Chicago P.D. – Recensione 1×03 – Chin Check

Nuovo episodio per noi e nuove avventure per i poliziotti più duri di Chicago! Siamo giunti al terzo appuntamento con lo spin-off della serie Chicago Fire e come per i precedenti episodi, vediamo che i protagonisti si incontrano con le loro vicende e con le loro storie. Fin qui nulla da dire, perché questi show sono ambientati nella stessa città, lavorano entrambi nel settore emergenza ed è realistico ed ambizioso, aggiungerei, metterli insieme.
C’è solo un piccolo problema: se si vuole incrociare le loro storie bisogna farlo in maniera sensata! Mi spiego meglio… Nell’episodio 2×13 di Chicago Fire, abbiamo visto Kelly coinvolto, suo malgrado, in una brutta situazione: dopo aver cacciato a calci nel sedere Vince Keeler, questi decide di vendicarsi mandando prima un suo scagnozzo a tentare di fracassargli il cranio e poi, visto l’insuccesso, decide di rapire la sorella Katie… e ci riesce. Visto il coinvolgimento di Erin nel caso, quando Severide non ha più notizie di Severina, si rivolge proprio a lei (e la vogliamo smettere di far piangere il povero Severide ogni altro episodio?! Suvvia!).

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*Li shippo tantissimo*
Qui sorge il problema: mentre in Chicago Fire regnano vento, neve e tempeste, qui su Chicago PD c’è una temperatura mite e soleggiata. Ecco la maniera sensata di cui parlavo prima… Oltre a questo, poi, c’è da dire che mi aspettavo molta più attenzione sul caso di Severina, invece sembrava proprio una cosa messa lì. Nominata due volte, prima da Voight e poi nel singhiozzo di Severide. Direi che per una scomparsa di persona (soprattutto se ripensiamo a quando hanno rivoltato Chicago come un calzino per trovare Diego) è troppo poco spazio. Speriamo di vedere qualcosa in più nel prossimo episodio.
L’attenzione, in questo episodio, è rivolta al contrabbando di armi che però viene fermato con successo da tutta l’intelligence. Ve la riassumo così, perché secondo me, l’aspetto più interessante di questo episodio è la finestra che si apre su tutti i protagonisti.
Inizierei da Voight… Lo abbiamo odiato tutti quando è apparso su Chicago Fire e lo amiamo tutti qui su Chicago PD. Ammettetelo, dai! Sono riusciti a creare un personaggio molto forte e d’impatto. Nel terzo episodio, sono molte le vicende in cui è coinvolto: D’Anthony e suo figlio, soprattutto. Tanto è determinato e pronto a tutto per salvare “Little D” e tanto è schivo e riluttante nell’affrontare il discorso scarcerazione di suo figlio Justin. Sì, esatto, il famoso Justin (anche se l’attore non è lo stesso) che abbiamo visto nell’episodio 3 della prima stagione di Chicago Fire. Ad un primo impatto, sembra che il carcere non gli abbia giovato in termini di comportamento. Molta curiosità sul suo rapporto con Linsday che praticamente lo accoglie fuori dal carcere al posto del padre.
Iniziamo a scoprirne di più anche su Jay che va a trovare i genitori di un bambino che, presumibilmente, è stato ucciso dal tipo (o da suo figlio… ‘mortacci sua, fa paura, incute terrore!) che va a trovare poco dopo. E qui attenzione, piccola chicca per gli appassionati… La madre del bimbo, la ricordate, o voi, appassionati di Chicago Fire?! Ma sì! E’ l’agente che controllava Nancy, la madre di Casey, quando era in libertà vigilata! Eh vabbè, ricicliamo un po’ di attori, va…!

Di Antonio, invece, devo dire che sono rimasta di stucco… Ha portato davvero a cena la sua prostituta-informatrice! Bella sorpresa che ci ha fatto, invece, sua moglie! Ha giocato la carta della gelosia, mentre invece il suo scopo era ringraziare la tipa per aver aiutato a ritrovare Diego. Si sono imbrogliati tutti a vicenda! Ma LOL! XD

Infine parliamo di Adam, personaggio tutto da scoprire ed il più interessante, a mio avviso. Si sta per sposare, ma non sa esattamente il perché. Ammazza un uomo, vuole sapere dall’ospedale se questi se la caverà, passa un intero pomeriggio dalla psicologa dopo quanto accaduto. Non sappiamo come sia andata, ma sta di fatto che alla festa decide di confessare tutto alla fidanzata che viene letteralmente travolta da tutte le cose che, fino a quel momento, Adam le aveva nascosto. E lui non ne fa una tragedia, le racconta come se fosse normale amministrazione.
Di Lindsey ne ho parlato prima e ovviamente non vedo l’ora di capire qual è il filo che la tiene così legata a Voight.
Menzione d’onore per Alvin “O” Olinsky che, alla richiesta di Voight, risponde senza esitare. Bad ass!
Un episodio che segue la scia dei precedenti, anche se con qualche imperfezione di troppo sul discorso della connessione tra i due show, che, per conto mio, ci sta se fatta con moderazione.
Per tenervi aggiornati con tutte le news sullo show, vi consiglio di passare sulle pagine Facebook di Chicago Fire Italia e She’s The ONE!
Vi lascio con il promo del prossimo episodio!

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Linda

About Linda

Studentessa di scenografia. Sto senza far nulla solo quando dormo, perché quando sono sveglia penso a mille progetti, ne inizio cento, ne finisco uno. La fotografia è la mia passione, così come il pianoforte, il violino, i libri, le serie tv. Quest'ultime sono una vera e propria droga. Odio le serie trash, i procedurali mi stancano ma continuo inspiegabilmente a guardarli, amo alla follia le serie che presentano personaggi veri, non stereotipati, che hanno un vero e proprio percorso di formazione durante le stagioni. Se non me le cancellano prima...!