From Dusk Till Dawn – Recensione 3×10 – Dark Side of the Sun [Season Finale]

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Questa recensione di From Dusk Till Dawn arriva con un po’ di ritardo perché avevo bisogno di riordinare le idee. “Dark Side of the Sun” è un season finale un po’ particolare: innanzitutto non si capisce se voglia essere anche un series finale, date le poche ed enigmatiche scene che seguono ai titoli di coda in cui ci viene presentato il cast (sulle note di un brano cantato da Madison Davenport/Kate) e che fanno sorgere non pochi dubbi. Il fatto è che tutto è perfettamente al suo posto nel momento in cui congediamo i amaru-3x10nostri, quando ecco che sembra aprirsi un piccolo spiraglio ad un eventuale proseguo. Con ogni probabilità, il rinnovo per una quarta stagione è molto incerto e quanto fatto è soltanto un modo per pararsi qualunque cosa accada.
Comunque sia, questa 3×10 non è un finale del tutto soddisfacente: è vero che tutti i nodi vengono al pettine e che ognuno dei nostri conclude in maniera abbastanza lineare il proprio percorso, ma “Dark Side of the Sun” ha ugualmente un che di incompleto in sé. Non è facile da spiegare.
In fin dei conti, il pericolo rappresentato da Amaru è stato abilmente annientato: la Dea interpretata dalla bella Natalie Martinez (in una prova attoriale onestamente deludente) è un’entità malvagia che, dopo aver aleggiato per tutta la stagione in un corpo che non era il suo, si è riappropriata delle proprie vesti nella scorsa 3×09. Ed è grazie a lei che tutti gli altri personaggi principali di questo serial riescono a formare una strampalata alleanza in grado di salvare il mondo dall’Inferno. Tutti, ma proprio tutti, uniscono le forze per annientare questo terribile nemico che aveva fattezze più convincenti quando ancora aveva il volto della dolce Kate.
E così assistiamo ad una lotta senza esclusione di colpi che vede da un lato il buon ranger Gonzalez impegnato in ospedale a salvare moglie e figlia in una sorta di omaggio ai film di Romero, e dall’altro tutto il resto della gang cercare di chiudere il portale e far fuori Amaru che, altro punto a sfavore, quando le dice male assume fattezze che paiono un incrocio tra il pokemon Jynx e un malriuscito mostro a caso di un telefilm anni ’90. E, quindi, di paura non se ne parla di certo. Al massimo fastidio per un’occasione sprecata, e che occasione!
In fin dei conti, infatti, è proprio il tanto strombazzato villain di questo season finale a convincere poco e a far sì che gli effetti speciali scarsini pesino molto più di altre volte, in cui almeno avevamo la sostanza. Sono profondamente convinta che ottime idee possano ben sopperire alla mancanza di soldi (nel qual caso si chiude un occhio su effetti non proprio speciali), ma non il contrario. In questo caso, diciamolo pure, una cattiva scelta di casting ha pesato negativamente sul risultato unendosi ad uno script (quello finale) non proprio brillante.
Per il resto, è stato indubbiamente bello e anche liberatorio vedere che tutti hanno avuto una conclusione a questo lungo ed avventuroso viaggio. Il ranger ha riabbracciato moglie e figlia e pare sia ritornato insieme alla sua amatissima Margaret, i due Gecko sono vivi e vegeti e proiettati verso nuove avventure con l’aggiunta di Kate, e anche gli altri del team sono (chi più chi meno) liberi di andar via e di vivere la propria vita, ma comunque manca qualcosa. C’è un senso di incompletezza – dovuto anche al poco spazio dato ultimamente ad alcuni meritevoli personaggi come Tanner – chegang-3x10 da un lato fa sperare in un rinnovo, dall’altro no: allungare il brodo non è mai buona cosa e sarebbe un vero peccato rovinare il ricordo di tre discrete stagioni che, tra alti e bassi, ci hanno tenuto compagnia per due anni buoni.
In sostanza, From Dusk Till Dawn è stato uno show altalenante ma soddisfacente: è iniziato in maniera strepitosa regalandoci 7 episodi iniziali da urlo, ed è continuato in maniera più che gradevole. Il cast principale si è dimostrato sempre all’altezza e l’amore di Robert Rodriguez (creatore anche del film originale) si è sentito costantemente, dall’inizio alla fine di questa sua creatura così esageratamente – e piacevolmente! – pulp e sopra le righe. Non sarà un finale poco riuscito a rovinare l’affetto per questo serial, ma spiace aver assistito ad una fine un po’ sotto tono.

Vi ricordo di passare da From Dusk Till Dawn – Italia per essere sempre aggiornati su questo show e vi invito a votare Serial Crush come MIGLIOR SITO TELEVISIVO ai Macchianera Awards 2016 (qui è spiegato come fare).

Clizia Germinario

Grande appassionata di cinema, serie tv e cucina, ho iniziato ad avvicinarmi al mondo dei telefilm a fine anni ’90, ma ne sono diventata addicted solo diversi anni dopo. Non ho un genere preferito, pur avendo una spiccata predilezione per gli show (come i film, del resto!) che parlano di vampiri e licantropi o, più in generale, di soprannaturale: non per niente il mio serial preferito è l’ineguagliato “Buffy the Vampire Slayer”.

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