Chicago Fire ha detto addio a uno dei suoi nella puntata della scorsa settimana, You Know Where to Find Me, nel momento in cui Peter Mills (Charlie Barnett) ha lasciato la Caserma 51 per aprire un ristorate nella Carolina del Nord con la sua famiglia.
Barnett non sarà più un membro fisso del cast del drama della NBC, ma i fan possono confortarsi con il fatto che la sua dipartita non-mortale ha lasciato la porta aperta per un ritorno. E Dawson può sempre ripensare a quel bacio inaspettato che Mills le ha stampato prima di andar via.
Sotto, il produttore esecutivo Matt Olmstead parla della “difficile” decisione di dire addio a Mills, delle nuove facce che arriveranno per coprire la sua posizione e di cosa quel bacio significa per Dawson.
Cosa vi ha portato alla scelta di far uscire di scena il personaggio di Mills?
Nella stanza degli scrittori abbiamo una lavagna con tutti i personaggi e tutti gli episodi, e siamo piuttosto attenti nell’assicurarci che quella narrazione sia fresca. Non si vuole rimanere paralizzati, soprattutto con uno show che si basa sulle relazioni, quindi a volte bisogna essere realisti… era arrivato il momento di ristrutturare le cose. È stato unicamente il risultato di un punto di vista narrativo. Lui è un individuo ed un attore fantastico e ci ha dato molte cose, ma solo in questo modo la storia avrebbe potuto darci, si spera, della nuova linfa vitale come un nuovo personaggio, e la dipartita di Mills avrà degli effetti su altre persone. Quindi è una scelta saggia che rinvigorisce la narrazione.
Su un livello personale è molto difficile. Sono molto affezionato a Charlie. La parte peggiore del lavoro è quando devi lasciare andar via qualcuno. Non ho dubbi sulle prospettive della sua carriera, andrà alla grande. Io ero in Prison Break ed è successa la stessa cosa – ci sono persone che non vorresti mai lasciare andare, ma devi portare dentro altra gente, mostrare al pubblico che lì fuori le conseguenze portano ad un qualcosa di vero.
In seguito alla devastante reazione del pubblico dopo che avete ucciso Shay, non dare a lui una fine così triste è stata una decisione consapevole?
No, non lo è stata. Non a causa di qualche risposta negativa del pubblico alla morte di Shay, ma avendolo già fatto, per noi questa è stata un’uscita diversa, fatta per non ripeterci. Abbiamo preso una strada diversa.
In qualche modo è un’uscita aperta. Non muore nessuno, Mills fa delle proposte prima di andar via. Avete in mente un suo ritorno?
Non abbiamo niente di scritto. Sono sicuro che Charlie verrà divorato da multiple offerte di lavoro da qualche altra parte. Ma mentirei se dicessi che non abbiamo il nostro asso nella manica, l’opportunità – se lungo il cammino tutte le parti si uniscono e c’è un interesse comune – che lui ritorni. Era nei piani quando abbiamo concepito il modo in cui il suo personaggio sarebbe andato via, ma per adesso è andato nella Carolina del Nord.
Come ha preso Charlie la notizia quando gliel’avete comunicata?
Non è mai semplice. È stato completamente professionale, grato per l’opportunità datagli. È un po’ inaspettato quando succede, ma lui è stato molto professionale e preoccupato per come potessimo sentirci noi. Ma poi, quando gli altri attori l’hanno scoperto, erano loro quelli che in un certo senso hanno ceduto. Erano davvero sconvolti e commossi… Tieni in mente che è diverso quando si filmano delle serie in altre città. Se fosse stata Los Angeles, sarebbe stato diverso, ma a Chicago hanno solo loro. Hanno lavorato insieme per tre anni, sono un gruppo molto stretto. Non sono un mucchio di vecchi attori, sposati con bambini che si separano e vanno a fare ognuno le proprie cose. Non è un gruppo popolato da svitati con i quali nessuno vuole uscire e tutti vanno via per i fatti loro dopo le riprese. Loro socializzano, viaggiano insieme, fanno cose insieme. Alcuni sono persino coinquilini. Sono molto legati, possiamo definirli una famiglia. Quindi è stata dura.
