Faking It – pareri ed opinioni sulla nuova serie di MTV

Ultimamente le serie TV hanno spesso trattato argomenti delicati, soprattutto inerenti alla sessualità.
L’estate 2013 era partita all’insegna di The Fosters, mentre durante la primavera 2014 abbiamo assistito al fenomeno Faking It. Nonostante le due serie citate trattino argomenti un po’ diversi, e forse la prima è più matura della seconda, credo che piacciano entrambe perché sono delle serie fresche, fatte per i giovani, che non annoiano mai e presentano argomenti attuali.
yM5DefuAFaking It parla di Amy (Rita Volk) e Karma (Katie Stevens), migliori amiche sin da bambine, quasi sorelle, che, per il capriccio di Karma che vuole diventare popolare per conquistare il bel Liam Booker (Gregg Sulkin), si fingono fidanzate e si fanno eleggere “Re e Regina” della scuola. Solo che Amy si accorge che forse non è tutta finzione quello che prova nei confronti dell’amica e, aiutata da Shane (Michael Willett), un ragazzo gay, inizia a scoprire la sua vera sessualità. Peccato che Karma abbia occhi solo per Liam, il ragazzo più bello e popolare della scuola. Anche in questo caso, come successo per Finn in Glee, il ragazzo non è per nulla il solito belloccio famoso della scuola, ma ha sani principi ed è ben educato, nonostante abbia fatto strage di ragazze durante la sua vita.
Come in ogni narrazione che si rispetti, anche in Faking It abbiamo l’antagonista, in questo caso rappresentato da Lauren (Bailey Buntain), che non perde tempo a screditare e giudicare la sorellastra Amy ed i suoi amici, ma forse anche lei, sotto sotto, ha una lato umano, chissà… [Piccolo appunto per Bailey: io l’ho conosciuta in Bunheads e già lì mi era piaciuta tantissimo; nonostante qui interpreti un personaggio “da odiare”, non riesco a farlo fino in fondo.]

Dopo aver visto gli otto episodi di questa miniserie targata MTV, ho deciso di fare una sorta di sondaggio tra lo staff e vedere cosa è piaciuto e cosa no di Faking It.
Beh, ci siamo divisi tra quelli che difendono la serie a spada tratta e quelli che invece la criticano. Andiamo ad analizzare il perché di questi sentimenti contrastati nei confronti di Faking It, partendo del mio punto di vista. Mi sono approcciata a questa serie consapevole che non sarebbe stato il capolavoro dell’anno, primo perché il genere teen non è mai stato il mio preferito, e secondo perché la MTV è l’ultimo network che considero quando si tratta di serie TV. Però il trailer mi ha incuriosito ed ho voluto vedere di cosa parlasse questa serie. È logico che la prima cosa che dà fastidio è “ma per quale motivo oggigiorno per essere popolari bisogna essere gay (almeno in certi posti…)?!”, e la risposta ci viene più o meno data subito: la scuola dove si svolgono le vicende delle protagoniste è molto open minded, sembrerebbe quasi un mondo al contrario, dove i “discriminati” sono gli etero… Può sembrare un tantino utopico, è vero, ma credo che la rappresentazione di scuole del genere sul piccolo schermo, McKinley compreso, possa dare una visione al pubblico di come la società si stia evolvendo. Di certo la causa di Karma non è nobile; ottenere con l’inganno quello che si vuole non è giusto, e difatti abbiamo visto com’è andata a finire per lei… insomma, chi troppo abbraccia nulla stringe, vero Karmina?! Ben ti sta!
Ma cos’è la cosa che mi è piaciuta di più di questa serie? Sicuramente Amy, o meglio, la sua situazione (sì, perché in realtà tra le due preferisco Karma, quindi Amy…. I feel ya, sistah!), perché bene o male mi immedesimo in lei, come credo abbiamo fatto un po’ tutti. Nel corso degli otto episodi abbiamo vissuto le sue paure ed il suo rendersi conto che i sentimenti per Karma andavano oltre l’amicizia. Nell’ultimo episodio mi si è spezzato il cuore a vederla così, rifiutata, perché come lei, in fondo, ci speravo che Karma ammettesse i suoi veri sentimenti (sì, come Shane sono convinta che anche lei ricambi), ma forse è ancora troppo presto, perché in questa prima stagione abbiamo visto la presa di coscienza di Amy, e forse nella seconda vedremo quella di Karma, chi lo sa.

Per quanto riguarda i miei colleghi, quelli che la pensano come me, condividono con me anche l’approccio alla serie, cioè non hanno avuto alcuna pretesa da essa. Per Andrea la storia descritta in Faking It può essere utile a rendere migliore la realtà in cui viviamo tutti i giorni, far capire che l’omosessualità non è una cosa sbagliata! Shanti e Natasha la apprezzano perché è una serie che ti fa rilassare, è divertente e mostra qualcosa di innovativo riguardo l’argomento, trattato in modo leggero, ma non per questo denigrante.
Emilia, invece, aveva un po’ più pretese per la serie, ma ammette che è comunque qualcosa di godibile, nonostante Karma abbia rotto i cosiddetti con questa storia di Liam!
Arriviamo invece al NO assoluto rappresentato da Giada e Chiara: la prima ritiene che la serie sia assurda. Ha amato sì i primi tre episodi, ma nel complesso ha trovato la serie finta. “Volevano creare qualcosa che fosse vicino a questo mondo con delle situazioni assurde.” E sulla stessa lunghezza d’onda troviamo il pensiero di Chiara, che ci va proprio sul pesante, in quanto la ritiene di basso livello, misera di contenuti, troppo stereotipata, insensata, finta e assurda e che in realtà non fa passare alcun messaggio. Ritiene, inoltre, che gli autori abbiano trattato l’argomento omosessualità ridicolizzandolo con situazioni assurde.

Capisco e comprendo il punto di vista di tutti ed ammetto che alcune cose sono surreali, però sono consapevole che si tratta di una serie che, per 20 minuti, vuole far passare il tempo agli spettatori in modo piacevole, per questo credo che dovremmo prenderla per quello che è. Ed inoltre, perché no, per alcune persone che stanno scoprendo la loro sessualità, potrebbe essere un incentivo in più verso l’accettazione.

Un piccolo appunto che voglio fare e che ho trovato scontatissimo – ATTENZIONE, SPOILER!: capisco la frustrazione e l’ubriacatura di Liam ed Amy, ma per quale motivo farli finire a letto insieme?! Ecco, se devo trovare un qualcosa di negativo alla serie è proprio quel finale…

Adesso non ci resta altro che aspettare la seconda stagione… Nel frattempo fate un salto nel nostro gruppo Innamorati delle Serie TV (Serial Crush) e dividete con noi la vostra passione per i telefilm!

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About Claire

Claire
Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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