Christopher Gorham ci aveva avvisato: Auggie si sarebbe trovato in una situazione “difficile” per tutto l’arco finale di questa quinta stagione di Covert Affairs. Se siete stati attenti, avrete notato che l’hanno rapito. Ma dove lo stanno portando? C’è Belenko dietro al suo sequestro? È arrivata la fine per uno dei personaggi più amati della serie? Che segreto nasconde Joan? I co-creatori e produttori esecutivi, Matt Corman e Chris Ord, rispondono alle nostre domande. Continuate a leggere, se volete saperne di più.
– Dove stanno portando Auggie?
Matt Corman: Chi dice che lo stanno portando da qualche parte? [Ride]
Chris Ord: Riceverete la risposta nei prossimi episodi. La sua assenza certamente verrà notata. Accadranno tante cose interessanti ed emozionanti, anche se un rapimento è tutt’altro che una cosa spassosa. Ovviamente, Auggie è in pericolo, ma certamente non è l’ultima volta che lo vedremo comparire.
– È Belenko ad aver preso di mira Auggie? Auggie è l’ultimo pezzo del suo piano o c’è qualcosa di ancora più grande in vista?
Corman: È una faccenda molto intricata, ma c’è qualcosa di ancora più grande in ballo. Questi ultimi episodi vedono Auggie come protagonista in maniera preponderante, per cui scoprirete tante cose nuove a proposito del suo passato e in che modo è coinvolto in questa storia. Non che lui abbia scheletri nell’armadio, ma ci sono dei particolari che nessuno conosce sul suo conto.
– Auggie dice di non aver mai incontrato Belenko prima, ma forse Joan sì? C’entra qualcosa la sua misteriosa missione nei Balcani?
Ord: Non direttamente. Joan nasconde qualcosa per quanto riguarda la missione nei Balcani, ma dire che le cose siano collegate sarebbe un inganno.
Corman: L’abbiamo preso in considerazione all’inizio, ma poi ci è sembrato troppo poco come trama. Vedrete che verranno rivelati dei legami che sono personali. E Joan verrà messa nella mischia.
– Quindi il poligrafo che le hanno fatto era davvero per una promozione?
Ord: Non dico che non sia correlato. Ogni qual volta la CIA sottopone qualcuno al poligrafo, c’è sempre una ragione. Anche per quelli di semplice routine. Qualunque sia la motivazione (che abbiano dei dubbi nei loro confronti, che vogliano promuoverli o semplicemente farli rimanere con i piedi per terra), c’è sempre un perché dietro al loro voler scavare e mettere in discussione l’etica degli agenti. Certamente non è un qualcosa fatto senza un fine ben preciso. La cosa bella è che tutto finisce per congiungersi poi. Tutti i nostri personaggi proseguono su traiettorie diverse, ma poi finiranno per confluire.
– Tutti con uno stesso scopo. Anche Calder e Stephanie.
Corman: Esatto, tutti vogliono scoprire chi c’è dietro quegli attacchi. Il problema è ricollegare tutto a Belenko.
– Ho come la sensazione che qualcosa di orribile accadrà a Stephanie man mano che si avvicinerà di più a Moshkov. Lei non è mica un’agente professionista.
Ord: [Ride] Io continuerei a guardare perché potresti non avere torto.
Corman: Si tratta di spiare e lei mi sembra molto abile. Come se fosse portata per farlo, e lo fa anche bene, ma questo non vuol dire che non sia una principiante.
– Olga ha detto ad Annie che “giocano nella stessa squadra”. Dice la verità?
Corman: Sì. Lynn Collins ci piace molto come attrice. Recita il suo ruolo così bene che effettivamente non si capisce da che parte stia. E ovviamente sta ad Annie capirlo.
– Auggie ha rimproverato Annie a Parigi per aver preferito la missione a lui, per non averlo informato. Sembrava piuttosto arrabbiato anche se sappiamo che lei sta facendo tutto questo per lui e McQuaid. Hanno entrambi ragione, ma sembrano non essere in grado di trovare dei punti in comune.
Corman: Speriamo che la gente se ne accorga. Volevamo fare entrare in conflitto i nostri protagonisti, fermo restando che abbiano ragione tutti e due. Penso che momenti di questo genere siano molto soddisfacenti da un punto di vista drammatico. Ma la situazione è di per sé complicata. La relazione con Auggie finisce per accavallarsi a quella con McQuaid e diventerà estremamente difficile per Annie gestirle entrambe. Annie gli ha precisato di non essere più una novellina, ma Auggie deve ancora fare i conti con questa cosa. Questa è proprio una delle parti più interessanti da mostrare, per noi e per lo show.
– Annie pensava che Auggie sarebbe stato compromesso a Parigi a causa dei suoi sentimenti per Tash. Si doveva fare un collegamento con quella faccenda nel momento in cui Annie è venuta a sapere che Auggie era stato rapito?
Ord: È questo il dilemma per Annie. Nessun agente vuole essere compromesso. È una di quelle cose più facili a dirsi che a farsi, ma quando si mettono in mezzo le emozioni e il tutto diventa personale, non c’è modo di sapere come reagiresti. Esattamente come accade nella vita reale. Ma Annie segue sempre il suo istinto e la vedremo fare di tutto pur di arrestare Belenko.
– Non che mi aspettassi meschinità nei loro comportamenti, ma mi piace che Auggie e McQuaid siano disinvolti l’uno con l’altro.
Corman: Sì, sono entrambi adulti. È ovvio che ci sia un po’ di imbarazzo, ma anche loro fanno parte della stessa squadra e cercano di comportarsi in maniera professionale. Si farà tutto più interessante non appena sapremo di più sul passato di Auggie.
– Ci potete dare qualche spoiler sugli episodi rimanenti?
Ord: Tutto inizierà ad avere senso. Questo sì che è essere incredibilmente vaghi. [Ride] Ci sarà un grandissimo cliff-hanger nell’episodio finale. E non sto esagerando.
Covert Affairs ritorna giovedì. Nel frattempo diteci cosa ne pensate. Che cosa nasconde Joan? La coppia Annie-McQuaid vi piace o volete rivedere Annie tra le braccia di Auggie?
Io vorrei vedere Annie in coppia con MacQuaid . Come Joan e Artur.
Io vorrei rivedere Annie ancora tra le braccia di Auggie