Il Christmas Special di quest’anno riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati, senza ampi salti temporali: i nostri protagonisti sono stati invitati ad una battuta di caccia dai nuovi membri della famiglia, i Sinderby, a Brancaster Castle, e tutta Downton è scossa e rattristita dalla triste sorte dei coniugi Bates. Recensire i Christmas Special è più complicato non solo perché la quantità di interazioni, di gesti e sguardi da commentare si vanno a sommare l’uno sull’altro costringendo lo scrittore a dover necessariamente lasciar qualcosa fuori, ma anche perché spesso ci si dimentica di notare il fantastico lavoro di fotografia dei paesaggi britannici in questa serie! Quest’episodio è stato infatti girato in larga parte nel castello di Alnwick, situato a nord della Bretagna, quasi al confine con la Scozia, nella regione del Nothumberland.
Al Brancaster Castle le famiglie Crowley e Sinderby si riuniscono per conoscersi meglio: si parte da piccoli flash che introducono le storyline dell’episodio (la mancanza di rispetto da parte del maggiordomo Stowell, la leggiadria di Rose, la scontrosità di Lord Sinderby), poi si passa al teatro della cena in cui il piano di Mary e Thomas prende una brutta piega per poi dispiegarsi tutto in una serie di intrecci, che in parte si risolveranno nell’episodio e in parte getteranno le basi per la prossima stagione.
Mary conoscerà Henry Talbot, interpretato dal pluripremiato Matthew Goode, un gentiluomo spavaldo che sembra lasciare affascinata la bella Mary dalla cosa che più dovrebbe odiare: le automobili. Al di là della mia personale delusione nella resa dell’attore sul set, le dinamiche tra i due sembrano andare nella giusta direzione. Mary è anche parte dell’intricato pasticcio con Lord Sinderby e Stowell, essendo lei la prima a dar il via a Thomas per creare guai. Il suo scopo è quello di far giustizia al bastonato cognato Tom, ma non sempre il fine giustifica i mezzi. Ammirevoli sono, comunque, la determinazione ed il senso di giustizia di Mary (almeno quando non si tratta della sorella) che, non curante dei giudizi altrui, si reca in prigione a visitare l’amica. Mary rispecchia l’immaginario di donna emancipata nel mondo dei diritti e delle libertà, la donna che vuole muoversi da indipendente nella società e che sa che le sue scelte hanno lo stesso valore di quelle di qualunque uomo. Apprezzo molto come gli autori abbiano voluto rappresentare i tanti volti e le diverse fasi dell’emancipazione femminile attraverso le protagoniste femminili della serie.
Altro personaggio femminile che si è tanto evoluto nel corso delle stagioni e che in quest’episodio non smette di stupirci è Rose, instancabile believer che l’amore possa unire tutti (volendo è questo il leitmotiv dell’intero episodio), riesce con arguti e simpatici gesti a conquistare il tanto difficile suocero in un momento di alta tensione per gli standard di Downton Abbey. Lord Sinderby, come già accennato, si ritrova ad esser vittima delle angherie del nostro Thomas, ormai uomo risoluto la cui evoluzione sembra non aver mai attuazione dati gli eventi appena visti! Sono infatti un po’ dispiaciuto per la piega che hanno dato al personaggio, sempre irascibile e incline al dispetto – sebbene Sinderby e Stowell se ne meritino di tante! Thomas risulta essere sempre scontroso anche con Bates e sempre doppiogiochista: ho riso tantissimo quando ha suggerito il nome del cameriere! Barlumi di speranza, forse, nella sua difesa a spada tratta di Tom, sia contro Stowell ma anche all’inizio contro Carson!
Altro triangolo di interazioni si ha tra Conte e Contessa di Grantham e la figlia Edith. Oltre alla goffa e “Sandra e Raimondo Vianello” Style storia del Conte che nasconde i propri malanni (possibile anticipazione di svolgimenti futuri), discorso ancora più importante è come il Conte riesca a rendere leggero e sopportabile per la figlia il difficile peso della maternità di Marigold, continuando a darci lezioni di paternità importanti.
Al Brancaster Castle si parla anche del saluto che Tom e Atticus con consorte daranno a breve al paese degli angli e dei sassoni. I due infatti sono in fase di preparativi per partire il primo a Boston e i secondi a New York. Il fandom è più che dispiaciuto per queste partenze, perché tutti si era ormai affezionati ai tre. Ma dato il lungo ed altamente emozionante commiato natalizio, temo proprio che non vedremo il caro Tom per molto tempo.
A Downton, nel frattempo, nel nostro downstairs la servitù cerca di spendere del tempo insieme intrattenuti da comicità (La Denker che chiede aiuto per il brodo di pollo) e tragicità (i Bates). A proposito dei coniugi dannati, ammettiamo da tempo che questa storyline ci ha stressato e stancato, non riusciamo mai a vedere la fine di tutto e sembra di essere senza vie di uscite. Bates, invece, riesce a stupirci tutti con una fuga, una confessione che libera Anna, sospettata principale di un forte caso sostenuto da precedenti, e lascia spazio per liberare Bates che è pur esso innocente ma con fedina penale non del tutto pulita. Questi coniugi incasinati si amano nonostante tutte le ataviche avversità, e questo non finirà mai di emozionarci.
L’amore a Downton sboccia per tutti, pure per la shippatissima coppia Carson-Mrs Hughes, finalmente! Avevo dedicato tantissime parole d’amore per questi due da tanto, e dal Christmas Special dell’anno scorso era conclusione necessaria questa bellissima proposta di matrimonio! Ho trovato un attimino non necessaria la confessione di Mrs Hughes riguardo la sorella diversamente abile, dato che se non avesse avuto risparmi non sarebbe stata così entusiasta di fare investimenti negli episodi precedenti. Ma alla fine a Downton is all about Love e se tutto quello serve a farmi piangere di più, ben venga <3
Anche Mrs. Hughes entra quindi nel gruppo delle old gals che a Downton ricevono più proposte di matrimonio delle disgraziate – è il caso di dirlo – ragazze Crowley! Lady Violet e Isobel si trovano infatti ancora ad avere a che fare con le loro storie: la prima si giostra tra aneddoti che hanno del tragicomico ma anche tanto da insegnare e una piccola parte di comedy tra la sua servitù; la seconda deve invece risolvere faccende riguardo il possibile esito infelice del suo eventuale secondo matrimonio. Lady Violet, dimostrando un immenso senso del dovere e del rispetto, può finalmente far riunire il suo spasimante, il principe Kuragin, con la bisbetica principessa. Questa storyline, sul passato della nonna di Grantham, che ci ha accompagnato per tutta la quinta stagione, volge finalmente al termine con una sentenziosa frase detta durante la notte di Natale “We were the hedoardians”.
L’escalation di emozioni e amore della notte di Natale ruota attorno a tutte le unioni affettive della serie, ricordandoci quanto è importante riuscirne ad apprezzare ogni attimo. In questo spirito si ricorda infatti la defunta lady Sybil, in un abbraccio tra sorelle e Tom che emoziona tutti gli spettatori. E con questo spirito concludo la mia recensione, vi auguro ormai un buon anno nuovo e spero che ci leggerete ancora con la sesta stagione!
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Recensione bellissima, così come è stato bellissimo l’episodio! Mi sono commossa tantissimo, non solo durante la proposta di Carson, ma in generale quasi sempre.
Ora più che mai non vedo l’ora che arrivi la prossima stagione ç_ç