Fear The Walking Dead – Recensione 2×08 – Grotesque

Nick

Gli zombie sono tornati! Con buona pace di tutti quelli che aspettano con trepidazione ottobre, torna Fear The Walking Dead, che ci dimostra fin da subito che lo showrunner Dave Erickson, non ci stava prendendo in giro quando ha affermato che, in questa seconda parte, la grande minaccia sarebbero stati gli esseri umani (qui l’intervista). E neanche Kirkman ha esagerato dicendo che sarebbe stata “molto più selvaggia“. Infatti, in questa puntata, la cui regia è a cura di Daniel Sackheim (Game of Thrones e The Walking Dead), vengono messe in tavola queste carte, attraverso la straordinaria performance di Frank Dillane, ad oggi ancora il migliore della serie secondo me.

Nick

L’episodio è incentrato principalmente sul viaggio di Nick verso un posto pieno zeppo di gente che, come Celia, crede che gli zombie siano l’evoluzione dell’uomo, che in questo modo è riuscito a sconfiggere la morte. Insomma, non proprio il paese dei balocchi. Si rende conto che il vero pericolo lì fuori non sono tanto gli zombie, con cui si fa anche delle lunghe passeggiate, ma gli esseri umani, in particolare le reazioni che la paura provoca negli esseri umani. Un tema questo, che i produttori volevano fosse chiaro fin da subito, e ci sono riusciti.

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Ma se il filone della pericolosità degli esseri umani è stato già ampiamente approfondito in The Walking Dead, e perciò non ci stupisce più di tanto, quello di una svolta più “selvaggia” invece ci lascia interdetti. Dopo la distruzione della prigione abbiamo visto il gruppo di Rick che vagava in cerca di un altro rifugio sicuro, ma mai abbiamo visto quello che ha fatto Nick. Tralasciando che si è bevuto la propria pipì, a cui come concetto bene o male siamo abituati, ma vederlo mangiare la carne cruda di un cane sbranato dagli zombie (basta con sti cani sbranati dagli zombie, il mio cuore non può reggere più queste scene) e confondersi e camminare con loro, beh, queste sono cose che non avevamo mai visto, ma che sono coerenti con la voglia di sopravvivere. La disperazione, la fame e la sete portano Nick a fare cose che mai avrebbe fatto e anche ad immaginarsele.

Nick

Alla fine Nick riesce ad arrivare a Tijuana, in cui trova aiuto e cure, introducendo a noi nuovi personaggi, che hanno dimostrato di avere un impatto sulla serie già molto forte. Nulla ci è ancora dato sapere del resto del gruppo, anche se possiamo immaginare che la loro situazione non sia  molto diversa da quella di Nick, anche se lui, come abbiamo visto nei flashback, è molto più preparato a queste situazioni al limite.

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Impossibile non cogliere l’analogia tra la scena in cui Nick cammina sulla strada deserta e l’immagine simbolo di The Walking Dead, quella in cui Rick a cavallo si dirige verso Atlanta. Che questo simboleggi una svolta più dark della serie? Passate le fasi iniziali del contagio, in cui ha dominato la confusione, ma si poteva trovare ancora un minimo di civilizzazione, in qualche modo come nelle prime stagioni della serie madre, adesso si scivola nel baratro delle barbarie? La sensazione è che si siano bruciate un po’ le tappe e che sarà lo sviluppo dei personaggi a pagarne il prezzo.

Vi saluto e vi invito a passare alla pagina Fear The Walking Dead Italia.

About Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con mille interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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