American Horror Story: Coven – Recensione 3×02 – Boy Parts
“Boy Parts“ è il titolo del secondo episodio di questa terza stagione tutta al femminile: sì, quest’anno il girl power fa da padrone in American Horror Story, anzi il witch power visto che si tratta di Coven.
Apriamo le danze con la bellissima ed eterea Lily Rabe, la sua Misty Day ha il potere di resuscitare i morti e quale occasione migliore per castigare due redneck bracconieri?
[Il coccodrillo come fa?]
Torniamo a Hogwarts tra le nostre aspiranti streghette con una sorprendente Emma Roberts, la stronza di turno non guasta mai, e le sue perfide battutine che quasi oscurano l’affascinante aura suicida di Taissa Farmiga.
She’s sober.
Except Vodka.
Zoe è l’ultima arrivata e per ora è ancora soltanto una ragazzina spaventata, non sa a cosa va in contro e la sua inesperienza mette a rischio tutte le sue compagne.
Per fortuna arriva Jessica Lange, che come al solito si becca il personaggio più figo di tutti, a salvare la situazione. Fiona Goode è la strega più potente della congrega ed il suo unico interesse è proteggere il loro segreto; è disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole e noi l’amiamo proprio per questo.
I’m in charge everywhere.
Quanto può essere potente una donna a cui basta sputare in un paio di bicchieri per manipolare due esseri umani e che scaraventa sciocche ragazzine contro i muri con un solo gesto?
Questi primi dieci minuti non sono altro che la celebrazione del talento di questa donna e della potenza del suo personaggio.
LOVE HER AND FEAR HER.
E già che ci siamo, cosa fanno due moderne adolescenti americane per passare il tempo? Una visitina all’obitorio, ovviamente, per recuperare qualche defunto fidanzato. Madison decide di giocare al Dr. Frankenstein e tenta di assemblare the perfect boyfriend, al quale naturalmente non può mancare l’angelico volto da psicopatico di Evan Peters. La scena in cui riprende vita è in perfetto stile classic horror, da brividi!
Certe battute sembrano scritte apposta per Tumblr!
Non dimentichiamo il piatto forte della storyline di quest’anno, Jessica Lange e Sarah Paulson sono rispettivamente madre e figlia e naturalmente il loro rapporto non è affatto rose e fiori, anzi l‘esatto opposto. Lana Banana, ehm pardon, Cordelia Foxx è ossessionata dal timore di diventare come sua madre. Non vuole usare la magia per scopi personali, neanche per provare ad avere un bambino, ma quanto credete che durerà? Tale madre, tale figlia…
A giudicare dai metodi utilizzati per concepire la creaturina, non mi aspetto certo la nascita di un cherubino.
Facciamo anche un salto nel passato di Madame LaLaurie per scoprire che la donna ha passato 180 anni rinchiusa nella sua bara. Non mi meraviglio che adesso abbia quell’aria stralunata, vedremo se almeno lei sarà in grado di tener testa a Fiona.
Le prove di forza di Fiona non sono ancora finite e ne abbiamo un’ulteriore dimostrazione nel confronto con Marie Laveau. Un tale incontro/scontro non è solo la rappresentazione di due donne incredibilmente forti, ma anche il continuo di un’eterna guerra tra razze e generazioni. A questo punto, come al solito, la storyline di American Horror Story mostra come le sue radici affondino in terreni molto più profondi di quelli del semplice intrattenimento. L’attenzione alla storia, al sociale, agli avvenimenti reali è sempre minuziosa e accurata ed è questo che rende la serie un gradino superiore alla media.
La scena migliore dell’episodio è senza dubbio quella in cui Misty conduce Zoe e Kyle nel suo rifugio nella foresta e mostra a Zoe il suo mondo e la sua visione della vita. Una visione della vita che parte da Rhiannon dei Fleetwood Mac.
L’episodio si conclude con una bellissima vista di una tipica strada di New Orleans con Fiona e Madame LaLaurie che si allontanano insieme, e sappiamo che questo è soltanto l’inizio di qualcosa di grande…
I poteri a confronto sono maestosi tanto quanto sono brillanti le personalità che ne fanno uso.
In attesa del terzo episodio “The Replacements” beccatevi il fantastico promo!
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About Aliceiunderlandet
Arianna, 21 anni, le presentazioni non sono il mio forte. Una mia conversazione ordinaria è composta al 90% da citazioni telefilmiche, il cui 80% si basa solo su Game of Thrones. Sono una weirdo come direbbe Jess e mi sta più che bene (New Girl, se non l'avete visto fatelo!). Una casetta in bosco svedese, una connessione wi-fi e una quantità indefinita di animali che mi girano attorno potrebbero rendermi felice in eterno. E' bene che sappiate che per poter diventare miei BFF è assolutamente necessario convivere quotidianamente con qualche strana ossessione telefilmica, letteraria o musicale. Le mie ossessioni momentanee sono molteplici e non è il caso di elencarle tutte. Sono cresciuta con Buffy The Vampire Slayer e seguirò il credo di Joss Whedon fino alla morte (che sarà probabilmente causata da uno dei libri di George R.R. Martin). Il gruppo migliore al mondo sono i Mumford & Sons, il resto è superfluo. Adesso basta potete andare. Hej då!