Arieccoci con il nostro sfogo settimanale. Sì, perché questa non è una recensione canonica, questo è uno sfogo di tutto quello che penso. Bello o brutto, appassionante o deludente, qui dirò tutto quello che mi viene in mente. Siete avvisati.
Iniziamo l’episodio con una bella scenetta rilassata a “Il Cantuccio”… dicevo rilassata? Ecco, Vincent cerca di far rinsavire Cat che non riesce a “interrompere” l’abitudine di pensare solo ed esclusivamente ai casi e ai problemi. Ce la farà il nostro eroe? Non credo proprio. E infatti se ne scappa indemoniata fuori dal bar all’urlo di “Caroooollll”. In quel momento mi è venuto un mal di testa pazzesco. Non ci posso credere!
Meno male che Tess assegna un caso senza bestie a Cat… e un nuovo partner che sembra una caricatura. Povero ragazzo, si trova ad avere a che fare con una pazza isterica. Cioè quando lei lo pianta lì da solo con la vittima dell’aggressione, correndo ancora una volta incontro a Carooooollll… chissà sto Cristo cosa avrà pensato.
In effetti nonostante sembri paranoica oltremodo, Cat ha ragione a vedere Carol. La donna sta cercando di attirarla in modo da separarla da Vincent. Bob e Carol hanno capito che la loro forza primaria è l’unione e pensano che separandoli avranno la meglio. Infatti, mentre Vincent viene “incastrato” ad andare fuori città e ad affrontare Bob, Cat cerca di resistere alla tentazione di ricadere nel solito vortice di casi bestiali. Ma alla fine Carol la incastra comunque. Ed è qui che Cat salva il suo partner e riesce a catturare Carol. Una volta tanto la sua isteria è servita a qualcosa.
Nel suo viaggio ignoto, Vincent questiona la sua capacità di mantenersi umano. È J.T. che, come sempre, gli ricorda che Cat è sempre dentro di lui, anche quando non c’è. E infatti sarà proprio questo, i loro ricordi, a salvare Vincent nel momento del bisogno. Dopo che Bob lo ha catturato facendogli sospettare che Cat sia stata uccisa da Carol, Vincent, che ha perso il controllo, ritorna in sé proprio pensando a Catherine.
E grazie all’amico J.T. Amo J.T. In questa terza stagione è il personaggio con più spessore, con più crescita, con più tematiche. Quando si para davanti a quel furgone come un leone impavido ho temuto per lui. Ma la sua amicizia con Vincent supera ogni ostacolo. Grazie a lui Vincent ritorna in sé… anche se uccide Bob. D’altronde la bestia c’è. Non può nasconderla.
Durante tutta la puntata ho visto un J.T. sconsolato per non essere riuscito ad estrarre il siero dal suo sangue, ma è col colpo preso dalla jeep di Bob che il suo sistema subisce una specie di shock e riesce a liberarsene. Un grande coraggio, una grande amicizia, che spinge anche il nerd più nerd del pianeta ad affrontare rischi davvero grossi. E alla fine si salva anche lui, insieme a Vincent. E Tess, che attacca Carol, alla sola idea che Bob possa aver ferito il suo uomo, mi ha fatto capire quanto in realtà stia amando in questa stagione di più l’improbabile coppia JT&T dei miei Vincat.
Nello scorso episodio avevo intravisto uno spiraglio. E qui finalmente, a parte le prime pazzie isteriche di Catherine, comincio a vedere il BatB di cui mi ero innamorata. E nonostante sia vero che insieme danno il meglio, mi sono molto piaciuti separati. Mi è piaciuto vedere che possono anche fare le cose lontani uno dall’altra. Perché è vero che l’amore non teme distanza. L’amore o ce l’hai dentro o non ce l’hai. E loro ce l’hanno. E mi sono sciolta come un cornetto al sole di luglio col bene che ti voglio nell’ultima scena… Se un uomo, come Jay Ryan, dovesse mai dirmi una frase del genere, sappia che sarò sua per sempre… o almeno per un pezzetto… beh, ho detto come Jay Ryan però (che ipoteticamente potrebbe anche non parlare e sarei sua per sempre lo stesso).
In conclusione non sono proprio soddisfatta al 100%, finora ho amato di più le dinamiche esterne ai miei beniamini e questo non mi rende proprio felice. Però finalmente vedo “Beauty and the Beast”. Spero che Catherine abbia cominciato a mettere da parte le sue lagne, spero che, dopo questa dichiarazione che terrò nel telefono a vita per ricordarmi cosa voglio e dopo il loro realizzarsi come persone separate, siamo finalemente arrivati a quello che questo show deve essere. Non un piagnisteo, non un viaggio nei problemi di coppia, non un procedurale poliziesco appena accennato, ma la giusta fusione di tutto questo. Sempre perché sono come San Tommaso, attenderò con ansia il prossimo episodio per verificare che non mi stiano prendendo per il culo. Altrimenti parto con l’accetta.
Intanto godetevi il promo sottotitolato da Subtitles on Demand del prossimo episodio.
E passate dalle nostre pagine amiche In Love with the βeast e Team Vincat. ϟ.
XOXO Gossip Beast