[Attenzione, spoiler sul finale della terza stagione!]
Il finale della terza stagione di Bates Motel si è letteralmente concluso con del sangue sulle mani di Norman.
Nonostante Norman (Freddie Highmore) avesse inizialmente resistito alla richiesta di Bradley (Nicola Peltz) di scappare via con lei perché non poteva lasciare sua madre Norma (Vera Farmiga), una volta che la donna ammette che sta pensando di mandarlo in un ospedale psichiatrico, il ragazzo scappa. Ciononostante, quando appare “Madre” che vuole parlare con Bradley, le cose vanno velocemente a rotoli e Norman – con le sembianze di “Madre” – sbatte ripetutamente la testa di Bradley su una pietra e, in vero stile Psycho, fa affondare la macchina della ragazza con lei dentro.
Da qualche altra parte, Romero (Nestor Carbonell) ha ucciso Bob Paris (Kevin Rahm) per evitare che rendesse la vita di Norma ancora più difficile, e Dylan (Max Thieriot) ed Emma (Olivia Cooke) si sono finalmente baciati dopo che il ragazzo l’ha convinta ad andare fino in fondo e subire un rischioso trapianto di polmoni.
Perciò, cosa vuol dire che abbiamo finalmente assistito a Norman commettere un omicidio? E cosa dobbiamo aspettarci dalla quarta stagione? TVGuide ha intervistato la produttrice Kerry Ehrin.
Abbiamo dato per scontato che Norman avesse ucciso suo padre e Blair Watson, ma questa volta abbiamo proprio assistito all’uccisione di Bradley per mano sua. Volevate di proposito fare quella distinzione?
Sì. Volevamo assolutamente vederlo commettere un crimine. In passato volevamo che la gente venisse coinvolta da Norman, che empatizzasse con lui, ma adesso che siamo arrivati a questo punto nel panorama dell’intero show, dobbiamo iniziare a togliere qualche strato più scuro. Non vogliamo solo proteggerlo e fargli uccidere solo gente cattiva, perché non è questa la storia di Psycho. Avevamo la sensazione che fosse poetico in modo oscuro il fatto che dovesse essere Bradley, perché lei è la prima ragazza verso cui Norman ha avuto dei sentimenti quando si è trasferito in questa nuova città, quando tutto era promettente. Questo ha segnato la fine di quella relazione e ha anche dato vita al Norman Bates che conosciamo da Psycho.
Ho pensato fosse straziante il fatto che, anche dopo tutto quello che ha subito Norman in questa stagione, sia riuscito a partire con Bradley solo quando si è reso conto che Norma stava considerando di farlo ricoverare.
Non si può sottovalutare il potere della co-dipendenza, e lui dipende enormemente da lei a livello emotivo, lei rappresenta il suo unico appiglio per la sopravvivenza. Quindi per lui è impossibile allontanarsi da lei, l’unica cosa che potrebbe fargli fare un gesto simile è la paura, e lui si spaventa quando Norma gli dice dell’ospedale. Pensa, “Oh mio Dio, questa persona che per tutta la mia vita è stata la mia anima gemella, all’improvviso mi sta dicendo che non starò più con lei e non solo, mi rinchiuderà”, e questa è una cosa che lo spaventa a morte. A questo punto, l’unica cosa che vuole è scappare. È arrabbiato e ferito e vuole andar via, e questo gli permette di avere la forza di varcare la soglia. Una volta fatto, però, nel momento in cui è in viaggio con Bradley, tutta la paura e tutta la sua vulnerabilità prendono di nuovo piede.
Persino quando è apparsa “Madre” sembrava che Norman stesse negoziando con lei perché voleva liberarsene. È consapevole di questa altra parte di sé o è completamente perso in essa?
Lui era spaventato quando l’ha vista nel sedile posteriore, e aveva la sensazione che lei fosse lì per cercare di controllarlo e di non assecondarlo. A questo punto è perso dentro la confusione e non sempre sa quello che è reale e quello che non lo è. Possiamo immaginare quanto possa essere terrificante pensare di parlare con qualcuno e poi quel qualcuno ti dice che non è mai successo, e tu non sai se quella persona è pazza. Quindi lui è terrorizzato, sta affondando e cerca di tenere la testa sopra il livello dell’acqua.
Anche Norma ha avuto un grande momento in questo episodio, quando finalmente riesce ad ammettere che Norman ha un problema ed ha bisogno di un aiuto vero e proprio. Quant’è importante questo per lei?
Tantissimo. Per lei questo è un grandissimo punto di svolta – più grande di qualsiasi punto di svolta dell’intera serie. È inoltre una conseguenza di tutto ciò che ha dovuto passare da quando si è trasferita in questo posto, e che quindi l’ha costretta a sradicare parti di lei e a rendersi conto che è più forte e più intelligente di quanto pensasse prima. Adesso ha la forza di guardare il figlio con più distacco e chiarezza, senza pensare a quanto lui abbia bisogno di lei, cosa che in passato l’aveva sempre influenzata. Essere in grado di entrare in quell’ospedale è per lei un enorme passo avanti.
