Castle – Serie’s Recap

Happy #CastleMonday!

Sì, insomma, più o meno.

La settimana scorsa andava in onda l’ultimo episodio di Castle dal titolo Crossfire. Ma prima di condividere con voi le mie impressioni e le mie aspettative su questo finale di serie, vi invito ad affrontare con me un viaggio nel passato: ricapitoliamo l’intera serie. Pronti? VIA!

Credo che quando Castle confessa ad Alexis che vorrebbe “qualcosa di diverso” non si aspettasse che l’incontro con Kate Beckett cambiasse completamente la sua vita. In questa prima stagione – in particolare nel primo e nell’ultimo episodio – si gettano le basi su cui poi verranno costruite le stagioni a venire: i Caskett e l’omicidio della madre di Beckett. Qui Castle deve confrontarsi per la prima volta con “qualcosa di reale”. Praticamente viene costretto ad uscire dal suo mondo fatto di Best Sellers, top model, Ferrari e feste, e catapultato nella vita di quella che è una delle detective più toste dell’intero dipartimento di polizia di NY.

Comincia così con il:

You’ve no idea

la missione dello shipper: vedere quei due insieme.  In questa stagione vediamo chiaramente la gelosia di Rick quando appare Will Sorenson, quindi, mi dispiace Rick, ma sembra che nella 5×22 tu avessi torto. Il primo a provare qualcosa sei stato tu. Alla fine della prima stagione vediamo un Castle determinato a scoprire la verità sulla morte di Jhoanna Beckett nonostante gli avvertimenti di Kate di stanne alla larga.

Ovviamente lui non le dà ascolto così si ritrova a dover chiedere scusa nella stagione successiva.

Come fai a tenere il punto con uno che ti chiede scusa così e che sta facendo quello che sta facendo perché vuole darti una mano a far luce su uno degli eventi più brutti della tua vita? Nemmeno Kate ci è riuscita. E dopo queste scuse si torna a lavorare fianco a fianco! La stagione prosegue, i casi si susseggono, il loro legame diventa sempre più forte fino a quando arrivano ad una svolta nel caso più importante: il sicario che ha eseguito l’ordine di eliminare Jhoanna. Tuttavia, lei è costretta a sparargli prima che lui possa rivelarle chi era il mandante. So sad, ma la vita va avanti e lei non si arrende. Dirà poi che quando riuscirà a scoprire chi è l’assassino di sua madre vorrà avere Rick al suo fianco.

A mio parere, le stagioni 3 e 00  sono state le più belle e allo stesso tempo quelle che più mi hanno fatto rodere il fegato. Se state leggendo questo articolo siete sicuramente fan della serie e quindi non starò qui a scrivere come ci siamo lasciati nella seconda stagione e come ha fatto Castle a ritornare in squadra. Dirò invece che grazie a Lookwood e alla sua entrata in scena dopo aver ucciso quell’ex poliziotto che stava dando informazioni a Beckett e Castle, abbiamo avuto il primo assaggio dei #Caskett.  Grazie a Lookwood abbiamo saputo quanto quei due tenessero l’uno all’altra e quanto tosti fossero Ryan ed Espo, che hanno rischiato l’annegamento durante la tortura.

Ma per me la scena più straziante della terza stagione resta questa. A dirla tutta, anche quella precedente, che vede un Castle prendere di peso una Beckett che ha appena lasciato che un sicario uccidesse il suo amato capitano: Montgomery. Per non parlare della scena alla fine della 4×01 di lei dallo psicologo che confessa di ricordare ogni singola cosa. Cavolo! Avrei voluto prenderla a schiaffi quando finii quell’episodio. Non capivo come poteva trattarlo in quel modo, mentendogli su una cosa così importante.

Arriviamo così alla stagione in cui tutto cambia. In cui finalmente Kate ammette quello che prova per Rick, ma in cui non c’è ancora pace per lo shipper.

