Come rimanere vivo nei boschi.
Come dice il titolo, il quinto episodio di Dead of Summer parla pressappoco di questo. Pressappoco. Perché parla anche di molte altre cose.
Finalmente in Dead of Summer smette di girare intorno al fulcro della storia, quello che riguarda Holyoke, e scava un po’ più a fondo sulle apparizioni che subiscono i ragazzi. L’episodio di questa settimana si concentra su Joel e sul suo passato. Sebbene questo personaggio fino ad ora sia stato quello meno interessante, una sorta di Dawson Leery che nutre dei sogni decisamente più grandi di lui, proprio grazie a questo episodio abbiamo capito che nel suo passato c’è molto altro… forse c’è la chiave di lettura di buona parte del mistero legato a Camp Stillwater.
Di Joel scopriamo una cosa molto importante, che fa presupporre che quei ragazzi siano, in un certo senso, predestinati a trovarsi nel campo e che abbiano un ruolo centrale nel rito che, come abbiamo capito già da un paio di episodi, dovrà consumarsi in quelle terre. Le interazioni tra Joel e Holyoke sono iniziate mesi prima dell’avvio del campo estivo e, proprio come suo fratello maggiore morto suicida, Joel inizia a soffrire di terribili apparizioni nelle quali Holyoke lo spinge a compiere atti di cui non vorrebbe mai e poi mai macchiarsi.
Attraverso la sua telecamera filtra la verità, questa diventa il suo occhio laddove la sua mente gli gioca brutti scherzi, o così almeno crede. In Dead of Summer non è mai molto chiaro cosa sia o non sia reale e questo viene reso ancor più lampante dall’atteggiamento di Deb nel corso dell’episodio, che sembra essersi dimenticata di quanto è accaduto insieme a Joel. Dunque, che anche Deb sia un’altra vittima di Holyoke e delle acque di Stillwater? Difficile da dire e da supporre, tutto è volutamente confuso. Sarebbe interessante scoprire che Deb abbia un ruolo centrale nei riti e nelle vicende che si stanno susseguendo, sarebbe troppo deludente scoprire che anche lei non è altro che una vittima ignara.
Rimanere vivi dei boschi potrebbe risultare particolarmente difficile quando ad infestarci c’è uno spirito centenario che conserva le manie omicide possedute in vita, e lo sanno bene Amy e Cricket.
Amy deve morire. Holyoke lo ripete in continuazione a Joel, che cerca di combattere quella che credere essere un’allucinazione ma che, a termine episodio, scopre essere una pericolosa realtà. E per non aver adempiuto all’ordine dello spirito, è Cricket a rimetterci, in una morte grottesca come non se ne vedevano da tempo.
Dead of Summer è giunta al suo giro di boa e, per quanto le premesse rimangono quelle delle recensioni precedenti e cioè che ci troviamo di fronte ad una serie tv trash in piena regola, stiamo finalmente iniziando a vedere un po’ di spessore in questo quaranta e rotti minuti. Abbiamo un po’ di crescita dei personaggi e anche la trama generale della stagione sta progredendo. I primi episodi sono serviti a presentare un po’ la situazione – e lo hanno fatto con una certa lentezza, è vero, ma comunque gli episodi sono sempre godibili – e adesso ci sono i presupposti per ingranare e andare avanti con lo snodo della storia a passo più spedito.
Ho iniziato a vedere Dead of Summer con delle aspettative molto alte in fatto di trash e in questo senso sono stata delusa, fino ad adesso. Mi aspettavo molte più cose nonsense e scene WTF e, il fatto che non ci siano, in realtà non è un punto a favore della serie. Telefilm come questi traggono la loro forza proprio in tutto ciò che non ha senso e che fa ridere, quindi alla fine non so se sentirmi delusa o meno da Dead of Summer.
Vi invito a farmi sapere la vostra sia sull’episodio che sulle mie parole e a passare nella pagina di Dead of Summer Italia.