Dopo che Norma si è confidata con Romero su Norman, lui uccide Bob Paris. L’ha fatto solo per Norma?
Assolutamente. Quel gesto è stato anche un enorme punto di svolta per Romero perché è la prima volta che commette un crimine in cui le sue motivazione erano poco chiare. In passato ha sempre saputo esattamente il perché stesse facendo qualcosa, e lo faceva per controllare una brutta situazione ed evitare che gli sfuggisse di mano. Questa è la prima volta in cui ha fatto qualcosa puramente per motivi personali, e l’ha fatto perché è innamorato di lei. Sai che, a questo punto, c’è dentro fino al collo e non si torna indietro. Come questo fatto le verrà spiegato, quando e dove… quella storia arriverà in futuro. Ma quel momento è un’enorme ammissione per lui nei confronti di se stesso.
Quanto è terrorizzato Romero dal fatto che ciò che ha detto Paris sul diventare come suo padre possa essere vero?
Quella è la sua paura più grande: diventare come suo padre. Credo sia cresciuto con un vero disprezzo per il modo in cui suo padre ha vissuto la sua vita, e credo che l’ultima cosa che immagina di sé è essere come lui. Il fatto che stia iniziando a manipolare la legge per motivi personali è probabilmente una grandissima rivelazione per lui, e credo che in quel momento, parte del motivo per cui ha sparato a Bob sia perché semplicemente non voleva sentirsi dire quella cosa. A quel punto è un mix di tante cose diverse che stanno ribollendo in lui.
Parlami di quel bacio tra Dylan ed Emma.
È stato troppo bello. Adoriamo quella scena ed ogni volta che, durante il montaggio, la vedevamo, sospiravamo. È così carina e così vera. La cosa divertente è che, mentre stavamo scrivendo l’ultimo copione, Carlton ed io eravamo titubanti su quella scena perché non riuscivo ad arrivare ad un punto in cui il loro bacio sarebbe dovuto avvenire naturalmente; continuava a sembrare forzato. Quindi alla fine abbiamo detto “Ok, non lo facciamo accadere”, e poi la scena è come se si fosse ricostruita da sola, e a quel punto sembrava assolutamente giusto farlo accadere. Quei due personaggi hanno dei cuori puri e quello è un momento molto felice.
Questo fatto segna un cambiamento in Dylan? Non è mai stato in grado di riporre la sua speranza in qualcuno perché è troppo abituato ad essere abbandonato. Ma questa volta sembra felice di affidare le sue emozioni a qualcuno che potrebbe benissimo morire e lasciarlo.
Questa è una bella domanda perché la verità è che lei, andando in contro ad un’operazione, forse si ritrova in uno stato molto più rischioso rispetto a quello attuale, in cui potrebbe benissimo rimanere fino a che non inizia sul serio ad indebolirsi. Ma è uno di quei rischi che devi prendere perché il potenziale risultato finale è gigantesco. La bellezza e la magia di Dylan ed Emma è momentanea e fragile. Ha un significato molto profondo per entrambi proprio per quel motivo di cui parlavi prima: Caleb è andato via e il resto della famiglia di Dylan non può essere una presenza fissa per lui perché è già abbastanza danneggiata. Emma gli ha appena offerto questa bellissima porta aperta verso la normalità, amore e supporto, e quel sogno che tutti hanno di costruire una famiglia. È per questo motivo che è così incredibilmente significativo.
Anche se Emma ha deluso Norman, credi che potrebbe emergere un triangolo se Norman scoprisse che quei due stanno intraprendendo una relazione?
Questa è una cosa che bisogna scoprire, ma credo che la sua percezione di tale relazione avrà a che fare con quello che starà attraversando lui in quel momento. Penso che una parte di lui sarà ferita e che un’altra parte che abbiamo visto in questa stagione, quella che riguarda il bene che vuole al fratello e ad Emma, potrebbe capire la situazione anche se non potrebbe piacergli. Sarà davvero divertente e affascinante da svelare.
Quindi, che punti chiave avete in mente per la quarta stagione?
Sentiamo di aver sicuramente guadagnato la posizione in cima alle montagne russe e non vediamo l’ora di immergerci nelle stagioni di caduta libera che ci porteranno sempre più verso la pazzia e la mitologia di Psycho. Allo stesso tempo, rimaniamo saldi nei personaggi, mostrando delle persone genuine con cui il pubblico può empatizzare. Le cose sono state completamente svelate. Ogni pezzo di normalità di ogni personaggio è stato svelato, a questo punto. Quindi, da ora in poi verrà affrontata una discesa verso un luogo oscuro di non conoscenza e di cose spaventose che si trovano all’interno di ogni persona. Nonostante ciò, anche all’interno dei panorami più bui ci possono essere dei momenti incredibilmente significativi di connessione e bellezza. Perciò è questo che speriamo di consegnare nella prossima stagione.