Banshee – Recensione 2×09 – Homecoming

Per essere, questo, il penultimo episodio di questa magnifica seconda stagione, c’è ancora tanta carne sul fuoco e questo ci lascia intendere quanto sarà magnifico ed immenso il season finale. Homecoming se da una parte ci accompagna (anche fisicamente visto che cambiamo location trasferendoci momentaneamente a New York) verso il finale di stagione, dall’altra si insinuano alcune idee che difficilmente potranno essere sviluppate nell’arco di una sola puntata.

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Questa seconda stagione si è quasi interamente incentrata sull’introspezione e la caratterizzazione dei personaggi, primi fra tutti i due protagonisti, dei quali adesso riusciamo a carpire sfumature differenti; perfino lo stesso Rabbit ora acquista maggiore concretezza ed umanità, smettendo di essere il superbad invincibile, impossibile da uccidere nemmeno con due colpi di pistola al petto. Nel rendere umani i personaggi, su Banshee, sono sempre stati dei maestri.
Nessuno è mai “solo buono” o “solo cattivo”, e grazie ad Homecoming sono proprio le due figure cattive per eccellenza che vengono notevolmente ridimenzionate.
Rabbit è consapevole della sua condizione, che la resa dei conti per lui è vicina, e sa che per uomini spregevoli come lui non potrà mai esserci pace, né in vita, né in morte. Per bocca di Ana, invece, abbiamo un piccolo scorcio sul padre amorevole che è stato e così, ancora una volta, realizziamo che una medaglia ha sempre due facce.
Proctor, dal canto suo, è protagonista di una bellissima scena nella quale la madre lo va a trovare assumendosi le proprie colpe e, di conseguenza, togliendole a lui. I crimini di lui, sono i crimini di lei. Abbiamo sempre saputo che la famiglia era il punto debole dell’uomo, ma non per questa ragione è stato meno toccante vederlo cedere di fronte le parole della madre, piangendo senza vergogna.

La puntata si apre con un Job sconsiderato che pensa di poter fare fuori Rabbit da solo; nonostante la poca credibilità della scena, l’azione prende subito il sopravvento, con un colpo – effettivo – che ha rischiato di farmi perdere anni di vita. È proprio grazie a questo avvenimento che mi sono ricordata di una cosa: a Banshee, tutto può accadere, e accade senza il minimo segnale di preavviso. Sappiamo che nel season finale ci aspetta un enorme spargimento di sangue ed anche qualche addio definitivo ed è bene ricordare che in serie tv come questa, nessuno è escluso dal mirino.
Sia Ana che Lucas hanno moltissimo in ballo (l’una è appena riuscita a riconcigliarsi con il marito mentre l’altro sembra essersi ritagliato la sua fetta di tranquillità) ma niente può avere il sopravvento sulla loro sete di vendetta: uccideranno Rabbit o moriranno nel tentativo, è questo lo spirito con il quale abbandonano tutto e tutti per recarsi a New York. Malgrado ogni loro tentativo, Banshee non è la loro casa e loro non sono le persone che fingono di essere.

Stupenda la sparatoria in ospedale, che ha visto come protagonisti assoluti Ana e Lucas contro dei sicari ingaggiati da Rabbit per fare fuori un Job già di per sè morente. L’azione è la colonna portante della serie e in questo non ci ha mai visti delusi. Uno dei motivi per cui mi mancherà tanto una volta finita la seconda stagione è proprio questo: violenza spietata, ma mai gratuita.

Quindi, con un ritardo madornale, faccio i miei pronostici di morte: morirà Siobhan (cosa che spero fortemente) oppure Job (cosa che mi farebbe piangere fino a gennaio prossimo).

Vi invito a passare nella pagina di Banshee Italia e a guardare il promo del season finale.

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Jeda

About Jeda

Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio. Madre di un bellissimo bambino, nella sua vita si districa tra pannolini sporchi, esami all'università e puntate da scaricare. Nonostante il suo cuore appartenga a Game of Thrones e alla famiglia Stark (fatta eccezione per Jon Snow, che ritiene un morto di sonno), la sua ossessione del momento è Banshee: parla solo di Banshee, piange per Banshee, sclera per Banshee e, soprattutto, rimbambisce chiunque con questo telefilm