Emerald City – Recensione 1×01/1×02 – The Beast Forever/Prison Of The Abject

Con un po’ di ritardo (gli ultimi saranno i primi), ecco la nostra recensione del doppio episodio di “Emerald City”. Possiamo dire che l’esame, almeno per lo scrivente è superato, anche se ci sono molti se e molti ma che però potrebbero dissiparsi nel corso del tempo.

Dorothy ventenne ci piace.

Innanzitutto va detto che questa serie appoda sulla NBC dopo qualche anno. Non tutti i capoccia (che però va detto che nella maggior parte dei casi non capiscono nulla di serie TV) infatti erano concordi sul far partire questo progetto che a prima vista sembra avere le stesse ambizioni di “Shannara” e noi crediamo anche gli stessi costi produttivi.

Lucas e Dorothy, un incontro fortuito che porterà sviluppi interessanti.

Ad un primo impatto, ho subito avuto simpatia per questa Dorothy cresciutella, una donna di 20 anni dei nostri giorni alle prese con il suo passato e con un mistero legato alla sua infanzia. Focalizzando l’attenzione sulla protagonista si evita in qualche modo di essere risucchiati dentro il vortice della confusione (piaciuto l’aggancio con il vortice per il mondo di OZ?) che regna sovrano per quasi 30 minuti.

Tutto, dal primo minuto fino all’arrivo di Dorothy nel regno delle streghe dei 4 punti cardinali, è confuso, veloce, affrettato, quasi come se gli autori volessero liquidare una parte della quale non potevano fare a meno per portarci in gran fretta dove secondo loro, inizia davvero l’avventura di Dorothy e di Toto.

Il Mago tiene sotto controllo le streghe, ma il suo personaggio è tutt’altro che forte e deciso.

Sapevamo che la serie avrebbe riletto in una chiave più adulta e meno fanciullesca il romanzo di Baum e in effetti alcuni passaggi sono stati ampiamente modificati per renderli più adatti a una costruzione della trama seriale. Lo stesso Mago, per il cui ruolo è stato chiamato uno dei miei attori preferiti, Vincent D’Onofrio, non sembra per nulla meraviglioso e sembra più un personaggio potente ma guardingo e pieno di timori. Il Mago vorrebbe il controllo sulle streghe ma la morte della cattiva strega dell’Est, lo pone in una situazione difficile. D’Onofrio cerca di infondere nel personaggio quella sicurezza e quella maestosità dietro la quale si celano fragilità e insicurezza. Emblematica la scena in cui da solo, si leva la parrucca e resta assorto nei suoi pensieri.

L’enigmatica strega dell’Ovest.

Altro personaggio notevole e tutto da scoprire, è la Strega dell’ Ovest, che dopo Dorothy è il personaggio migliore dei due episodi. Sembra in realtà più una tossica con i poteri da strega, ma si nota già la forza e la potenza di questa donna che mal sopporta qualunque tipo di dominio o controllo.

La strega dell’ Est vince il mongolino d’oro per come muore. Non può una strega così potente cadere così facilmente in un tranello come quello della pistola. Ok, non sa cosa è e qui non ci piove, ma chi si fiderebbe delle parole di un suo prigioniero? Forse nemmeno lo scemo del paese. Lei invece sì e si becca un bel buco in testa.

Strega più idiota dell’anno…the winner is…Strega dell’Est a mani basse.

Il personaggio maschile preponderante è quello di Lucas. A tutta prima non mi ha entusiasmato, ma è probabile che nello sviluppo della serie, possa trovare una sua identità ben precisa. Forse risulta difficile capire la personalità di un uomo che ha perso la memoria, ma che ha di certo degli istinti violenti, dei quali persino Dorothy sembra inorridire.

Gli altri personaggi, cito per tutti Eamonn e la Strega del Nord, al momento non sono ne carne ne pesce. La strega del Nord, che nel romanzo sappiamo proteggere Dorothy, appare pensierosa e timorosa anche nei confronti della sua collega dell’Ovest. Un personaggio vissuto che ha certamente visto molto e che ha certamente la forza e l’esperienza per dominare, ma qualcosa la trattiene, in primis la forza del Mago, ma anche l’attesa di qualche segno che la convinca che i tempi per una guerra sono maturi.

Una foto tratta dal secondo episodio.

L’uomo di latta (nel senso che ha l’armatura) Eamonn è l’uomo di fiducia del Mago non troppo amato dai suoi colleghi. Viene mandato per capire cosa abbia provocato la morte della strega dell’Est, ma è presto per inquadrare compiutamente il suo personaggio sul quale ci torneremo nelle prossime recensioni.

Concludendo posso dire che, stando ai primi due episodi, la serie mostra qualche lacuna narrativa, una certa fretta nel far arrivare lo spettatore in determinati punti nodali della vicenda. Ma nel complesso, malgrado ciò, l’insieme funziona bene. Dorothy è un personaggio femminile a tutto tondo, abituata a cavarsela  da sola anche nel nostro mondo e che allo smarrimento iniziale, sostituisce subito la capacità di adattarsi alle difficoltà.

Il mondo di OZ di Emerald City, forse non va nemmeno confrontato con il romanzo, se non per alcuni personaggi e l’ambientazione, va giudicato come un nuovo fantasy, come qualcosa di nuovo e inedito e forse in questo modo si colgono meglio le sfumature  della serie, che adesso deve trovare subito una propria identità e non restare a metà strada fra il romanzo e la serialità, fra la carne e il pesce, fra magia e ragione.

Passo e chiudo.

About Linox23

Nato nell'universo alternativo di Fringe diversi secoli fa. Mio padre alternativo mi ha iniziato alla visione delle serie tv fin dal 1975 con Kojak. Da quel momento le serie TV sono entrate nella mia vita. Top 5: Castle, Fringe, X files, Game of Thrones, Once upon a time. Hobby: Archeologia, misteri, cinema, anime e manga, lettura e scrittura.

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