Defiance – Protagonisti pronti per la seconda stagione

Sono cambiate un sacco di cose a Defiance, la comunità costruita sulle rovine di St. Louis più di tre decadi nel futuro, alla fine della sua stagione inaugurale dell’anno scorso.
I fan sono desiderosi di scoprire cos’è successo a Joshua Nolan (Grant Bowler) ed alla sua figlia Irathient Irisa (Stephanie Leonidas), ad Amanda Rosewater (Julie Benz), alla Castithan Stahma Tarr (Jaime Murray) ed al padrone della miniera Rafe McCawley (Graham Greene).
Prima della season première di Defiance (giovedì 19 giugno) Global News ha organizzato un’intervista con Bowler, Leonidas, Benz, Murray e Greene.

Cosa potete condividere con noi sulla seconda stagione?
Greene: La prima stagione è stata una preparazione per tutto e sia noi che gli autori stavamo ancora cercando di capire cosa stavamo facendo, ma questa nuova stagione aggiunge un po’ più sostanza.
Benz: Amanda ha perso il lavoro, il suo ex marito è morto, sua sorella è scomparsa. Sta ricominciando in un posto totalmente buio. È senza lavoro ed ha perso tutto. Lo Scotch è diventato un suo amico [RIDE]. Una delle sue più grandi lotte è sapere qual è il suo posto. C’è una battuta fantastica in cui dice “So com’è avere potere e so com’è non averlo. Averlo è migliore”. Per molti versi è una sorta di motto per lei. Ha perso tutto e non sa qual è il suo posto nella città di Defiance. E chissà cosa la fa rimanere lì. Non ha una squadra che la supporti ed è più o meno da sola.
Irisa NolanLeonidas: Irisa è stata lasciata in un posto molto oscuro e non sa più chi è. Tutto ciò che sa è che farebbe di tutto per Nolan ed è per questo che si è lanciata ed improvvisamente i due sono stati separati. Vorrei poter dire dei più.
Bowler: Sta anche attraversando un periodo che nessuno sul pianeta ha passato. Dalla prospettiva di Nolan, non sa quanto c’è di lei come Irathient o di lei come ragazza in questa situazione. Ha avuto un grande percorso e quindi la relazione è molto difficile. Nessuno dei due si sentono a proprio agio nelle relazioni. Entrambi trovano l’intimità forse come la cosa più aliena del mondo.
Leonidas: Non credo che saranno più gli stessi. Entrambi sono cresciuti e lei sta crescendo come donna. Ha perso un sacco della sua innocenza in molti modi che erano fuori dal suo controllo.

È stato diverso lavorare alla seconda stagione?
Benz: È una lama a doppio taglio perché con la prima stagione eravamo molto nervosi, ci chiedevamo se la gente l’avrebbe guardata ed apprezzata. Non lo sai e basta. Ma con la seconda stagione dobbiamo avere uno standard da mantenere e renderlo persino più emozionate e dinamico.
Murray: Quando ho guardato la prima stagione sono diventata una grande fan dei miei colleghi e questa è una cosa davvero bella quando fai parte di uno show – diventare una vera fan delle persone con cui lavori, anche quando non sei in scena con loro. Quindi è molto bello tornare ed essere ispirata da loro.
Greene: Sta iniziando ad arrivare al punto, adesso che possiamo andare sul set e dire “Sì! Facciamolo!”. Non siamo più preoccupati di quello che succederà.
StahmaMurray: Gli autori hanno a che fare con un enorme cast ed il direttore ha preso decisioni che riguardano elementi visivi e come le cose devono sembrare, quindi quello che succede è così grande che hai davvero più opportunità di creare perché a volte tutte quelle persone, in altri lavori, sarebbero in grado di controllare tutto ma quando si tratta di qualcosa di così grande da non poter controllare, noi andiamo dai direttori o dai produttori o dagli autori e suggeriamo un’idea che poi useranno. Quindi sento davvero come se questo genere, ed in particolare questo show, adotta un livello di creatività molto elevato, quasi come in teatro. Tutti sono davvero bravi nel loro lavoro e contribuiscono un sacco, quindi è fantastico.

Defiance è uno show americano girato a Toronto con un cast internazionale (la Benz è americana, Bowler è australiano, la Leonidas e la Murray sono britanniche e Greene è canadese).
Bowler: Non era pianificato. Nessuno aveva progettato che dovessimo essere un cast multiculturale. Ma quando si fanno i conti con uno show che riguarda differenza razziali e specie che vanno d’accordo, è piuttosto perfetto. Tutti hanno un po’ di differenza culturale. Ci stiamo un po’ tutti. C’è un senso all’interno di tutto questo che tende a funzionare.
Benz: Sono l’unica americana. È bello essere in uno show in cui il cast è così multiculturale, anche perché gli dà un peso maggiore.

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Julie, tu hai passato un sacco di tempo a Toronto, lavorando in alcuni film (Saw V nel 2008, The Boondock Saints II: All Saints Day nel 2009) e adesso in Defiance.
Benz: Toronto è una delle mie città preferite. Ci sono sempre così tante belle cose da fare qui. Sono andata alla partita di calcio del Toronto FC, a quella di hockey dei Marlies. Sarei dovuta andare a quella di basket dei Raptors, ma coincideva con la nostra festa di fine riprese. Sono stata al Caribana Festival, al Palazzo delle Esposizioni, sulla Torre CN. Sono stata la più grande turista di Toronto. Ho fatto un tour dei più grandi ristoranti. È così divertente! Lo adoro. Mio marito ed io diciamo sempre che dovremmo trasferirci qui e viverci per sempre – ma qui avete la neve. Non sono mai stata qui con la neve.

