Buonsalve amici e buon inizio settimana! Torniamo a Chicago e a parlare della mia Intelligence preferita che sta perdendo un po’ di colpi e anche, ahimè, personaggi. Il primo personaggio che perdiamo in questa quarta stagione è Mouse, senza nemmeno aver salutato, senza che Jay riuscisse a fargli cambiare idea da un episodio all’altro è semplicemente sparito e la sua definitiva partenza per l’Afghanistan è confermata dall’arrivo di Jenny, la nuova tecno girl che è stata messa nel bunker. Queste piccole cose mi fanno imbestialire perché la storyline di Mouse poteva essere gestita in maniera totalmente diversa, un altro personaggio inserito più o meno bene ma che non ha avuto la giusta considerazione perché di cose da esplorare ce ne sarebbero state tante ed una di queste il rapporto di amicizia che lo lega a Jay e la loro permanenza nell’esercito ma ahimè hanno deciso per la via del mai una gioia e noi fan siamo rimasti a secco e incazzati. Mi mancano quegli occhioni bluuu #fatetornareMouseplease
Per quanto io non ami Atwater per la sua inutilità nella Intelligence, in questo episodio gli hanno fatto fare qualcosa di utile ma io comunque continuo a non sopportarlo più di tanto. Anche di lui non ci è mai stato detto niente di personale, se non che ha due fratellini più piccoli che quando non vanno a scuola stanno a casa da soli? Vedete anche questi particolari sono importanti per capire il personaggio, per farci avvicinare di più a uno piuttosto che all’altro.
Punto morto anche per Adam Ruzek che si prende una mezza strigliata da Erin, ma davvero Adam stava dando lezioni di coppia alla nostra detective? Ancora non capisco il motivo per il quale abbiano deciso di dividere la coppia Ruzek/Burgess dopo averci fatto penare per farli stare insieme. Erin comunque ne esce a testa alta sferrando un colpo che fa affondare il povero Ruzek che niente può davanti alla realtà. Ci hanno deliziato con le scene Linstead per i primi tre episodi e in questo rimaniamo a secco ma non possiamo lamentarci dai!
Tra i Chicago, PD è quella che più rispecchia quello che succede in America e nel mondo. Chiamare Chicago Chiraq non è del tutto sbagliato, soprattutto quando tutto quello che succede nella serie tv spesso è quello che succede realmente per le strade delle città americane. Le guerre tra gang che poi finiscono con gli omicidi sono oramai all’ordine del giorno e purtroppo viviamo in un’epoca in cui il terrorismo sta diventando pane quotidiano. L’abilità degli autori sta nel fatto che riescono a riportare sullo schermo episodi che si avvicinano alla realtà dove il colpevole è un ragazzino e questo, purtroppo, succedere davvero.
Prepariamoci poi a salutare Antonio al quali gli autori gli stanno appioppando sempre di più frasi del tipo “ne ho visto troppe” dopo le sparatorie.. ci stiamo avvicinando al suo abbandono dell’Intelligence e spero che in Justice gli rendano giustizia e non lo mettano in secondo piano facendo così morire il personaggio. Son già arrabbiata per come lo hanno fatto apparire in Fire nella season premiere quando tutto sembrava tranne Antonio, chi ha visto l’episodio e letto la recensione sa a cosa mi riferisco!!
Vi lascio con il promo del prossimo episodio!
Jesse Lee Soffer Italian Fans
Jay Halstead and Will Halstead – Chicago PD & Chicago Med
Patrick John Flueger Italia
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