Si può capire dallo schermo. Guardando molte scene, soprattutto quella del mega abbraccio di gruppo, si sentiva come se la vita vera avesse contagiato lo show.
In quella scena non c’è alcun dubbio. Non era neanche scritta. È stata una cosa spontanea degli attori.
C’è stata una scena in particolare che per te è stata difficile? Nell’episodio ci sono stati tanti momenti di addio commoventi.
Michael Gilvary ha scritto l’episodio, che è con noi sin dall’inizio. Prima di questo show, ho lavorato con lui per due anni in Breakout Kings. È uno dei nostri migliori scrittori. Quando ho letto ciò che aveva scritto – ed è tutto farina del suo sacco – c’erano delle cose che sicuramente facevano venire il nodo alla gola. Quando Mills saluta tutti al locale si sapeva che sarebbe stata una scena difficile da registrare. Anche la scena verso la metà in cui è nel corridoio dei distintivi e sta guardando quello di suo padre e prende la decisione proprio lì in cui ha onorato l’eredità di suo padre. A quel punto sta prendendo la decisione di seguire la sua vera famiglia – sua sorella e sua madre – che ha bisogno di lui; nonostante siano tutti adulti, quando sei l’uomo di casa, sei l’uomo di casa. Quella è stata anche una scena grandiosa. È divertente perché nelle prime due incarnazioni di quella scena c’erano versioni in cui litigava con Boden e poi siamo arrivati alla conclusione che avesse bisogno di essere determinato e solenne, che è come avremmo voluto che fosse la sua uscita sin dall’inizio. Non volevamo che venisse ucciso, non volevamo che uscisse di scena in maniera disonorevole. Volevamo che partisse a testa alta, sapendo che per tre stagioni aveva completato una perfetta dinamica e un intero viaggio.
Mills è chiaramente ancora innamorato di Dawson, ma lei sembrava piuttosto sorpresa da quel bacio. Negli episodi seguenti questa cosa graverà su di lei?
No. Per lei è una cosa passata, quindi il bacio è stato una sorpresa, ma poi, pensandoci, dici “Come può essere per lui una cosa passata?” Erano una coppia. Era molto preso da lei. Come nella vita, raramente due persone escono da una relazione sentendosi entrambi esattamente allo stesso modo. Di solito uno si allontana mentre l’altro continua ad avere questi sentimenti persistenti e, sicuramente, questo era lui nella relazione. Quindi il suo è stato un “Fammi un fischio semmai avessi bisogno di me.”
Gabriela dirà a qualcuno del bacio? O è una di quelle cose in cui lei non sente la stessa cosa, quindi non ne vale la pena parlarne?
È buffo, ne abbiamo parlato. Non è che non ne valga la pena parlarne, perché ha sicuramente un significato ed è degno di nota, ma lei non lo dirà a nessuno perché vorrebbe dargli meno importanza e mettere da parte Peter evitando di trasformare quel bacio in una sorta di gossip. Capisce cosa c’è dietro a quel bacio, e c’è tanto, quindi per onorare Peter è disposta a prenderlo per quello che è stato, cioè un complimento molto carino.
Che effetti avrà l’uscita di Mills sul resto della caserma?
Il prossimo episodio inizierà con una caserma molto silenziosa e tutti riuniti nella sala conferenze. Boden sta introducendo il sostituto, e i ragazzi non sono molto elettrizzati a riguardo. Ci vuole un po’ prima che diano il loro caloroso benvenuto al nuovo arrivato perché, proprio come nella vita, lavorano insieme 24 ore su 24 e sono molto uniti come famiglia. Mills era lì sin dall’inizio, quindi loro non possono semplicemente cambiare marcia così velocemente, nonostante Boden preferirebbe che lo facessero e dessero il benvenuto al nuovo. Loro devono un po’ scongelarsi per essere in grado di farlo.
Il nuovo è un paramedico o uno della squadra?
Un paramedico.
C’è ancora un posto libero nella squadra?
Sì, c’è. E entro la fine della stagione scopriremo chi lo riempirà.