ATTENZIONE, SPOILER DALL’ULTIMO EPISODIO DI ARROW.
Durante l’episodio di mercoledì scorso di Arrow, Oliver Queen, sotto le pressanti torture fisiche e psicologiche cui è stato sottoposto da Adrian Chase, aka Prometheus, ha confessato il suo grande segreto: non indossa il costume da supereroe per riconciliarsi con la parte più oscura di sé, lo fa perché trae piacere dall’uccidere.
Stephen Amell, che dà il volto a Green Arrow, ha commentato così la questione: “mi piace esaminare questa roba perché una delle verità che abbiamo rivelato nella quinta stagione, tramite i flashback e le scene ai giorni attuali, è che una parte dell’Oliver che abbiamo visto nella prima stagione trae piacere dallo spezzare il collo a qualcuno. Non penso che ciò neghi la trasformazione che ha subito, ma è successo e dobbiamo esaminarlo e Oliver dovrà fare i conti con le ramificazioni di questa presa di coscienza“. Questa verità, infatti, sicuramente lo perseguiterà nel prosieguo della stagione. “Ora come ora sta diventando più che mai una persona tridimensionale, della serie ‘se scateni una forza bruta contro di me, io farò lo stesso con te’. Ma d’altronde non è nemmeno preda di una furia omicida, no? Quindi come farà Oliver a gestire questa nuova consapevolezza è una grossa, grossa domanda cui cercheremo di dare risposta nell’ultima parte della quinta stagione, perché alla fine – se da un punto di vista tematico stiamo parlando di retaggio – deve riconoscere tutto quello di cui ha fatto parte fin dal suo ritorno a Starling City all’inizio dello show“.
Tuttavia, sebbene alla fine dell’episodio lo abbiamo visto intenzionato a lasciare il lavoro da vigilante, uccidere Chase è ancora il suo obiettivo. “Deve morire. Ucciderlo diventa l’unica cosa che gli importa. Vedremo davvero il suo mondo crollare“. Inutile dire che il team non sarà tanto contento di questa sua decisione. “Saranno tutti parecchio in disaccordo. Una delle cose che stiamo facendo, e credo anche piuttosto bene, è collocare elementi che facciano capire la follia delle sue decisioni e come queste potrebbero rappresentare la base per un grosso conflitto l’anno prossimo. Ma sì, Oliver sì farà davvero coinvolgere emotivamente, il che è il segno caratteristico di un buon cattivo“.
Nonostante ciò, Amell pensa ancora che il suo personaggio possa redimersi. “Lo penso davvero. Credo che alla fine, se Oliver quest’anno ne uscirà vittorioso, avrà affrontato delle rivelazioni importanti che lo faranno crescere come persona, amico, leader, compagno di squadra, eroe e sindaco. Penso sia importante che ci sia un senso di vittoria e soddisfacimento, altrimenti stiamo semplicemente distruggendo la città ogni anno“.