Siamo dunque arrivati al secondo episodio della serie sui pirati targata NBC. Dopo qualche perplessità riguardanti il pilot, mi sono dovuto ricredere su un paio di cosette, ma nonostante tutto, continuo a pensare che forse non c’era tutto questo bisogno di scomodare John Malkovich, per una serie che pare restare ancorata ad emozioni scontate seppur interessanti. Parlando dell’episodio invece, tutto sommato devo dire che non è stato noioso, anzi ha avuto anche alcuni punti interessanti, ma la verità è che la vera e propria punta di diamante è Barbanera. Quando l’ormai anziano pirata, terrore dei sette mari, non è di scena, il tutto perde un po’ di appeal. La puntata ci mostra l’arrivo di un vecchio amico di Barbanera a Santa Compana, ma a quanto pare tra i due è rimasta davvero poca amicizia, così Barbanera, o Edward Teach, mette in pratica il suo potere e la sua supremazia da commodoro per vedere il collo dello sventurato turista spezzato, tuttavia Sam Valentine sembra essere un personaggio destinato a “dare” ancora qualcosa all’economia della serie e quindi il suo collo pare ancora al sicuro. Thomas Lowe continua intanto la sua missione da agente segreto, e più che un medico laureato sembra un ninja addestrato da Ra’s al Ghul (N.B. Il Cavaliere Oscuro). Lowe si arrampica sui tetti, ascolta conversazioni private e quando pare trovarsi nei guai più neri arriva in soccorso la sua Eva Kant, ovvero Kate, che pare infischiarsene altamente del suo povero e malaticcio marito. La storiella tra i due pareva scontata dal primo saluto al porto di Santa Compana, eppure è l’altra storyline interessante di tutta la serie, spero infatti che con il tempo riusciranno a rendere più intrigante questo triangolo, inserendo anche il marito di Kate. Come avevo anticipato il caro Sam ha ancora qualcosa da dare al nostro Show, o meglio a Barbanera. Infatti il vecchio pirata chiederà a Sam di procurargli alcune navi esplosive, senza pero accennare nemmeno minimamente al suo piano, così da infittire il mistero e regalarci almeno un po’ di suspance per gli episodi a venire. Come il pilot, questo secondo episodio mostra evidenti alti e bassi, ma soprattutto non si riesce mai a capire dove vogliano andare a parare gli sceneggiatori. Vorrei però citare un commento di Clizia, per quanto riguarda la serie in generale: “Io ho visto il secondo episodio: il livello è più o meno quello del primo. Si lascia guardare, ma non è nulla di che. Il problema è che negli ultimi anni ci siamo abituati a guardare prodotti televisivi di alto/altissimo livello e ora Crossbones (che è caruccio) appare come una roba buona per passare il tempo, ma non certo memorabile. Fosse stato fatto 10 anni fa, probabilmente, avrebbe fatto un’altra impressione. Ah, trovo Malkovich bravo, ma un po’ monocorde qui…” Nulla di più vero, il problema risiede anche nei nostri attuali standard, siamo abituati a guardare prodotti di altissimo livello e quando ci capita alla mano qualcosa di più “normale” ci trasformiamo subito in grandi critici di televisione e lanciamo merda (scusatemi il turpiloquio) su un prodotto che comunque riesce ad intrattenere. Detto questo io vi invito a guardare il promo e a dare ancora una visione a Crossbones, magari ha in serbo per noi qualcosa che va oltre l’occhio critico!
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