Da dove cominciare? Dall’inizio!
XVI
Questo episodio segna, indiscutibilmente, l’inizio per un finale di stagione grandioso. E meno che la terza stagione è già stata ordinata, perché non credo che riusciranno a chiudere tutte le storyline messe in piedi con solo 60 minuti rimanenti!
Questa puntata, sotto alcuni aspetti, ha ricordato Outlander (altra serie Starz che sta avendo grande successo), perché tutta la parte del viaggio del Capitano Flint (Toby Stephens) è raccontata dal punto di vista della figlia di Lord Ashe, Abigail (Meganne Young), la quale è ormai diventata inseparabile dal diario che le hanno permesso di tenere. E nonostante la sua inesperienza, la ragazza riesce a percepire chiaramente la crescente tensione dei pirati con l’avvicinarsi dell’arrivo a destinazione nella città di Charles Town, nella Carolina del Sud, che noi oggi chiamiamo Charleston. Flint e Miranda (Louise Barnes) vengono inoltre messi a confronto con i loro passati peccati ed in particolare con quello dell’uccisione di Alfred Hamilton, il padre del loro comune amato, che ha condannato tutti loro a questa vita di infelicità. Se chiedete a me, il vecchio ha avuto esattamente quello che si meritava ed è al limite dell’assurdo che Peter Ashe (Nick Boraine) pianga la morte di questo essere meschino che avrebbe poi anche ottenuto la sua collaborazione minacciandolo di terribili conseguenze, come poi si è scoperto nella puntata 2×09. È chiaro che qui qualcuno non la sta raccontando giusta, perché dubito che chiunque potrebbe piangere la morte di una persona che ti ha costretto a mentire e a rovinare la vita di persone che chiamavi “amici”, tra l’altro minacciando “l’amatissima figlia”. Scommetto che a mentire spudoratamente è lo stesso Lord Ashe. La sua versione dei fatti fa acqua da tutte le parti e se non fosse così allora gli autori avrebbero creato un’incongruenza nella trama un po’ troppo palese per passare inosservata.
Parlando di cose più leggere: non so se avete notato come Abigail facesse gli occhi dolci a Billy (Tom Hopper), oltre che a seguirlo più volte con lo sguardo, la ragazza ha anche commentato che non sembra nemmeno un pirata… Chissà che non ci sia qualche avventura romantica nel loro futuro…
Di ritorno a Nassau, invece, vediamo messi in movimento, alcune azioni che troveranno spiegazione solo nella puntata successiva. Ma andando con ordine, Eleanor (Hannah New) viene a conoscenza della bugia divulgata da John Silver (Luke Arnold) e che quindi il tesoro si trova incustodito, a poca distanza da Nassau, ma sa anche che Max (Jessica Parker Kennedy) e Rackham (Toby Schmitz) sono in combutta per recuperarlo. Inoltre, quando Rackham, insospettito dal silenzio proveniente dal forte, va a controllare che fine possa aver fatto Vane (Zach McGowan), si trova davanti il padre di Eleanor crocifisso con tanto di lettera di spiegazione per la donna lasciata da Vane. In questa lettera, lui spiega le sue ragioni per questo gesto e sa che lei non potrà perdonarlo, inoltre le annuncia che sta andando a riprendersi la sua nave e il suo riscatto. Eleanor si trova così ad un bivio: recuperare il tesoro o avvisare Flint dell’imminente pericolo?
Devo dire che mi aspettavo qualche gesto estremo da parte del capitano, ma non avrei pensato che la potesse colpire così profondamente e un po’ mi dispiace perché quei due insieme avrebbero potuto conquistare il mondo!
XVII
E arriviamo alla puntata del OH MIO DIO!
Partiamo dalla parte meno interessante: Eleanor, dopo la morte di suo padre, si trasforma in questa fredda stronza (passatemi il termine) che non si fa alcun problema ad ammazzare tutta la crew di Rackham, cercando così di impedire a lui e Max di recuperare il tesoro. Tuttavia il tempestivo arrivo di Anne (Clara Paget) permette a Rackham e al suo secondo di scampare a morte certa e cercare di arrivare ad una soluzione prima che Eleanor si renda conto di dover colpire ancora. Non so voi, ma al ritorno Anne sembrava sul punto di dover dire qualcosa di importante a Rackham, ma viene interrotta dal sicario. Cosa potrà essere? Nel momento del pericolo però, il triumvirato più strano di questa stagione sembra resistere bene alla situazione e addirittura rafforzarsi, mettendo da parte le gelosie.
