Damien – Recensione 1×01/02 – The Beast Rises/Second Death

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Ed eccola qui. Se ne è parlato tanto in quanto sequel di un classico horror degli anni ’70, tutti aspettavamo con ansia il ritorno in tv di Bradley James (aka Arthur di Merlin), il trailer, ammettiamolo, ci aveva gasato… ma l’attesa, a quanto pare, ha gonfiato troppo le nostre aspettative.

La nuova serie tv, targata Glen Mazzara (produttore esecutivo di The Walking Dead fino al 2013), e prodotta da A&E (Bates Motel), ci ha lasciato un po’ a bocca asciutta. Il tema di per sé, per carità, non è dei più semplici da trattare. Narrare le vicende del figlio di Satana è perfetto per un film, che ha dei tempi finiti, ma difficile da sviluppare in un telefilm. Infatti, per quanto la puoi tirare per le lunghe, la trama orizzontale è già ben definita quando parli dell’Anticristo e lascia poco spazio a sfumature che potresti sviluppare nella trama verticale. Personalmente trovo che telefilm così statici siano un po’ noiosi. Anche se poi dipende dal tema illustrato, preferisco di gran lunga serie tv in cui la trama orizzontale e quella verticale si sviluppano in modo dinamico. Chiariti i miei gusti, non posso assolutamente affermare che non vale la pena vederla. Ha delle pecche, ma se la guardi tenendole a mente, la visione diventa anche piacevole.

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Per chi non lo sapesse, Damien si basa sulla serie di film The Omen, più precisamente sul primo capitolo del 1976 diretto da Richard Donner, colui che annovera nella sua filmografia roba come Superman, I Goonies e Arma Letale. Negli anni ’70 questo tipo di tematica va molto di moda, infatti, nello stesso periodo, hanno visto la luce le pietre miliari del cinema horror come L’esorcista e Carrie.Lo sguardo di Satana. E niente, in quegli anni li sapevano davvero fare i film horror! E forse Glen avrebbe dovuto soppesare più a lungo la materia con la quale si stava scontrando!

Comunque, anche se non avete visto il film (io ve lo consiglio!), don’t worry. Durante le due puntate vengono fatti, anche troppi, frequenti riferimenti al film originale, sotto forma di flashback ricordati dal protagonista – sono le scene originali della prima pellicola! – dei momenti tragici che hanno condizionato la vita del ragazzo. Non dirò nulla della trama per non fare spoiler a chi ha intenzione di vedere il film, ma non posso non soffermarmi su una scena che viene ripetuta spesso durante le due puntate e che, nonostante io la conosca molto bene, mi mette ancora ansia: la bambinaia che si uccide al compleanno di Damien. Questa scena è semplicemente perfetta! Ha tutto! Casa coloniale, giardino, giostra, bambini che giocano, una bambinaia con sguardo da pazza che si mette un cappio al collo e si butta giù da un tetto… Insomma questa è davvero una scena horror! E Glen se la sarebbe dovuta studiare bene prima di girare quelle del telefilm.

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Eccola! Ditemi voi se non è inquietante!

Sì perché, nonostante Damien risulti nella categoria horror, di horror ha poco e niente. A parte qualche vecchietta che rotea gli occhi e dice frasi in latino, crocifissi che vanno in frantumi e cani inquietanti, che spuntano improvvisamente come funghi, che vegliano sul ragazzo e uccidono persone che potenzialmente potrebbero essere un problema per lui… nada horror. Ed io sono una personcina alquanto impressionabile, quindi so bene di cosa parlo.

Secondo me questo telefilm rientra più nella categoria drama. Ma, ancora, non dei migliori. I dialoghi a volte risultano inutili, i personaggi non hanno spessore, e anche gli effetti speciali non sono così speciali. Per onestà devo ammettere che la scelta di uccidere, già nel primo episodio, due personaggi principali, che sembravano dover dare una svolta alla storia, l’ho trovato un modo molto azzeccato per affermare che accanto a Damien nessuno è al sicuro. Per il resto trovo poco credibile sia che un professionista fotografo trentenne si convinca così facilmente di essere l’Anticristo, così come le persone che gli stanno intorno, sia la reazione – addirittura! – del Vaticano, che vuole uccidere il figlio del Diavolo con un unico misero coltello, insomma da un’istituzione del genere mi aspettavo di meglio (si lo so che i pugnali di Megiddo vengono introdotti nel film originale, ma visto che stai facendo un telefilm, e sicuramente hai mezzi migliori, potevi tirare fuori qualcosa di meno banale!).

Una menzione speciale va alla recitazione di Barbara Hershey (Black Swan e Insidious) che interpreta l’inquietante seguace di Satana ed ex-bambinaia di Damien (all’epoca Mrs. Baylock), Ann Rutledge, e a Sam Anderson (Lost e The X-Files) che interpreta il Professor Igor Reneus, e che ha tirato fuori uno degli sguardi più spaventati, alla presenza di Damien, che io abbia mai visto in un telefilm.

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E comunque Bradley è sempre un bel vedere…

Dopo tutta sta menata vi starete chiedendo “Perché cacchio te lo continui a vedere? Perché non utilizzi quel tempo per pettinare bambole o addestrare coccinelle?”. Bella domanda, sinceramente non lo so neanche io. Sarà che, volente o nolente, ho una profonda impostazione religiosa, quindi queste tematiche fanno parte di me, sarà che la figura di Satana, angelo bandito dal paradiso, mi ha sempre affascinata e quindi mi sono sempre vista o letta qualsiasi cosa ne parlasse (sì anche Il tredicesimo apostolo!), sarà per rispetto al film originale… non lo so. Però ammetto che, nonostante i difetti che ho elencato, quel pizzico di mistero che sono riusciti a trasmettere – tipo Paula, il capo di Damien, secondo me nasconde qualcosa – mi spinge a guardare il terzo episodio. E poi c’è sempre la speranza, che per esempio in South of Hell è stata ampiamente soddisfatta, che migliori con l’andare del tempo. Martedì vedremo…

Voi che ne pensate? Commentatemi.

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About Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con settordicimila interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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