“Here is wisdom” (ovvero “Qui sta la sapienza”) è una frase del Libro della Rivelazione (13:18), specificatamente del capitolo in cui si parla dell’Anticristo, quindi è normale che venga spesso citato in questa serie. Quello che non è normale è la rivisitazione che ne fa Glen Mazzara. Quando tratti queste tematiche “divine” devi essere cosciente della loro forza e quindi non puoi pensare di poter lavorare nelle zone di grigio, hai solo due scelte: o segui quella che da sempre è la loro interpretazione, o la stravolgi completamente. Glen ha scelto la seconda opzione. Ha fatto in modo che la sapienza di cui si parla sia parte integrante dell’Anticristo e non di qualcuno che deve capire sotto quale forma si nasconde.
Ha usato un trucco vecchio come il mondo, cioè ha instillato il dubbio nella mente di Damien. Il protagonista, ormai quasi convinto di essere l’Anticristo, cerca di somatizzare la questione portandola a un livello più alto, quello dell’eterna lotta tra il bene e il male. Ci mostra così un confuso e poco stabile Damien, in qualche modo ancora affetto dalle allucinazioni provocate dalla droga che aveva assunto, che interroga la sua psichiatra, la Dr. Matthews (Claire Rankin), su come fa a capire, nel momento di una scelta, se non sia la sua parte cattiva a prendere le decisioni.
Con il suo passato, Damien ha vissuto sempre in mezzo alla malvagità, ma la confessione fatta dal suo amico di un tempo, Charles, ha scatenato in lui la voglia di cancellare dal mondo la malvagità perché, come afferma lui stesso, è nostro compito farlo se la incontriamo. Ma il dubbio sul fatto che questi siano pensieri scaturiti dal suo lato oscuro della forza lo fa tentennare. Si ritrova praticamente immerso nell’eterno dibattito del “combattere il fuoco con il fuoco”, in pratica fronteggiare il male con i suoi stessi mezzi, cioè altro male. Non vorrei alludere a nulla, però lo faccio perché un po’ ci spero che prenda questa piega, ma nessuno ha mai affermato nella serie che l’Anticristo debba essere per forza spietato, anzi i suoi seguaci lo chiamano addirittura il “Liberatore”, la sua funzione più importante come Anticristo è quella di preparare la nuova venuta del Cristo. Guardate se non va a finire che Damien accetterà il suo ruolo solo perché è l’unico modo per fare piazza pulita dei cattivi soggetti!
L’episodio, diretto da Tim Andrew (Supernatural, Teen Wolf) e scritto da Sarah Thorp (La tela dell’assassino), oltre a mostrarci il lato debole del protagonista, espresso nella scena in cui picchia Charles, ci fa capire quanto effettivamente Damien non sbagliava sul fatto che è circondato da persone che potenzialmente lavorano per Ann. Infatti, la Dr. Matthews, che durante le sedute sembrava solo assecondare in modo professionale la storia dell’Anticristo, ucciderà Charles per evitare che mettesse nei guai Damien, e verrà uccisa a sua volta. Ad ogni puntata i tentacoli di Ann e dell’Armitage paiono sempre più lunghi e sembrano circondare Damien in una morsa letale.
Dal lato dei “buoni” le cose non sembrano andare meglio. La suora e Simone sono si riuscite a recuperare il pugnale di Megiddo, andato perso nelle fognature durante il primo tentativo di uccidere l’Anticristo, ma si ritrovano anche con un probabile cadavere. Infatti Veronica (Melanie Scrofano), venuta a sapere da Amani dell’arrivo di una suora in città mandata dal Vaticano, su ordine della madre la segue con l’intenzione di ucciderla, ma sorella Greta Fraueva è più veloce di lei e le spara. Probabilmente non sapremo mai se Veronica ha detto la verità riguardo ai suoi sentimenti ad Amani, che dal canto suo riesce a far pace con Damien raccontandogli di essere stato usato da Ann e dalla figlia.
Ammetto che mi dispiace che abbiano fatto fuori il personaggio di Charles (Joe Doyle), anche se la sua uscita di scena è stata perfetta, compresa la tempistica all’interno della trama. L’interpretazione di Doyle mi ha lasciato esterrefatta, un mix letale di psicosi e fascino uniti da un carattere debole e un corpo gracile. Solo con lo sguardo è stato in grado di trasmettermi inquietudine alla pari di Barbara Hershey (Ann).
Mancano solo due episodi alla chiusura della stagione, con titoli che ispirano, e io non vedo l’ora di vedere come hanno deciso concludere, magari con Damien che decide di vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio.
Vi lascio con il promo del nono episodio e se siete degli appassionati della serie come sempre vi invito a passare alla pagina Damien Italia.