Che volete che vi dica? L’amicizia tra Lanie e Beckett l’ho sempre ammirata. L’unica persona che non ha mai smesso di ripetere a Beckett quanto fosse attratta da Castle, nonostante lei negasse assolutamente la cosa. Mi piace pensare che è stato questo rapporto di profonda amicizia che c’è tra le due donne a spingere Kate, alla fine, ad accettare i suoi sentimenti. Ma la vita dello shipper non è facile, e per vedere quei due insieme abbiamo dovuto sopportare ancora una furiosa litigata, il vedere lei quasi morta per una caduta dal decimo (?) piano e un’uscita melodrammatica dal distretto. Ma alla fine: VITTORIA! LO SHIPPER CE L’HA FATTA!

Comincia ora la storia ufficiale dei Caskett (sapete, per via degli omicidi). I due tengono, o almeno tentano, di tenere la loro storia segreta ma la prima che li sgama è Martha. La grande Martha. Ed è proprio nella 5×01 che Kate scopre finalmente chi è il mandante dell’omicidio di sua madre: il senatore William Braken. Sarà solo nella 6a stagione che finalmente riuscirà ad assicurarlo alla giustizia e a rendere onore alla memoria di sua madre.

Tra la 5a e la 6a serie vediamo come Kate riesce ad integrarsi perfettamente con Martha ed Alexis.

Appunto.

 

Scusate, non ho resistito. “Still” è uno degli episodi che amo. La prima volta in cui lei gli dice “Ti amo” mentre è lì in piedi su una bomba. Aaaaaaaah….

Siamo alla sesta stagione. Dopo il “Sì” di Beckett alla proposta di matrimonio. Lei a DC, lui a NY. Lui ormai tagliato fuori dal NYPD, lei combatte i khattivoni nella taskforce del procuratore generale.

Caso vuole che Rick si annoi, si infili in uno dei casi dei suoi vecchi amici e si trovi Beckett a lavorare proprio su quel caso. Caso che le fa perdere il posto all’FBI e che la “costringe” a tornare con la NYPD. Tutto come prima. O quasi. Nuovi fatti, portano i due e la loro squadra ad inchiodare Braken e finalemente il MATRIMONIO tanto atteso.
Ma si sa, gli autori rendono la vita dello shipper un inferno e quindi, per vedere il matrimonio della ship che questi sostengono, dovranno aspettare la 7a stagione.

Il matrimonio. Per quelli che ricordano con chiarezza questo episodio, non vi è sembrato di guardare un episodio di Fringe? Io l’ho pensato quasi subito. In ogni caso, per me il miglior episodio della 7a stagione. Il migliore.
Con il recap mi fermo qui, per l’ottava stagione ho in serbo altro. Parecchie critiche in realta.
Siete pronti?

Io comincio.

L’ottava stagione per me era cominciata in modo epico! Ho veramente amato i primi episodi. In realtà, secondo me, ha avuto alti e bassi. Più bassi che alti. Per come la vedo io, la ABC già sapeva che non avrebbe rinnovato il contratto a Stana. Hanno costruito la stagione in modo da togliere Beckett dalla scena piano piano. Lo dimostra il ruolo di capitano che la teneva fuori dalla scena, e i due episodi senza di lei. Cosa mai successa in 7 anni di show. Diciamo che l’ottava stagione è stata usata come sonda per vedere in quanti avrebbero potuto vedere una stagione senza Beckett. A quanto pare, si sono resi conto che la cosa era impossibile.

Ma parliamo del finale.
Per come la vedo io, hanno sprecato il penultimo episodio. Episodio che poteva essere usato per un finale di stagione di 2 ore e che poteva darci una conclusione con il botto, anzicché arronzarci completamente.

Lei doveva palesemente morire: due colpi di pistola di cui uno all’addome. Il loft vuoto poi? Si vede che nel finale, lui avrebbe cambiato casa: troppi ricordi. Il finale andato in onda è stato quello che ogni fan voleva. Come aveva preannunciato Joshua Gomez nella sesta stagione:

Lo scrittore Castle vive con sua moglie: La Senatrice Beckett e i suoi tre figli.