Mentre a Charleston le cose prendono una brutta piega quando Miranda realizza che Peter Ashe non è poi il buon amico che ricordavano, ma è il responsabile della loro sfortuna e non ha alcuna reticenza nel parlare senza peli sulla lingua e dire tutto quello che pensa, cosa che la porta alla morte, per mano del tirapiedi del Governatore. Sono rimasta sorpresa dalla sua morte, non me lo aspettavo (credo che mai nessun’altra morte nella storia dei telefilm mi abbia mai sorpreso tanto!), sembrava una donna capace di cadere sempre in piedi, non importa la situazione, ma pare che questa volta non sia riuscita a capire la ferocia a cui sarebbe andata incontro. Non posso dire però di esserne dispiaciuta, tra tutti i personaggi di Black Sails quello di Miranda Barnes/Lady Hamilton era assolutamente il più odioso. Voi cosa ne pensate? Non mi dilungo sulle contraddizioni di Lord Ashe perché ne ho già parlato prima, ma un po’ mi dispiace per Flint che vede così tutto quello per cui ha lavorato andare miseramente in fumo insieme alla morte della donna che, nel bene e nel male, è stata la sua compagna per molti anni.
Nel frattempo, Vane è riuscito ad attuare con successo il suo piano di riprendersi la nave, ma una serie di circostanze lo costringono a trasformarsi da Capitano Pirata che pensa solo a se stesso, a forte leader che deve impegnarsi a difendere il luogo che chiama Casa. Queste circostanze hanno il nome di John Silver e Billy Bones. Infatti, John cerca di ritardare la partenza, sabotando la nave, prendendo così un po’ di tempo per cercare di riconquistare la nave o riportare Flint a bordo. Billy, invece, racconta a Vane della Marina Inglese e del fatto che presto Nassau sarà messa sotto attacco e loro non avranno alcuna possibilità di sopravvivere. In tutto questo arriva la notizia che il Capitano Flint è stato fatto prigioniero dal Governatore e che verrà processato per i suoi crimini (e quindi sicuramente impiccato). Ed è a questo punto che, a modo suo, Vane cerca di assicurare la sicurezza di Nassau con un discorso sul perché le due crew a bordo della nave debbano lavorare insieme per liberare Flint.
L’omicidio di Miranda, l’arresto di Flint e la conversione di Vane non sono però gli unici colpi di scena, infatti Dufresne, il capitano Hornigold e altri otto uomini decidono di consegnare alla Marina Inglese in cambio del perdono reale, niente meno che Eleanor Guthrie, la Regina del commercio di Nassau, in modo che il Governo Britannico possa farne un esempio.
Con solo un episodio ancora, dubito che riusciranno a portare a compimento tutte queste storie e ho il sentore che rimarremo sicuramente con qualche super cliffhanger da mangiarsi le mani! Sicuramente risolveranno la storia di Flint, ma mi sa che la battaglia per Eleanor sarà al centro della prossima stagione! Bene non ci resta che attendere domenica per vedere!!
Vi invito quindi a passare dalla meravigliosa pagina Black Sails Italy che ci ha accompagno in questa “traversata” della seconda stagione e vi do appuntamento alla prossima recensione che potrebbe uscire un po’ in ritardo, perché la settimana prossima non sarò a casa e spero di riuscire a trovare qualche connessione da sfruttare! Altrimenti non dubitate che la recensione arriverà come sempre, anche se un po’ in ritardo.
A me invece dispiace per Miranda :(… Certo, per come si sono messe le cose, la sua presenza sarebbe stata alquanto inutile nella prox stagione, però in questa mi è piaciuta parecchio, l’ho apprezzata ancora di più sapendo tutto il background di lei e Flint :).