Chicago PD – Recensione 4×01 – The Silos

Dopo la pausa estiva, eccoci nuovamente qui, cari Chicagotti, a commentare insieme la season première di Chicago PD. Avevamo lasciamo i nostri con uno struggente e triste season finale in cui Voight ha dovuto affrontare una perdita davvero devastante, la morte di Justin, il figliol prodigo che con tutte le sue forze era riuscito a rimettersi in carreggiata, con un lavoro sicuro, una donna al suo fianco e un bambino. Il quadretto idilliaco è durato, ahimè, troppo poco e la serenità della famiglia Voight è stata strappata via. Hank, dal canto suo, ha affrontato la morte del figlio nell’unico modo che conosce: le maniere forti e la vendetta personale; vano è stato il tentativo di Erin di farlo ragionare. E ora bisogna affrontare le conseguenze delle sue gesta. La scorsa stagione è terminata nel lutto di un padre per la perdita di un figlio ed è ricominciata esattamente nello stesso modo: la nostra Intelligence è chiamata ad indagare la morte, atroce, di un giovane strappato anch’egli alla sua famiglia. Chi meglio di Hank può capire cosa si prova in questi terribili momenti? Ed è proprio lui, in prima linea nell’indagine, che vuole trovare il colpevole per lenire un poco le sofferenze della famiglia della vittima.

Poche volte abbiamo visto il sergente così provato, l’unica consolazione sarebbe stata rappresentata da Daniel il quale ancora troppo piccolo per poter capire, ma anche questa piccola gioia gli è stata portata via proprio nel momento del bisogno. Ma non biasimo Olive per la sua decisione, ha paura, la casa di Hank è impregnata di Justin, è normale che la ragazza voglia scappare via, ma questo gesto lo trovo anche egoistico: non solo lei soffre, non solo lei ha perso la persona che amava. Un dolore diverso, quello di Hank e Olive, ma un dolore anche comune che insieme avrebbero potuto affrontare meglio; e invece all’uomo forte e d’acciaio, dal cuore tenero, è rimasta solamente Erin, la quale si è ritrovata in una situazione scomoda con la comandante della polizia. Ho dubitato della scelta della detective? Solamente per una frazione di secondo quando Jay le ha chiesto di non andare a fondo con il loro capo. Era impensabile che gli voltasse le spalle proprio in una situazione così cruciale: lui l’ha salvata all’età di 15 anni e lei, a modo suo, adesso ha salvato lui. Non è stata però una scelta dettata dal “dovere di restituire un favore”, è stata una scelta dettata dal cuore, una scelta che non poteva essere diversa. Sapendo a cosa andava in contro, ha scelto la famiglia, quello che per lei è la figura che più si avvicina ad un padre. Come biasimarla insomma? Non lo si fa, la si ama per quello che è e si patteggia per lei. Inutile dire quanto ancora una volta Jason e Sophia siano riusciti a trasmettermi tutte quelle emozioni contrastanti che i loro personaggi attraversano.

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Finalmente abbiamo avuto delle gioie con i Linstead che, come abbiamo potuto vedere, iniziano a passare la nottata insieme. Dopo una stagione travagliata, sembra che per il momento ci sia un po’ di sole per la nostra coppia; e la dichiarazione d’amore di Jay è stata semplice ma efficace e, come ho precedentemente detto, per un istante ho pensato che Erin potesse cedere alla tentazione di pensare solamente a se stessa. Chi non avrebbe colto al volo questa richiesta piena d’amore? Ma sappiamo bene che Chicago PD non è uno show che lascia spazio alle gioie così come capita, quindi dovremo sudare e tanto!

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Passano le stagioni ma l’utilità di Atwater rimane rasente allo zero, se non avesse avuto la scena insieme ad Antonio mi sarei scordata anche della sua esistenza. Per quanto riguarda il bell’Antonio che dire? È sempre un piacere vederlo anche senza che spiccichi parola, lo amo comunque!! Olinski e Ruzek mi sono sempre piaciuti e spero che in questa stagione ci siano più loro scene insieme: il maestro e l’allievo.
La new entry nel team mi è piaciuta da subito, e finalmente la serie tv si tinge ancora di più di rosa; Burgess e la sua nuova partner – di cui ancora non ricordo il nome – mi hanno subito catturata e il fatto che lei sia stata aiutata dalla Platt mi fa capire che è un personaggio doc.

Non ci resta che attendere il prossimo episodio; questa è stata una buona season première che apre la strada a quella che, spero, sarà una bellissima quarta stagione. Solamente il tempo potrà dircelo… vi do quindi appuntamento alla settimana prossima e vi lascio con il promo!!

Jay Halstead & Will Halstead

Chicago Trilogy 

Patrick John Flueger Italia

Jesse Lee Soffer Italian Fans

 

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About ManuMa

ManuMa
Amante di libri, musica, cinema e serie tv (altrimenti non sarei qua!). Ho perso il conto di quante serie tv guardi, ho iniziato ad appassionarmi grazie a Prison break e successivamente Chuck, e da quando guardo le serie in contemporanea con gli States ho trascorso tanto di quel tempo al pc che potrei essere diventata un tutt'uno con esso. Prediligo le serie comedy, drama e fantasy che dire? La mia età non la rivelo ahah

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