Animal Kingdom – Recensione – The Codys are back

The Codys are back, dopo una prima stagione scoppiettante che ci ha introdotto la famiglia criminale i cui membri fanno della loro vita sempre una corsa contro il tempo. Che siano esse banche, birrerie, basi militari o perfino chiese, quando ci sono i soldi di mezzo non esiste nemmeno un confine che delimita il limite o il sacro; questo è il matriarcato dei Cody, capeggiati da Smurf – colei che sceglie i lavori, che mantiene a bada tutti – e poi ci sono Pope, Craig, Deran, J e infine Baz. La prima stagione è finita col botto e la seconda è iniziata con i ragazzi a ferri corti con Smurf: la struttura apparentemente solida di potere è stata invertita, dopo che, come si è visto, l’ultimo colpo è andato male proprio per colpa sua e del suo alcool problem. I ragazzi si ritrovano quindi a decidere per loro stessi, quali colpi mettere in atto e come dividere il bottino; Pope e Baz – come dice Deran – sono i nuovi Smurf, entrambi infatti cercano di ottenere lo scettro del potere. Tra tutti, quello che ha, stranamente, la testa sulle spalle – con mia grande sorpresa – è proprio Deran, il quale cerca di ottenere più soldi liquidi possibili per rilevare un bar e per iniziare a farsi strada da solo, dal momento che mummy ha tagliato i fondi a tutti. Nonostante Smurf abbia tagliato i ponti – economici – con i figli, non lo ha fatto con J, il quale sta nel mezzo di questa piccola faida familiare: da un lato la nonna che lo ha accolto e che lo coccola e dall’altra gli zii che cercano di metterlo in guardia e che cercano di portarlo dalla loro parte, e poi c’è Baz che ancora non si fida di lui.

Quattro episodi che ci permettono di dare uno sguardo generale al clima della stagione, dove i ruoli si sono invertiti: Baz, che amavo nella prima stagione, si sta rivelando il personaggio più odioso per i suoi comportamenti nei confronti soprattutto di Lena, e mi ritrovo ad apprezzare quello squilibrato di Pope che, per un probabile senso di colpa, ha instaurato uno strano rapporto con la piccola. Nonostante dica di star sondando il terreno per il colpo alla chiesa, la verità è che ha trovato una persona con la quale si trova bene anche se “costretto” ad andare agli incontri cristiani. Pope è un personaggio psicologicamente fragile, sappiamo bene che non è un santo, ma in questa stagione gli hanno dato una nuova luce; è anche più vicino ai fratelli di quanto non lo sia mai stato nella prima stagione, soprattutto con Deran. È lui che mi sta sorprendendo in questa seconda stagione, etichettato nella prima come un farfallone che pensava solamente al surf, essendo il più piccolo dei fratelli era anche quello, in coppia con Craig, meno affidabile. E invece si è rivelato essere quello con più sale in zucca, quello che, stanco di essere dipendente in tutto e per tutto da Smurf, ha deciso di andare oltre comprando un bar. Che smetta di fare lavori con la famiglia? Questo non penso accadrà, ma per il momento mi piace vederlo dietro un bancone cercando di rigare dritto il più possibile e provando a far rigare dritto anche il fratello, che di mettere la testa a posto proprio non ci pensa. Craig è l’eterno bambino che non si sa prendere cura di sé e che ha bisogno del sostegno della mamma, non a caso infatti Nicky è tenuta sotto stretta sorveglianza di Smurf.

Il suo passato rimane, ahimè, ancora un mistero, ma la matriarca non si smentisce mai, ha tirato su un impero e ha intenzione di tenerselo ben saldo e non perdere tutto quello che ha costruito grazie soprattutto ai suoi figli. Ha i suoi difetti ed è pur sempre una madre che vuole proteggere i suoi figli, ci sarebbe da farle una statua solamente perché si prende cura di Lena che tecnicamente non è sua nipote.
Last but not least, J. Il ragazzo si è ambientato bene nella sua nuova famiglia ma ancora non ha conquistato tutti tranne che Smurf, la quale sicuramente cerca di accaparrarsi un po’ del suo affetto ma soprattutto cerca di istruirlo al lavoro superiore, quello che non tutti riescono a fare, ovvero la gestione di capitale e riciclo, che riesce molto bene alla cara Smurf. Insomma, se J si facesse furbo potrebbe ottenere tanto, sia da una parte con Smurf sia dall’altra con Baz & Co.

Cosa ne pensate di questa seconda stagione? È all’altezza delle vostre aspettative? Passare nella  nostra pagina facebook e ditecelo nei commenti!

 

About ManuMa

Amante di libri, musica, cinema e serie tv (altrimenti non sarei qua!). Ho perso il conto di quante serie tv guardi, ho iniziato ad appassionarmi grazie a Prison break e successivamente Chuck, e da quando guardo le serie in contemporanea con gli States ho trascorso tanto di quel tempo al pc che potrei essere diventata un tutt'uno con esso. Prediligo le serie comedy, drama e fantasy che dire? La mia età non la rivelo ahah

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