Nel corso di questi tre anni Black Sails ci ha mostrato molte cose: battaglie navali, scontri tra la terraferma e navi da combattimento, scontri tra pirati della stessa ciurma, tradimenti, cambi di alleanze e molto altro, ma in questo episodio vediamo per la prima volta gli effetti devastanti che può subire una nave, anche bene attrezzata, contro una tempesta come si deve. Ad aggiungere drammaticità al tutto la ciurma del Capitano Flint si pente amaramente di aver rifiutato tanto frettolosamente le grazie reali portate dal capitano Hornigold e di essere caduta vittima del folle discorso del loro capitano e averlo seguito nel bel mezzo di una terribile tempesta. Non aiuta che Flint, nel suo ormai abituale modo freddo e insensibile, spinga i suoi uomini a compiti pericolosi e impossibili pur di riuscire a superare la tempesta e a portarsi lontano dai cannoni di Hornigold. Nonostante la sua apparente noncuranza, però, quando tutto sembra perduto e gli uomini rimanenti della ciurma vanno sotto coperta per cercare di trovare riparo dalla tempesta, a rimanere legato al suo timone e alla sua nave è proprio il capitano. Flint cerca in tutti i modi di uscirne vivo e ce la fa. Peccato che poi si rendano conto di essere su una rotta con nessun tipo di vento, scarse possibilità di successo e soprattutto scarse scorte di acqua e cibo. Come si suol dire: dalla padella alla brace.
In Black Sails abbiamo visto molti personaggi arrivare e lasciarci piuttosto velocemente, eppure nessuna di quelle morti è stata tanto veloce e significativa come quella di Muldoon. Il suo tragico annegamento segna sicuramente un punto di svolta per il personaggio di Silver che rispetto all’inizio della serie è uno di quelli che è cambiato maggiormente. Sia la sua speranza per il futuro nonostante la fine ormai prossima, sia il suo esprimere gratitudine verso Silver a nome suo e di tutta la ciurma per quello che ha fatto – involontariamente – per loro. Tutta la scena è stata veramente ben fatta, anche il gesto di tenergli la mano cercando di tirarlo fuori dall’acqua e credo che avrà un profondo effetto su John Silver, ma per esserne sicuri dovremo vedere i prossimi episodi. Ora che la nave si trova in questa difficile situazione probabilmente la ciurma si rivolterà contro il suo capitano, da che parte staranno Billy e Silver? Credo che questi due personaggi siano diventati il punto di riferimento della ciurma, avendo un capitano tanto spietato e inavvicinabile, di cui è difficile fidarsi, loro sono diventati il vero ago della bilancia in questo frangente.
Lasciando il capitano Flint ai suoi problemi – e alle sue allucinazioni di Miranda, le cose non migliorano nemmeno a Nassau. Il ritorno di Edward Teach, in arte Barbanera, purtroppo crea le prime tensioni all’interno del fragile triumvirato formato da Rackham, Vane e Flint. L’incontro tra Teach e Vane assume una connotazione diversa dopo il racconto del passato fatto da Eleanor a Roger Woodes. E mentre Barbanera fa appello al lato più selvaggio di Vane, fa chiaramente capire a Rackham di non considerarlo alla loro altezza e di non essere pronto a riconoscerlo come capo, ma solo come subordinato. Inoltre esprime chiaramente di non essere per nulla d’accordo con la visione che Rackham e Flint condividono per Nassau, un’isola libera dal giogo inglese ma organizzata come una piccola fortezza, con loro tre al comando. Invece Barbanera vede Nassau come un’isola spietata, dove il più forte vince e non c’è alcuna pietà per chi non è abbastanza spietato da sopportarlo.
Mettendo a rischio la sua visione di Nassau e quello che crede essere il suo posto nella storia, Barbanera lo spinge a dare ragione a Max e a cercare di assicurarsi un futuro nell’eventualità che Teach riesca a convincere prima Vane e poi Flint che i suoi metodi siano meglio della visione di Rackham. Barbanera al momento si comporta come un professore scontento del suo allievo Vane e della sua classe Nassau, bisognerà vedere se questo atteggiamento continuerà oppure se ci saranno dei cambiamenti e come reggeranno le alleanze al momento in atto.
Continua l’ottima partenza di questa terza stagione di Black Sails, sono molto curiosa di sapere se gli autori decideranno di avere un approccio più storicamente corretto oppure se vincerà una visione dove i pirati hanno la meglio sulla Marina Britannica. Con una quarta stagione già ordinata sarà interessante vedere come i pirati di Nassau reagiranno alla proposta di Roger Woodes e come l’isola potrà continuare ad essere il punto di riferimento della pirateria nel Mar dei Caraibi nonostante l’ostacolo rappresentato dalla Marina.
Prima di salutarvi e di darvi appuntamento alla settimana prossima, vi esorto a passare da Black Sails Italy, una bellissima pagina sempre aggiornata su tutte le novità della serie!