Ma a me sarebbe piaciuto di più. E gli altri? Che fine fanno? Ryan, Espo e Lanei? Martha ed Alexis? Mi hanno regelato ad un ruolo marginale dei personaggi epici che hanno contribuito alla risoluzione di casi, si sono sorbiti le crisi della coppia, hanno consigliato, amato, perduto insieme ai Caskett. Come se abbiano voluto farci una sorta di dispetto per non aver appoggiato una stagione senza Beckett. Ma andiamo! Che senso avrebbe avuto fare una 9a stagione con 13 episodi in cui, per la maggior parte di essi, lui si piange addosso e dopo un tot di episodi trova una nuova ragazza. Se lo chiedete a me, sarebbe stato come buttare 7 stagioni nella spazzatura. Sarebbe stato come mandare all’aria tutto il percorso di crescita fatto dai vari personaggi, e lo sviluppo, durato 4 stagioni, che ha portato Beckett e Castle insieme. Non l’avrei mai accettato.  Ho davvero apprezzato la scena tra Beckett e Lanei, ma sono rimasta delusa da tutto il resto.

Non credo sia stata la fine che ci meritavamo. Avrei voluto vedere di più. Molto di più. Invece resto con l’amaro in bocca di una serie che, se pur ha avuto il finale che desideravo per lei, mi ha lasciato con domande che non avranno mai una risposta. In ogni caso, continuerò a consigliarla a tutti quelli che mi chiedono “Mi consigli una serie?”

Ogni personaggio mi ha insegnato qualcosa. Beckett mi ha insegnato a non mollare mai. Che se qualcosa è veramente importate per te, devi lottare con tutte le tue forze. Che c’è sempre qualcuno che terrà a te, comprenderà il tuo modo d’agire e ti spalleggerà. Che puoi essere una BADASS e dominare anche un campo di solito associato esclusivamente agli uomini e che Anche nei giorni peggiori c’è sempre spazio per un po‘ di gioia. Castle mi ha insegnato il valore del “esserci sempre per chi ami”. Mi ha insegnato ad essere sempre lì per chi vale la pena e che ne varrà sempre la pena. Mi ha insegnato cosa significa veramente amare una persona ed essere lì per lei anche quando questa sta con un’altra. Mi ha insegnato che la famiglia è uno dei tesori più prezioni del mondo e che la tua famiglia, in realtà, è a chi hai donato il tuo cuore. Ryan ed Espo mi hanno insegnato che l’amicizia è uno dei valori più importanti di questo mondo. Mai tradire il tuo migliore amico, il tuo partner perché sarà sempre pronto a prendersi un pugno o un proiettile per te anche se ha una moglie e due figli. Lanei e Kate mi hanno ricordato che quando trovi un’amica che capisce anche quello che non dici, non devi fartela scappare. Che la vera amicizia tra donne è basata sul “ti dirò anche quello che non vuoi sentire” e sul “ti urlerò contro appena finisco di abbracciarti”. Tenetevi stretti gli amici che prima vi abbracciano e poi vi urlano contro perché avete fatto venire loro un infarto. Martha mi ha insegnato che fare la madre single è un lavoro duro, ma ti dà delle soddisfazioni immense. Mi ha insegnato cos’è la dignità e la vera eleganza. Che, a volte, vivere a scrocco è un bene, e che non bisogna mai abbandonare le proprie passioni, di mettersi sempre in gioco anche a 70 anni. Ne varrà sempre la pena. Alexis, beh Alexis mi ha insegnato che non importa se ai 14 anni, con un padre e una nonna del genere devi avere la testa sulle spalle e che:

C’è una verità universale che dobbiamo affrontare, che lo vogliamo o no. Tutto quanto arriva a una fine, e malgrado aspettassi con ansia questo momento non ho mai amato gli epiloghi: l’ultimo giorno d’estate, l’ultimo capitolo di un bel libro, allontanarsi da un caro amico… Ma, la fine è inevitabile, arriva l’autunno, chiudi il libro, dici addio. Oggi è uno di questi giorni per noi, oggi diciamo addio a tutto quello che ci è familiare, a quello a cui eravamo abituati, andiamo avanti… Nonostante questo ci faccia male è ora di voltare pagina, malgrado ciò, ci sono persone che fanno talmente parte della nostra vita che saranno presenti ovunque andremo, sono il nostro punto di riferimento, la nostra Stella Polare, sono quelle piccole voci dentro il nostro cuore, che rimarranno con noi per sempre.

Vi lascio con una gif di Martha e una del Bromance e il video del finale della serie. Grazie per essere arrivati fino infondo a questo articolo!