Banshee – Recensione 4×01 – Something Out of the Bible

Quando ho ricevuto la notizia che la quarta stagione di Banshee sarebbe stata l’ultima, ho avuto immediatamente un sussulto al cuore, rendendomi conto che una delle serie che più mi ha coinvolto emotivamente negli ultimi anni. Ma poi ho realizzato che le cose belle non durano per sempre e che queste 8 puntate conclusive, siano un segno di rispetto verso noi fan e per la serie che non vuole allungare il brodo con il rischio di rovinare degli standard a cui lo show ci ha sempre abituati.

Banshee

“Something Out of The Bible” è l’inizio della fine e se non ci pensavamo a inizio puntata, dopo solo 10 minuti gli autori ci sbattono questo messaggio dritto in faccia e con una violenza inaudita, come sempre ha fatto. Ho indicato 10 minuti perché in questo lasso di tempo scopriamo di un salto temporale di due anni, dove Hood si è sparito dalla circolazione, dopo aver fallito insieme a Carrie e Sugar nel ritrovare Job. Nel mentre Kai Proctor è diventato sindaco di Banshee, Brock sceriffo (finalmente!) e Rebecca è stata uccisa in malo modo. Ho letteralmente avuto un sussulto nel vedere il suo cadavere sgozzato come un animale al macello, abbandonata come fosse una bambola di pezza e la notizia non sconvolge solo noi naturalmente. Vediamo un paio di volte Kai sognarla a occhi aperti con dei flashback nei due precedenti anni, dove il loro rapporto sembrava aver trovato un equilibrio incestuoso ma era pur sempre un legame d’amore, mentre con Hood vediamo l’amicizia che ormai era nata tra i due, con lei che lo aiuta mentre lui è divorato dai rimorsi, sentendosi in colpa per tutta la gente che è morta nel giro di tre stagioni e la lista è veramente lunga. Non trovare Job o crederlo morto, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sua disperazione. Trasformare Rebecca in una nuova Laura Palmer dimostra come la serie voglia sempre sperimentare fino alla fine e non avendo mai sbagliato un colpo, mi fido alla grande anche questa volta.

Nonostante l’assenza di Job, di cui preghiamo ogni divinità sperando nella sua incolumità e la morte di Rebecca, Banshee ancora con i vivi riesce a dare spettacolo. Vediamo intanto Carrie che se la passa malissimo, senza la custodia dei figli, mentre fa la vigilante sfogando tutta la sua frustazione e il ritorno di Hood sicuramente sbloccherà quello stato di torpore in cui si trova. Un focus interessante è anche quello che ci è stato mostrato con Bunker e del pazzoide di suo fratello Calvin. La scorsa stagione Bunker aveva subito una tortura atroce, dove Calvin per salvargli la vita e non andare contro il credo ariano, lo ustiona in pieno petto per fargli pagare del suo tradimento. Due anni dopo sembra che vada tutto bene, Bunker si scopa la moglie di suo fratello mentre Calvin a parte il lavoro normale dove sogna di fracassare il cranio del suo capo asiatico, dirige la sua crew nazista che ha il compito di proteggere gli affari di Kai Proctor. La scena dell’ufficio è stato un mind fuck totale perché non pensavo fosse un sogno, ma con Banshee oramai non ci dovremmo stupire più di niente.

La tematica razzista è sempre stata una colonna della serie, solo che levando gli indiani ora abbiamo gli skin head che già avevano fatto un paio di comparse sporadiche nella precedente stagione e non ho dubbi che le migliori pizze in faccia le vedremo proprio con loro. Poi tanto abbiamo Burton che si leva gli occhiali e ci delizia con la sua dedizione verso il suo capo. Lui impassibile come sempre e sinceramente mi sembra pure difficile che non sappia nulla sulla morte di Rebecca, dopo tutto anche loro due avevano un rapporto stranissimo che si era rafforzato nella scorsa stagione.

A fine puntata mi sono reso conto di quanto siamo arrivati veramente alla fine dei giochi solo valutando tutti i fatti scatenati dalla dipartita della nostra bionda che ci ha fatto sognare e sbavare, fino a diventare qualcosa di più. Lucas e Kai ora sono uniti da un fine comune, senza avere conti in sospeso (al momento) e sarà un duo che farà di tutto per trovare il colpevole dell’omicidio. Rebecca era riuscita a diventare qualcosa di più, il suo personaggio rappresenta come la serie dalla prima stagione fino ad ora, si sia evoluta mantenendo sempre una coerenza di idee nella esagerazione, nel mostrare sempre un grande spettacolo visivo,  perchè a livello di regia e fotografia è innegabile, Banshee è sempre stata eccelsa. E in con altre sette puntate, non ho il minimo dubbio che vedremo uno spettacolo senza paragoni che ci farà soffrire senza risparmiare un colpo.

Vi lascio il promo della prossima puntata e l’invito a passare dalla pagina di Banshee Italia per ogni aggiornamento su questo fantastico show.

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About Pepkins

Pepkins
Quando nel 2007 ho scoperto che per vedere le ultime due stagioni di OZ dovevo usare i sub in inglese, è stato l'inizio della fine.

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