A seconda stagione inoltrata, Fear The Walking Dead continua a regalarci nuovi personaggi e nuove storie, ma soprattutto zombie, tanti zombie, quanti ormai non se ne vedono più nella serie madre. La paura era che, come è successo in The Walking Dead, il filone narrativo della crudeltà degli esseri umani prendesse il sopravvento sul dilagare dell’infezione zombie, e che questi passassero in secondo piano. Per fortuna non è così. Gli zombie sono più pericolosi che mai, soprattutto se ti trovi bloccata in un hotel e li usano come arma contro di te.
Alicia, rimasta sola, incontra la direttrice dell’hotel, che oltre ad avere le chiavi che aprono tutte le porte della struttura, ha anche un gruppo di persone che vorrebbero vederla nelle fila dei non morti. Non so voi, ma ogni volta che fanno vedere come si è diffusa l’infezione non posso fare a meno di pensare a come potrei reagire in una situazione del genere. A mente fredda, la soluzione più giusta, a quel ricevimento, era uccidere il padre e la figlia per bloccare l’infezione e non chiuderli tutti in una stanza. Ma la paura è cattiva consigliera e, come abbiamo visto, nessuno sapeva molto del contagio. Voi che avreste fatto? Quanto è facile passare la linea che divide i buoni dai cattivi?
Questa è una domanda che si pone anche Travis, soprattutto ora che Chris sembra oltrepassare questa linea con tanta facilità, senza alcun rimorso. Come ti comporti quando tuo figlio passa dalla parte dei cattivi e si trasforma in una persona che non riconosci più, ma che ti senti ancora in dovere di proteggere dato il legame di sangue? Vale la pena ancora porsi il problema “buono o cattivo”? Nessuno vorrebbe vedere i propri cari diventare degli assassini, soprattutto un figlio, ma in un mondo del genere conviene adattarsi il prima possibile o sei destinato a perire.
Per una persona adulta è più complicato adattarsi, i giovani, come avevamo già visto precedentemente con Nick, invece, sono quasi sollevati da questo nuovo assetto mondiale. Niente più problemi riguardo al futuro, niente regole, l’apocalisse zombie ha fatto diventare reale quell’anarchia che ogni adolescente desidera, e alcuni di loro, con l’ingenuità dovuta all’età, pensano che questo sia il paradiso. Come lo combatti questo pensiero? Devi riuscire ad arginarlo in qualche modo, sennò rischi di perdere tutto ciò che ti rende un essere umano, e Travis questo lo sa bene. A parte i problemi genitoriali, Travis ora fa fatica a fidarsi del proprio figlio, ha paura di lui. Come anche Alicia ha ammesso, e cioè che ognuno di loro ha fatto cose terribili per sopravvivere, Travis prenderà una decisione estrema, anche se si tratta di suo figlio?
Io penso che la bellezza, e forse la forza, di questa serie, sia proprio che analizza questi rapporti e queste trasformazioni molto più di quello che fa la serie madre, non essendo legata a necessità commerciali. Può permettersi di indugiare più a lungo sulle varie filosofie che emergono davanti a una situazione del genere e alle sue conseguenze. Abbiamo quelli che venerano i morti, quelli che pensano che il mondo ora appartenga ai più forti e quelli che vogliono solo sopravvivere nella speranza che tutto torni come era prima. Varie mentalità che si scontrano, e solo una vincerà.
Credo proprio che Fear The Walking Dead abbia fatto bene, anche quest’anno, il suo sporco lavoro.
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