Dark Matter – Parola al produttore esecutivo

Quando varie menti creative si riuniscono per intrattenere il pubblico e raccontare una storia che, si spera, sarà popolare, si viene a creare un meraviglioso senso di attesa. Il produttore cinematografico e televisivo Jay Firestone (Lost Girl), vincitore del Gemini Award, ha un particolare talento nell’individuare potenziali successi. Attualmente, lui e la sua compagnia di produzione con base a Toronto, la Prodigy Pictures, stanno lavorando con Joe Mallozzi e Paul Mullie – scrittori e produttori provenienti dal franchise di Stargate – sulla loro nuova serie di fantascienza Dark Matter. Firestone è stato immediatamente attratto da questa particolare storia.

Innanzitutto adoro Joe e Paul come persone ed avevo parlato con loro sullo sviluppo di alcuni progetti“, dice Firestone. “Durante un viaggio a New York per incontrare quelli di SyFy, avevo con me la prova del loro fumetto di Dark Matter [su cui la serie TV si basa]. I loro produttori esecutivi mi raccontavano quanto era difficile trovare un’opera spaziale decente. Ad essere onesti, quell’espressione non mi era familiare, ma fondamentalmente vuol dire un’ottima storia ambientata nello spazio.
Stavo vagliando varie cose da fare con SyFy, ma in realtà non ero in vena di roba con il mostro della settimana. L’avevo già fatto prima e non pensavo che la gente volesse un’altra serie del genere. Avevo sentito qualcuno parlare che il problema di molte serie fantascientifiche fosse che i personaggi non erano così emozionanti come le azioni o gli effetti speciali. Joe e Paul mi avevano dato il loro fumetto, incentrato sui personaggi e sulla storia, ed ho pensato ‘È questo che manca per la metà del tempo, roba sui personaggi’. Con Dark Matter vi innamorerete almeno di uno di questi personaggi e vorrete seguirne i progressi. Si tratta di questo, vero? Credo che la maggior parte dei telespettatori si stia stancando di scene senza sostanza, o grandi effetti speciali di navicelle spaziali che viaggiano attraverso lo spazio ma senza alcuna storia. Joe e Paul si concentrano sulla storia, ed è questo che amo“.

Ambientato nel profondo spazio, Dark Matter si apre con i membri di una piccola crew di una navicella che si svegliano dalla stasi senza sapere chi sono o qual è la loro missione. Nel momento in cui iniziano a svelare il mistero che circonda entrambi questi problemi, scoprono alcune verità inquietanti. Ad aiutare questi personaggi a rimettere insieme tutti i pezzi mancanti ci sono dei registi di talento, molti dei quali – inclusi T.J. Scott e Amanda Tapping – hanno già familiarità con il pubblico televisivo che ama questo genere. Le riprese di Dark Matter hanno avuto inizio a Gennaio e si sono concluse la scorsa settimana. Senza alcuna sorpresa, è stato un processo di collaborazione emozionante e divertente dall’inizio alla fine.

Prima di tutto, credo che i registi amino lavorare su questi set perché è un’esperienza diversa rispetto, diciamo, al dramma poliziesco medio, in cui si ha un ufficio del detective e qualcuno che cammina per strada“, nota Firestone. “Inoltre lì non si hanno, per esempio, armi o sparatorie come qui a Dark Matter. Quindi credo che i registi siano davvero stimolati quando arrivano in questo show, e, di nuovo, Joe e Paul hanno la visione d’insieme, quindi quando i registi si siedono e chiedono ‘Che direzione stiamo prendendo in questa storia?’ c’è una risposta definita e non tanti ‘se, e, ma’.
I nostri registi adorano anche il nostro cast perché si tratta di giovani attori che vogliono assimilare tutto. Sono aperti ad ogni cosa che un regista voglia fare, e la cosa fantastica, inoltre, è che ognuno dei nostri personaggi ha un arco narrativo specifico. È questo il vantaggio di avere copioni realizzati molto tempo prima. Sappiamo cosa faranno questi personaggi da qui a cinque/sei episodi, quindi i registi possono dire ‘Ecco qual è l’attuale posizione di questo personaggio ed ecco quello che farà da qui in poi. Sta a me, in quanto regista, renderli partecipi dei percorsi per diventare ciò che sono davvero.’ Per un regista, avere quelle informazioni e sapere come il personaggio dovrebbe progredire, lo/la aiuta a fare il suo lavoro, quindi credo che loro siano piuttosto elettrizzati a quest’idea“.

Firestone, che è uno a cui non piace stare in disparte e vedere che gli altri si divertono, ha un ruolo attivo nella produzione di Dark Matter. “Ho lavorato a stretto contatto con i ragazzi sui copioni, così come ho fatto con i registi durante le riprese, ma il mio lavoro preferito si svolge nella sala di montaggio“, afferma “Montare le scene, soprattutto in uno show di fantascienza, è molto divertente. Bisogna assicurarsi di avere un certo ritmo così come effetti sorpresa e lanci. Poi ci sono cose come i movimenti anti-gravitazionali in cui dobbiamo lavorare su come il personaggio cade a causa della mancanza di gravità, o una scena in cui un personaggio corre per il corridoio di una navicella, salta sulla sedia di comando e lancia la navicella. Si hanno tutti quei tagli avanti e indietro tra la scena girata ed il vero effetto speciale della nave che viene lanciata. È un ritmo molto diverso in confronto a quello della maggior parte di altri tipi di serie TV, e adoro veramente far parte del processo creativo“, dice Firestone con entusiasmo.

Fonte

Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla!
Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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