di averli come alleati invece di averli come nemici, soprattutto con Hive (Brett Dalton) nella mischia in questo momento e la sua capacità di controllare gli Inumani“, dice Ming-Na Wen. “Ma qui sta il dilemma, perché per quanto vogliamo credere e fidarci degli Inumani, loro sono un’ instabile e sconosciuto elemento. Per lei, che desidera che le cose tornino come prima, è molto chiaro che lo S.H.I.E.L.D. era lì per aiutare e proteggere i cittadini“.
Non è la prima volta che lo S.H.I.E.L.D. affronta una situazione come questa. Durante la prima stagione, ci fu una discussione sulla creazione dell’Indice, un elenco di persone con superpoteri e oggetti tenuti dallo S.H.I.E.L.D., al fine di monitorare potenziali minacce. “Abbiamo già provato a documentare queste cose, ma non ha funzionato“, dice Henstridge. “E’ strano che stiamo avendo di nuovo la stessa discussione, ma è quello che fanno gli esseri umani: non notiamo che la storia si ripete“.
Il team potrebbe non avere molta scelta se non seguire gli ordini in questo caso, considerando lo stato attuale dello S.H.I.E.L.D., “Stiamo lentamente accarezzando l’idea che lo S.H.I.E.L.D. possa tornare ad essere una organizzazione legittima“, dice il produttore esecutivo Jed Whedon. “Ma in questo caso dovrebbe accettare tutte le regole e i regolamenti che arrivano con la supervisione del governo. Non è un caso che, mentre stiamo iniziando ad avvicinarsi a questa idea nello show, diventa sempre più complicato per il telefilm avvicinarsi a una realtà in cui vivremmo“.
Con questo in mente Coulson è ancora molto reticente a registrare le sue risorse con superpoteri, soprattutto quando una di queste, Daisy (Bennet), è come una figlia per lui. “Lui non smette di tifare per il Team Cap“, dice Gregg. “In un certo senso, penso che Coulson immaginava che avrebbe rispettato qualunque ultima iterazione il Concilio Mondiale avrebbe voluto in questi termini, ma il suo rapporto con Daisy e gli altri Inumani lo porta ad essere contro quella specifica parte. E’ molto Team Cap“.
Proprio come l’ultima volta, però, nessuno degli Avengers è a conoscenza di come gli effetti delle loro azioni hanno influito sugli altri. “La connessione è lì, ma è anche molto tenue a questo punto, perché lo S.H.I.E.L.D. è diventato così isolato da quello che sta succedendo agli Avengers, che loro non sanno nemmeno che Coulson è vivo“, dice Wen.
Naturalmente, gli Accordi di Sokovia non sono l’unico collegamento che la serie ha con il film. Coulson verrà anche a sapere della morte di Peggy Carter (Hayley Atwell) durante la puntata di martedì, che è una pillola difficile da ingoiare considerando la loro connessione. “Lo S.H.I.E.L.D. è stato creato da Peggy Carter e Howard Stark“, afferma Bell. “Ogni volta che siamo in grado di stabilire una connessione con lei, sia in un flashback o nel modo di approcciarsi a quello che sta accadendo ora, questo rende l’universo più piccolo.”
La nuova puntata di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. andrà in onda martedì 11 Maggio su ABC.