Lo dico subito così mi levo il pensiero, questa puntata di Attack on Titans 3 è, per me e almeno per il momento, la migliore! Ho lasciato che i 24 minuti di visione scorressero senza fiatare e senza riuscire a distogliere lo sguardo dallo schermo. Come si è sviluppata, quello che hanno mostrato, mi è piaciuto tutto e forse per la prima volta, non ho particolari critiche da fargli, eccetto forse una… dove sono i Giganti? No perché per quanto si chiami Attack on Titans io di Giganti non ho ancora visto nemmeno l’ombra. Però siamo ancora agli inizi e avremo sicuramente occasione di una rimpatriata con i nostri vecchi amici.
Questa quinta puntata di Attack on Titans si apre dove la scorsa si era conclusa ovvero con il capitano Erwin in attesa di ricevere la sentenza. Il biondo capitano è fin troppo tranquillo e sicuro di se per uno che sta per essere condannato a morte per giunta per qualcosa che non ha commesso. Quel mezzo sorriso non è sul suo volto per caso, infatti non appena la sentenza di condanna a morte viene emessa le porte della sala si spalancano e una giovane soldatessa entra gridando che il Gigante Corazzato e il Gigante Colossale avevano creato una breccia nel Wall Rose e ora tutte le persone stanno cercando di rifugiarsi dentro Wall Sheena.
Si tratta di uno stratagemma ben studiato da Erwin per mettere i nobili con le spalle al muro e capisce di esserci riuscito perfettamente quando uno dei nobili presenti ordina ai soldati di chiudere i cancelli del Wall Sheena e di non far entrare nemmeno un rifugiato. I militari delusi da quelle parole pronunciate da chi invece dovrebbe proteggere i più deboli, confusi si guardano tra loro per capire il da farsi.
A portare un ulteriore svolta nella situazione arriva il Comandate Capo Zackly che annuncia la non veridicità della notizia sui Giganti e specifica come quello che si sta svolgendo è un colpo di stato contro i poteri forti e contro un Re impostore.
La notizia della deposizione dell’attuale Re giunge presto tra la gente, e tra i nobili aleggia un certo malcontento misto a confusione ora che finalmente il popolo ha possibilità di dire la sua e farsi valere. Intanto nella foresta il gruppo di Levi esulta alla notizia che non solo loro ma tutto il Corpo di Ricognizione è libero da ogni accusa. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione di più persone che hanno deciso una volta per tutte di combattere coloro che per troppo tempo hanno detenuto ingiustamente il potere.
Questo episodio di Attack on Titans è la rivincita del popolo contro i poteri forti ma è anche la dimostrazione che sotto una divisa ci sono persone capaci di distinguere quando un ordine è dato per il bene di tutti da quando è messo solo per i propri interessi e per tanto agire di conseguenza.
Ora che le accuse contro di loro sono cadute, Levi e il suo gruppo possono tornare a concentrarsi sul problema principale: ritrovare Eren e Christa. Finalmente grazie ad Hange hanno una pista da cui partire e mentre tutti insieme si mettono in viaggio a noi spettatori ci viene mostrato Eren incatenato in cima ad una rupe completamente impossibilitato a ferirsi e di conseguenza trasformarsi che confuso si guarda attorno fino a quando davanti a lui non appare Christa completamente vestita di bianco che ricorda molto una sacerdotessa.
Chi segue il manga sa quello che sta per accadere e chissà che già dal prossimo episodio non avremo risposta al quesito che Armin si pone mentre sono in viaggio per recuperare Eren e Christa: “se un gigante divora un umano che può trasformarsi in gigante e ne ottiene i poteri, Eren chi ha divorato per ottenere i suoi?“
Con questa domanda e consapevole che molti di voi hanno già la risposta vi lascio, non prima però di suggerirvi caldamente di passare per la nostra pagina affiliata Shingeki no Kyojin-L’attacco dei giganti Italia dove troverete tante persone fan di questa serie.
Seid ihr das Essen?
Nein, wir sind die Jäger!