Usate i social media per stare in contatto con i fan dello show?
Bowler: Io sì, un sacco. In realtà abbiamo un cast esperto di social media, che è una bella cosa. Adesso si ricevono più commenti sull’episodio sul momento di quanti se ne ricevessero prima. È una relazione immediata e personale.
Greene: Non saprei riconoscere un blog da un tweet o da un’e-mail.
Murray: All’inizio ero piuttosto spaventata da Twitter. Non riuscivo a capirlo. Julie era già presente su Twitter prima di me ed un giorno mi ha fatto sedere e mi ha creato l’account. Prima ero molto nervosa quando twittavo, avevo l’ansia. Adesso è come se facessi conversazione ed è una vera transizione tra i fan e me. Sento come se le persone che mi seguono su Twitter avessero il mio stesso tipo di sense of humor sarcastico. Alcuni di loro li riconosco subito, ed è una bella cosa.

Come vi sentite nei riguardi della dedizione che hanno i fan verso lo show ed i vostri personaggi?
AmandaBenz: Ho avuto la stessa esperienza quando ero in Buffy e Angel, in cui si avevano fan appassionati dello show come noi che lo stavamo facendo. Avere questa sinergia con i fan aiuta ad alimentare la nostra passione. È stupendo vedere teenager che vengono da te e ti dicono “Guardo lo show con i miei genitori”. Quanti show che sia tu che i tuoi genitori amate puoi davvero guardare con loro?
Bowler: Aver trovato un pubblico è una consolazione perché la cosa più dura sul fare televisione è che stai raccontando una storia in modo dilazionato. Non hai idea se il tuo pubblico resisterà per tutta la durata dello show. E quando racconti una storia lunga stai anche facendo un investimento in narrazioni future. Quindi la prima cosa che provi è un incredibile senso di sollievo: ok, abbiamo trovato un pubblico, possiamo continuare a raccontare questa storia.
Benz: Non abbiamo avuto alieni in TV per tanto tempo, un vero genere fantascientifico. Abbiamo avuto show fantasy, show di genere, ma per tanto tempo non abbiamo avuto fantascienza. Nel profondo, questa è fantascienza. Qui si parla di umani e di alieni. Si ritorna al fulcro della fantascienza ed è questo che il pubblico desiderava.

Diteci qualcosa sul modo in cui interpretate il vostro personaggio.
Murray: È una storyline così intricata eppure non mi sento mai come se stessi spiegando qualcosa. Sento sempre che sto interpretando un personaggio e le sue relazioni, e questa è una vera gioia. Quello che succede tra l’”azione” ed il “cut” mi rende davvero felice. Non sto dicendo cose ridicole, perché sto cercando di ricordare al pubblico cos’è successo la settimana scorsa, ed è questa la vera capacità dei grandi autori, riuscire a darci questo mondo complesso senza caricarci con cose noiose per le quali vorremmo spararci.
Bowler: C’è tanto John Wayne in Nolan. Si tratta sempre di tornare indietro e fare omaggio. Seminiamo le cose – battute poco conosciute di grandi vecchi film, se avete la pazienza e volete tornare indietro. Metto un sacco di quei personaggi iconici dei Western in Nolan, i loro valori – i personaggi di Gary Cooper e di John Wayne. Se tornate indietro a guardare John Wayne nei film The Shootist o The Man Who Shot Liberty Valance, interpretava dei ragazzi insolenti. Non erano degli uomini gentili, ma lui aveva un codice ed una serie di valori. Erano dei personaggi molto complessi. Adesso c’è posto per quei vecchi antieroi. È interessante prendere un archetipo come l’antieroe e cercare di aggiornarlo.

Credete negli alieni?
GreeneGreene: Oh, sì. Una volta sono stato rapito.
Murray: E hai cercato di tornare da allora.
Greene: Quando perdo qualcosa, dico a tutti “L’hanno presa loro!”. L’universo è enorme, come può essere che ci siamo solo noi?
Murray: Già, è così narcisisticamente umano per noi pensare che potremmo essere l’unica forma di vita. Discendiamo dagli alieni. Ci sarà stato sicuramente un link mancante e forse è stato questo che ci ha fatto alzare in primo luogo. Credo che siamo tutti alieni.
Greene: Già, c’è un grande pezzo di evoluzione che non si riesce a raccontare. Tutto d’un tratto, un grande pezzo della nostra evoluzione è andato.
Murray: Se andassimo alla base di molte religioni, si scoprirebbe che c’è sempre qualcosa che, milioni di anni fa, quando sono state scritte le sacre scritture, era inspiegabile e che le unisce tutte insieme. Forse erano gli alieni.
Benz: Io ci credo davvero. Non mi hanno ancora contattato, ma io non cerco nessun contatto. Credo in loro ma non voglio incontrarli.
Bowler: Credo siano veri, ma in questo momento non diremo niente di brutto su Graham Greene. [RIDE]

Fonte

Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla!
Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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