Chicago P.D. – Recensione 1×01 – Stepping Stone [Season Première]

Inizia col botto lo spin-off di Chicago Fire, ambientato nel Dipartimento di Polizia della città. Aspettavo questo momento da quando è stato annunciato dall’emittente NBC perché chi segue le recensioni di Chicago Fire sa bene che ho un debole per Antonio Dawson ed ero, anzi sono, felicissima di vederlo per 40 minuti! Certi personaggi li abbiamo potuti conoscere anche grazie a Chicago Fire, come ad esempio Jay Halstead che era sotto copertura ed è stato per brevissimo tempo l’interesse amoroso di Gabriela, ed il tanto odiato sergente Voight che, con mio grande stupore, ho amato. Quindi eccomi qui a commentare questo pilot che mi è piaciuto molto, e non solo per Antonio

Trama abbastanza solida che coinvolge lo spettatore, i personaggi ben strutturati e interessanti. La Chicago PD è formata principalmente in due blocchi: gli agenti “semplici”, quelli che seguono casi di ordinaria routine, e la Intelligence Unit che fa capo a Voight, volta a risolvere i crimini di maggior spessore con ogni mezzo possibile “Do what you gotta do”. Conosciamo bene i metodi poco ortodossi di Voight e, per chi non li conoscesse, penso che i primi minuti dell’episodio lo abbiano fatto capire. Gli agenti scelti per la sua Unit hanno tutti, o quasi, un alto tasso di temperamento e badassaggine. Voight però in questo episodio ha mostrato anche un lato positivo: se prima lo vedevo come una minaccia, per i pompieri della caserma 51 soprattutto, adesso comincio ad apprezzarlo davvero. Anche se non si sa perché un poliziotto palesemente corrotto possa dirigere una sua Unit, quello che ha fatto con D’Anthony mi ha lasciata senza parole e deve essere una sua abitudine cercare di aiutare i ragazzi in difficoltà come lui, visto che Lindsay ha accennato al fatto di esser stata salvata da lui. Ergo, Voight fa tutto quello che è in suo potere, più illegalmente che legalmente, pur di salvare la sua città.

Quello della Bush è un personaggio tutto da scoprire, chissà che adesso non esca fuori il suo lato un po’ più cattivo. Non l’avevo mai vista nei panni della detective e devo dire che riesce ad interpretare questo ruolo alla perfezione. Con l’uccisione, che non avevo previsto, di Jules al primo colpo, spero che diventi un po’ più aggressiva. Jay Halstead, invece, si conferma quello con il temperamento più simile a Voight. Memorabile l’arresto di Arthur in Chicago Fire e in questo episodio dapprima la scazzottata per le vie della città e poi il super placcaggio, degno del miglior giocatore di football, e l’arresto di Pulpo con successivo “Shut Up”. #adoro

Antonio Dawson è una gioia per i miei occhi, inizia bene con il suo “Good Morning sunshine”, ma purtroppo la sua partner viene uccisa e a fine episodio gli viene rapito il figlio. Vogliono testare le forze al poliziotto con il più alto tasso di lealtà e legalità, da Pulpo viene messo nella condizione estrema di interpretare il bad cop (e io non vedo l’ora *_*). Non ho ancora ben inquadrato i due poliziotti, vestiti da veri agenti e con tanto di volante. Uno è festaiolo e l’altra ancora deve tirar fuori gli attributi. Il premio simpatia va al Det. Alvin Olinsky, il quale era dappertutto ma non si faceva vedere, o meglio appariva quando veniva chiamato in causa “I’m here!”. Mi son piaciute tantissimo le scene tra Lindsay e Halstead, soprattutto quella in macchina e al pub di Herrmann, quelle di Antonio nei panni di marito e padre che non si erano mai viste e la scena di Voight e Lindsay in macchina, non avevo mai visto il sergente sorridere.

  

L’episodio comunque è stato piacevole e coinvolgente da guardare, il debutto della serie si presenta bene nella sera in cui, tra gli altri show, andavano in onda i People’s Choise Award. Non è il solito procedural, mi piace che le storie dei protagonisti si mischino anche con quelle dei protagonisti di Chicago Fire, d’altronde vivono e lavorano tutti nella e per la stessa città. E’ inevitabile che si incontrino! Detto questo, vi lascio con il promo del prossimo episodio, che proverà le forze del mio Antonio, e vi invito a passare nelle pagine Chicago Fire Italia, She’s the ONE

About ManuMa

Amante di libri, musica, cinema e serie tv (altrimenti non sarei qua!). Ho perso il conto di quante serie tv guardi, ho iniziato ad appassionarmi grazie a Prison break e successivamente Chuck, e da quando guardo le serie in contemporanea con gli States ho trascorso tanto di quel tempo al pc che potrei essere diventata un tutt'uno con esso. Prediligo le serie comedy, drama e fantasy che dire? La mia età non la rivelo ahah

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