Elementary – La nuova missione di Joan Watson

Elementary Joan Watson

Watson vuole ancora essere un’investigatrice?

È questa la domanda scottante che Sherlock (Jonny Lee Miller) approfondirà nella quinta stagione di Elementary nel momento in cui Watson (Lucy Liu) giunge all’anniversario di lavoro insieme al caparbio detective. Temendo il suo desiderio di vagabondare, professionalmente parlando, Sherlock spingerà Watson ad aiutare un pentito, nonché personaggio di Sir Arthur Conan Doyle, Shinwell Johnson (Nelsan Ellis di True Blood), che era un suo ex paziente. Saziare il desiderio di Watson di aiutare la gente la terrà nell’orbita di Sherlock? Entertainment Weekly ha intervistato Lucy Liu per scoprirlo.

Da che punto riprenderemo con Joan in questa stagione?
In questa stagione stanno ribadendo che lei non è così indecisa, ma che Sherlock è convinto che potrebbe andar via perché non è mai rimasta per tanto tempo a fare un determinato lavoro. Per un certo periodo è stata un’assistente alla riabilitazione e fino adesso è stata una detective, è quasi giunto il momento in cui lei non può rimanere. Se si parla della sua carriera, ha un certo desiderio di vagabondare. Prima era un chirurgo, poi un’assistente alla riabilitazione, poi ha mollato per diventare detective… e lui è un po’ preoccupato per questa cosa. Lei dice di no, ma lui sa che potrebbe decidere di andarsene. La domanda è: lo lascerà? Lui ha notato che è stata depressa e vuole sapere perché.

Sherlock pensa questa cosa, ma Joan come si sente?
Nel primo episodio puntualizza che non andrà da nessuna parte e cerca di convincerlo di questa cosa. Ma le manca aiutare le persone. Era ciò che faceva e adesso sono praticamente circondati da persone che sono incredibilmente negative, fanno cose brutte e uccidono la gente. È semplicemente un modo molto diverso di vivere la tua vita, quindi è quella la cosa che le manca. Ed è in questo modo che arriva Shinwell: lei è incoraggiata da Sherlock ad aiutarlo, e lui diventa un nuovo personaggio nella quinta stagione.

Che tipo di dinamica ha lei con Shinwell?
Ad un certo punto, 10 anni fa, lei lo ha aiutato. L’aveva operato anche se allora era un criminale. Gli ha salvato la vita e quindi hanno quel legame in comune. Ovviamente non è per forza affezionata a lui, ma quella che aveva eseguito era un’operazione molto difficile. Quindi c’è una connessione molto forte tra di loro perché è una connessione con il passato quando lei era una dottoressa. Inoltre le ricorda di alcune cose che le capitavano e del perché è stata mandata via. Quando lo vede, c’è qualcosa di cui va fiera e le ricorda di quando aveva successo. Con l’incoraggiamento di Sherlock, inizia non una relazione con lui, ma cerca di tornare indietro a quei tempi in cui aiutava le persone. La domanda è, puoi aiutare qualcuno, può la loro natura criminale, di fare cose che sono piuttosto atroci, cambiare? È quello che scopriremo mentre la stagione continua con lui. Tra parentesi, Shinwell è un personaggio di Arthur Conan Doyle, quindi succederà come con Kitty, cioè viene preso un personaggio e si scegli un momento in particolare che poi renderà quel personaggio parte integrante della stagione.

Mentre Joan riflette sui lavori che ha fatto di recente, pensa a quanto il lavoro con Sherlock l’abbia messa in pericolo?
Non credo che abbia mai menzionato il fatto che crede di essere in pericolo. Sente, come ha detto a lui, di trovarsi nell’attività di castigo. Loro due trovano persone che fanno cose terribili, in contrapposizione a lei che invece aiutava la gente che si trovava in una brutta situazione e poi li conduceva verso una situazione migliore. Questo è un modo molto diverso di individuare il posto che occupi nella vita di qualcuno. Osserva la gente crescere e cambiare, come ha aiutato Sherlock quando era la sua assistente di riabilitazione. Vede quanto lui è arrivato lontano, ma questi altri sono solo malvagi. Le manca aiutare la gente.

Come credi sia cambiata in questa stagione la loro collaborazione?
Lui potrebbe essere in grado di vedere qualcosa che lei non può. La loro amicizia è sicuramente diventata più profonda, e lui nota che è un po’ irrequieta. C’è una costante sensazione di lei che cambia ciò che fa e dove vuole andare, anche se non è detto che lei lo sappia.

Joan è piuttosto sfortunata in amore.
Sì, lo so. Com’è questa storia? Devo parlarne con Rob [Doherty]. [Ride] Poi finalmente trovo un ragazzo e lo uccidono. Mi piacerebbe tantissimo, ed in realtà gliel’ho già fatto presente, dicendo “A che punto siamo con la sua storia? Dove andremo a parare con la sua vita personale?”. Non lo so cos’ha in mente Rob, ma spero che potremmo avvicinarci un po’. Le persone sono molto diverse nelle relazioni – spuntano sia cose buone che cose brutte, e credo fermamente che potrebbe essere una cosa vivace. Inoltre penso che il nuovo personaggio che stiamo introducendo mostrerà un lato di lei che forse non vedremmo normalmente quando lavora su qualche caso.

Sappiamo che Morland è lì fuori a smontare lentamente il gruppo di Moriarty. Come la pensano Joan e Sherlock a riguardo?
Amo tantissimo John Noble. Che talento incredibile. Ha aggiunto proprio un bello strato allo show, sai? Semplicemente perché la dimensione familiare è sempre molto interessante da guardare. Non so in che modo ritornerà nello show, so solo che Rob sta tessendo una piccola rete per tutti i personaggi che ha introdotto, e quando parlerete con lui, chiamatemi. Vorrei sapere qualche informazione in più. [Ride]

Potremmo vedere di più la famiglia di Joan in questa stagione?
Si concentreranno di più sulla sua relazione con Shinwell e su come il suo cambiamento nel cercare di aiutarlo bilancerà (o lei pensa che bilancerà) il lato che le manca nella sua vita. Nel complesso ci sarà una discussione sul tema di quanto sono diverse le persone e sostanzialmente quali scelte fanno. È destino, o sono le scelte che prendi nella vita? Ciò potrebbe anche tirar fuori l’idea di fondo delle persone distrutte, persone che hanno bisogno di essere riparate e di come tutti nello show hanno quella cosa, a prescindere di quanto siano bravi nel loro lavoro. Non vale solo per Sherlock – è ovvio che lui sia una cosa a parte. Vale anche per Joan, che ha un passato di rimpianti o sentimenti di vergogna che sembra non riuscire a liberarsene. Cercare di aggiustare qualcuno rimedierà a tutte quelle cose?

Fonte

About Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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