Dracula – Recensione 1×03 – Goblin Merchant Men

Dracula

Dimenticatevi di Edward Cullen che sbrilluccica al sole, come se fosse ricoperto di porporina. Dimenticatevi pure dei fratelli Salvatore, rivali in amore per la conquista del cuore di Elena Gilbert. Ma dimenticatevi pure del fascino macabro ed elegante del Conte di Bela Lugosi o del romanticismo di Gary Oldman, protagonista del film di Coppola.
Il Dracula della nuova serie della NBC è mosso dal desiderio di vendetta nei confronti degli assassini della sua amata. Un aspetto che lo avvicina molto ad Emily Thorne di Revenge, piuttosto che a uno dei numerosi clichè sui vampiri che popolano l’universo dell’horror e del gotico.

Amo i flashback perché rompono la linearità della narrazione per portarti indietro nel tempo e darti uno squarcio sul passato. Ma ti offrono anche un’importante occasione per conoscere meglio i personaggi e la loro storia.
Ed è proprio così che si apre l’episodio. Scopriamo infatti come è avvenuta la trasformazione in creatura delle tenebre di Vlad Tepes, condannato dall’Ordine del Drago alla notte eterna per la sua ribellione al potere di Dio. Il flashback non chiarisce però in che modo Vlad si sia ribellato all’Ordine e nemmeno del perché, lasciandoci così con un po’ di amaro in bocca e con una buona dose di curiosità che speriamo venga soddisfatta nei prossimi episodi.

Nel presente, Alexander Grayson espone al fidato Renfield i sospetti che nutre nei confronti di Lady Jayne e del suo coinvolgimento tra le fila dell’Ordine. Avvolto nel mistero resta ancora il motivo della fedeltà di Renfield a Grayson. Come si sono conosciuti? La vendetta è la sola ragione della loro alleanza? Cos’altro li unisce?
Jayne and AlexUna famosa frase de Il Padrino recita: «Tieni i tuoi amici vicini, e i nemici ancora più vicini». E il nostro Alexander la prende molto alla lettera, così alla lettera che Lady Jayne la tiene nel suo letto! (o lui va nel letto di lei, dipende dai casi!) La donna non è ancora a conoscenza del fatto di portarsi a letto il nemico, ma Alexander è pur sempre un figo di proporzioni bibliche un uomo molto affascinante e chi è lei per dire di no alle sue avances? Il problema sorge però se lui soffre di sonnambulismo ed ha la pessima abitudine di gironzolare per la casa dell’amante senza degnarsi di mettere una camicia accontentando così l’esercito di fan adoranti e curiosare in giro. Tra un passaggio segreto e un corridoio umido, giunge nel seminterrato dove Lady Jayne si allena e dove tiene prigioniera una vampira. Alla vista dell’uomo, la vampira lo supplica di ucciderla e di mettere fine alle sue sofferenze. L’incontro con la vampira turba Alexander che, tornato a letto, si avvinghia a mo’ di cozza allo scoglio alla sua amante, dando il via ad una nuova sessione amatoriale.
Tra un’esplorazione del corpo umano e l’altra, la cacciatrice è coinvolta anche nel gioco del telefono senza fili a.k.a. passaparola a.k.a. la ricerca del siero per potenziare le capacità dei veggenti e scovare così il vampiro. Lady Jayne chiede consiglio ad un medico dell’Asylum di American Horror Story di un istituto psichiatrico, il quale la manda da Van Helsing che poi spettegola tutto ad Alexander. Il siero in realtà si rivela essere un potente paralizzante. Per i due veggenti le cose si mettono male dal momento che Van Helsing vuole evitare che si risalga a lui come sintetizzatore e somministratore del veleno. Ergo, prende in prestito il martello di Thor e fracassa la testa dei due poveracci. Poco prima dell’uccisione, Van Helsing ci regala un frammento del suo passato. L’Ordine del Drago è responsabile della morte della moglie e dei figli dell’uomo, punizione inflittagli per la sua disobbedienza. Questo particolare spiega infatti il motivo della sua alleanza con Dracula, intenzionati a distruggere l’Ordine stesso.
E parlando proprio dell’Ordine e della British Imperial Lubrification & Coolant Company (bisogna trovare un acronimo per questo nome kilometrico!), Laurent invia una lettera a Grayson informandolo della cessione delle sue quote della Compagnia proprio a lui, rendendolo così l’investitore di maggioranza. Laurent non riesce però a sopportarne la vergogna e pur di non macchiare la sua reputazione, accetta la condanna a morte, eseguita sotto gli occhi di tutti i membri dell’Ordine del Drago, ivi compresi quelli del suo giovane amante, Daniel Davenport.
Questo, distrutto dal dolore, si spara un colpo in testa. Nella lettera di addio che lascia al padre, rivela la sua omosessualità e il coinvolgimento di Alexander Grayson nella faccenda.

Lasciatasi con Jonathan per colpa della sua boccaccia larga, Mina pensa bene di darsi alla pazza gioia facendo serate all’Hollywood di Milano andando a tracannare assenzio con Lucy. (rendiamo trend mondiale l’hashtag #AridateceKatieMcGrathMora. Correte a twittare!)
A causa dei fumi dell’alcol, Mina ha delle visioni del luogo dove venne torturato Vlad secoli prima.
Tra un cicchetto e l’altro, viene fuori la particolare affettuosità che Lucy dimostra nei confronti dell’amica, che non è proprio quello di due semplici BFF. Lo sguardo di adorazione e palese imbambolamento che ha Lucy la mattina dopo la serata di bisboccia è quello tipico di chi ha una cotta bella grossa!

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Lucy cara, la vedo difficile perché in corsa per il cuore della bella Mina, oltre che Grayson e il suo stupendo mazzo di rose rosse, c’è sempre quel pesce lesso quel tontolone di Jonathan. Acquista un po’ più di sicurezza in questo episodio, si lascia prendere un po’ la mano, gonfiandosi come un pavone con i soci della British Imperial Lubrification & Coolant Company (lo ammetto: sto facendo copia-incolla!) e si fa anche un esame di coscienza, ripensando alla discussione avuta con la sua amata. Capisce di aver straparlato e corre pentito in ginocchio da lei. I due quindi si riconciliano e corrono ad appendere il lucchetto dell’amore a Ponte Milvio si fidanzano ufficialmente, grazie alla proposta che Mina fa ad Hacker!

Episodio buono, anche se ci sono dei punti interrogativi e dei particolari che sono ancora avvolti nell’ombra, ma che creano quella buona dose di suspense che invogliano il telespettatore ad andare avanti.
Kudos a Meyers, tornato in formissima, al quale il ruolo del Conte calza a pennello. Competere con la sua bravura alle volte è faticoso, soprattutto se le scene dove non è presente tendono a passare in secondo piano. VI invito a passare anche nella pagina Fantasy Is Better Than Reality per news e aggiornamenti!

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