From Dusk Till Dawn – Recensione 3×06/3×07 – Straitjacket/La Llorona

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Ci avviciniamo a grandi falcate al gran finale di stagione, dato che mancano soli tre episodi alla chiusura di questo terzo ciclo di episodi. Non si sa ancora se From Dusk Till Dawn verrà rinnovato, ma è auspicabile di sì: la sensazione è che ci sia ancora parecchio da raccontare e l’espansione della Mitologia della serie operata in questa stagione, unita a personaggi vecchi e nuovi di un certo fascino, non fa che alimentare questa speranza.
In “Straitjacket”, letteralmente “camicia di forza” assistiamo alla discesa nell’abisso di Richie, ormai sotto l’influenza di Amaru. I nostri sembrano quasi impotenti verso questa divinità che continua a scagliare loro contro bestie di ogni tipo che vengono sì sconfitte, fatto che però non sembra indebolire più di tanto il suo potere e la sua straightjacketpericolosità, anzi, le attuali sembianze della Dea sono in un certo senso un ulteriore vantaggio per lei, dato che sia Seth che Scott (ma in fondo anche il buon ranger Gonzalez) hanno più di un tentennamento quando si tratta di combatterla con la forza.
Ancora una volta, il cuore dello show è il conflittuale rapporto tra i due Gecko bros., che dimostrano nuovamente il fortissimo legame che li unisce (Seth: “Buddy, we’ve been done this road before, yeah? Come on, buddy. You can come back from this. This isn’t you. This is not you. We have each other’s back. That’s what we do. I look out for you. You look out for me. This is not you.” Richie: “It’s not me. It’s us.”) e che nessuna donna, nessun villain e nessun alleato riescono a intaccare. Questa 3×06 ce lo ribadisce ancora una volta e lo fa con i toni cupi che si addicono ad un episodio che è una sorta di omaggio a Shining, col male che si annida nel profondo dell’animo e che fa compiere azioni normalmente inimmaginabili.
Con “Straitjacket”, episodio cupo e dal ritmo incalzante, diamo anche l’inaspettato addio a Ximena, interesse amoroso dello sfortunato ranger, e personaggio che prometteva di più di ciò che ha dato: perché farla fuori così presto? Forse unicamente per rendere il povero Gonzalez ancora più tormentato, triste e vendicativo.
“La Llorona” è un altro episodio abbastanza riuscito, ma con toni più fantasy rispetto al suo predecessore. Il ranger Gonzalez, che da quando ha incontrato i Gecko ha visto andare in pezzi la sua vita, tenta di dimenticare la perdita di Ximena, ma il fulcro di questa 3×07 è ben altro: un culto di Culebras che adorano la pericolosa Itzpa, fidata seguace dell’onnipresente Amaru.
Ed è grazie al simpatico professor Tanner, ormai a tutti gli effetti uno della gang dei “buoni”, che i nostri Gecko bros. riescono a mettere le mani sulla malvagia divinità. Ovviamente non poteva andare tutto liscio e, tra combattimenti e problemi vari, non possiamo che prendere atto che Amaru sia una villain ben più tosta di Carlos e Lord Malvado (Brasa per ora è un personaggio alquanto insapore, oltre che poco sfruttato). Richie non riesce a liberarsi della suala-llorona influenza e ha decine di letali emissari pronti a scontrarsi con i suoi nemici: tra l’altro, c’è da dire che, sino ad ora, questa Llorona (figura spettrale realmente esistente nel folklore dell’America Latina e usata anche nel serial Sleepy Hollow) è una dei suoi fedelissimi più convincenti.
Questa 3×07 è cupa e scorrevole e si chiude lasciandoci molte speranze per il prossimo episodio: la famiglia del ranger Gonzalez è in mano al nemico e ora i nostri dovranno tentare in tutti i modi di liberare la piccola Billie e la sua mamma Margaret da ciò che Amaru vuole fare loro (non sappiamo ancora cosa di preciso).
La formula Xibalban of the week (in pratica una versione personale del Monster of the week) è un po’ ripetitiva, ma non si poteva fare altrimenti in una stagione che ha chiaramente deciso di fondere e far progredire insieme trama orizzontale e verticale. I fasti della prima stagione sono lontani, ma From Dusk Till Dawn rimane un piacevole intrattenimento che trova grandi punti di forza nell’essere basato su un riuscitissimo film cult, nell’avere un cast ben scelto e capace, negli scenari un po’ western e nella indiscutibile vena pulp che lo contraddistingue da altri prodotti.

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About Clizia Germinario

Clizia Germinario
Grande appassionata di cinema, serie tv e cucina, ha iniziato ad avvicinarsi al mondo dei telefilm a fine anni ’90, ma ne è diventata addicted solo diversi anni dopo. Non ha un genere preferito, pur avendo una spiccata predilezione per gli show (come i film, del resto!) che parlano di vampiri e licantropi o, più in generale, di sovrannaturale: non per niente il suo serial preferito è l’ineguagliato “Buffy the Vampire Slayer”.

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