Ed eccoci qui a parlare di questo crossover che mi ha fatto rivivere tanti momenti belli di Nadia al distretto!! Pensavamo che l’omicida di Nadia fosse rinchiuso in una cella della quale avessero gettato la chiave nell’oceano, avrei voluto vederlo cambiato e invece è sempre lo stesso, ha sempre la stessa faccia da schiaffi ed è sempre in vena di fare i suoi sporchi giochetti. Law and Order SVU e Chicago PD si incontrano ancora e stavolta a volare a New York sono Antonio ed Erin, la quale è particolarmente coinvolta nel caso Yates. Nonostante chiedesse di poter parlare con la Rollins della SVU, il vero bersaglio è sempre stata solamente Erin; il dott. Greg Yates riesce comunque con il suo intelletto a farsi trasferire, a evadere dal super carcere insieme a colui che gli ha ucciso la fidanzata ma soprattutto rinizia a mietere vittime un po’ ovunque. Non solo chi lo ha aiutato a scappare ma soprattutto giovani infermiere, quasi tutte con la stessa fisionomia ma, c’è sempre un ma, la faccenda si fa sempre più complicata e profonda.
I killer di solito tendono ad uccidere delle persone che in qualche modo ricordano loro qualcuno della loro vita con la quale hanno avuto dei trascorsi, con i quali hanno avuto una relazione complicata sotto diversi punti di vista – in ogni crime series che si rispetti impari questo aspetto dei serial killer – e Yates non è da meno. Dietro quella maschera che lo fa passare per una frazione di secondo come una persona per bene, brava con le parole tanto da ingannarti, si cela una persona psicologicamente fragile, che dalla vita – fin da quando era piccolo – ha ricevuto nient’altro che schiaffi. Non sto giustificando il suo comportamento o il suo portare rancore fino ad arrivare a vendicarsi, ma penso solamente che se fosse stato trattato diversamente, se fosse stato aiutato in maniera adeguata non staremo qui a parlare del serial killer.. Erin è stata al centro del ciclone chiamato Yates perché tra tutte era quella che gli ricordava la madre che lo aveva abbandonato, era lei che voleva, era lei che comunque andasse il tutto avrebbe dovuto porre fine alla sua vita e così è stato. In un attimo dopo la confessione, dopo aver cantato la sua ultima canzone Yates si ritrova a voler morire proprio per mano di una Erin che prima di premere quel grilletto ha esitato un po’ – io lo avrei sparato nel momento in cui ha spinto il padre nel vuoto. Di una cosa Erin può esser sicura: la morte di Nadia ha avuto la sua giustizia definitiva, nonostante questa morte se la porterà dentro per molto tempo e spero che questo non alteri il suo comportamento nei confronti dei suoi colleghi, soprattutto con Jay visto che il loro rapporto è appeso a un filo molto sottile, nonostante i rispettivi attori continuano a stuzzicarsi su instagram a colpi di foto che ci fanno letteralmente impazzire!!

Voight in questo episodio ha fatto la part del padre protettivo nei confronti della sua unica figlia, ed è stato davvero bello vedere come la voglia proteggere da tutto nonostante il lavoro che faccia, fianco a fianco a lui. La testa calda di Erin non ha prevalso, se non alla fine, nei confronti del suo sergente. Magistrale interpretazione della Bush che non smentisce la sua bravura nel dare profondità al suo personaggio, sempre in questi episodi così complicati e intensi riesce a essere perfetta.
Mi è piaciuto il fatto che la Benson sia stata vicino a Erin in questi momenti, soprattutto quando tutto è finito: ha trovato nella sergente un’amica con la quale poter parlare, dalla quale ricevere preziosi consigli per come affrontare questa situazione. Mi piacerebbe vedere la Benson più spesso insieme a Voight..che dite? A me è partita la ship già dalla scorsa stagione!!!

Insomma che dire? Questo crossover non mi aspettavo fosse così..coinvolgente. Non mi aspettavo di vedere Yates soprattutto perché lo avevo rimosso dalla mente, Erin era tornata ad essere quella di una volta e sembrava avesse quasi superato la morte di Nadia. Tutto questo riporta in vita i ricordi che spero non la facciano sbarellare un’altra volta. I miei complimenti vanno all’attore interprete di Greg Yates, bravo perché mi ha trasmesso quel senso di paura e inquietudine, il modo di parlare mi metteva i brividi.. e non succede spesso una cosa del genere!
Al prossimo episodio con Chicago PD..