Big Little Lies – Recensione 1×05 – Once Bitten

Se nella prima parte di big Little Lies Madeline ha avuto un ruolo predominante per le sue vicende personali, in Once Bitten sono Celeste e Jane a predominare.
Dopo Push Comes to Shove, episodio molto più lento, la serie torna con un nuovo episodio frenetico ed estremamente evocativo. In Once Bitten ogni scelta estetica ha una connotazione più profonda, così come la soundtrack, in questo particolare episodio, vuole essere qualcosa di più di una semplice musica di sottofondo: viene inserita in maniera quasi anacronistica (la scena in cui madeline esce dall’ospedale con la musica ad alti volumi, che stona così tanto con le immagini e le emozioni trasmesse), a volerci suggerire qualcosa di diverso.
E ancora, piano piano, andiamo avanti nella storia, avvicinandoci sempre di più alla fatidica festa che sarà lo scenario dello snodo del mistero.

Celeste e Jane stanno vivendo delle situazioni molto simili, se non in senso letterale, sicuramente a livello interiore: entrambe sanno di essere in trappola, sanno di vivere situazioni opprimenti dalle quali vorrebbero evadere ma non ci riescono.
Celeste, ogni volta che sembra fare un passo in avanti nel suo rapporto con Perry, ecco che ne fa dieci indietro. Le sue scene familiari sono sempre le più difficili da assistere, anche quelle che in apparenza sembrano normali scene di una famiglia felice, si portano appresso un grande fardello. Inoltre, la sensazione provata, è quella che le cose possano precipitare da un momento all’altro. Assistiamo ad un altro spiacevolissimo evento con suo marito e questo ci viene mostrato un po’ alla volta, in un climax crescente di ansia, ricordi sporadici che ci appaiono come sporchi segreti svelati poco a poco. E la cosa che rende quelle scene ancora più dure da vedere, è proprio il fatto che ci appaiano come brevi flash, come dei ricordi atti a smentire le incredibili giustificazioni di Celeste.
Celeste oscilla tra la consapevolezza che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato nel suo matrimonio e nel suo rapporto con il marito, al bisogno di giustificarlo e di dare delle spiegazioni sul perché rimane con lui. Perché è un buon padre, dice, perché la ama moltissimo e le è stata vicino in momenti terribili della sua vita, eppure queste giustificazioni non reggono di fronte a ciò che accade puntualmente dentro le mura domestiche. Anche quando il sesso con il marito non è il risultato di un vortice di odio, la mano di Perry è pesante sul corpo di Celeste.
La psicologa che Celeste ha deciso di vedere da sola, senza il marito nonostante la donna li abbia presi in cura entrambi, ha un ruolo importantissimo in questo episodio e per la presa di coscienza della donna: la mette di fronte alla realtà dalla quale vuole evadere. Ma forse Celeste ancora non è pronta perché, in piena linea con il modus narrandi dell’episodio, in quella che inizialmente appare come una fuga, vediamo Celeste ed i gemelli andare a prendere Perry all’aeroporto. I due, si sciolgono in un pianto che è carico di sensi di colpa.
Non mi sembra mai di dare abbastanza giustizia ad Alexander Skarsgard e al magnifico lavoro che fa nel rendere Perry un personaggio così controverso, affascinante e temibile allo stesso tempo.

In una situazione davvero analoga troviamo Jane, più determinata che mai ad affrontare i propri demoni interiori. Da sola va ad incontrare il Saxon arredatore di interni che potrebbe essere il suo violentatore e, nonostante nei gesti dell’uomo riveda qualcosa del suo aggressore, è probabile che non sia sicura al 100% della sua identità. Allora torna in macchina e sfoga con un urlo la sua frustrazione. Jane si porta dentro una grandissima frustrazione e rabbia, che non riesce mai a sfogare fino in fondo. È intrappolata sia dal suo passato e dalla mancata chiurusa che non riesce a dargli, sia dal suo presente e dalle continue accuse che muovono contro suo figlio. Non importa che la psicologa, la maestra ed il preside non pensino a lui come ad un potenziale bullo, ormai Ziggy è il capro espiatorio e le cose non potranno che andare peggiorando.
Al termine dell’episodio vediamo un flashforward della notte dell’omicidio che la ritrae, un piccolo indizio che la vuole viva e che non sarà lei la vittima – ma questo, forse, lo abbiamo sempre sosptettato. Jane è sempre stata una possibile assassina piuttosto che la vittima.

Madeline in questo episodio sembra l’unica che spezza le catene della sua prigionia e riesce ad andare oltre lo scudo di bugie che racconta a se stessa e al prossimo, con il solo scopo di proteggersi. Ammette a Joseph di provare qualcosa per lui e, nonostante abbia dovuto rischiare la propria vita per riuscirre a farlo, è evidente quanto sia stato liberatorio per lei. La storia con Joseph non esiste nel libro da cui è tratta la serie tv e quindi ai fini della storyline generale non ha nessuna rilevanza, ciononostante funge da ottimo spunto di riflessione e di crescita per Madeline, non solo come mezzo di evasione dalla propria vita.

Solo dal promo del prossimo episodio, Burning Love, possiamo capire che i vari meccanismi innescati fino ad ora, sono pronti ad esplodere. E a noi, non resta che godere lo spettacolo.

L’appuntamento è alla prossima settimana e colgo l’occasione per invitarvi a visitare le pagine di Reese Witherspoon Italia e Alexander Skarsgård Fans.

About Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey. Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

Check Also

Twin Peaks – Recensione 3×16 – The Return (Part 16)

‘What the fuck kind of neighbourhood is this?’ ‘People are under a lot of stress, …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa i cookie. Chiudendo questo avviso, scorrendo o cliccando acconsenti all\'uso dei cookie da parte di Google. More Info | Close