Game of Thrones – Il cast parla delle battaglie della settima stagione

Ci sono almeno quattro eserciti schierati l’uno contro l’altro nella prossima stagione di Game of Thrones della HBO: Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) sta finalmente per arrivare a Westeros, Cersei Lannister (Lena Headey), avvinghiata al trono, Jon Snow (Kit Harington), ha ricevuto recentemente il titolo di re del nord e il Re della Notte, sta lentamente marciando verso i Sette Regni, con il suo esercito di non-morti. Con questi ingredienti, questa sarà sicuramente la più violenta delle serie finora andate in onda, niente a che vedere con quello che abbiamo visto in precedenza.


Ci sono sicuramente un paio di grandi colpi di scena, e sono tutte sapori differenti.” dice
Iain Glen, che interpreta Jorah Mormont, a Hollywood Reporter riguardo a cosa aspettarci dalle battaglie che ci vedremo quest’anno.

I dettagli riguardo la settima stagione sono stati tenuti nascosti, specialmente perché ora che lo show ha superato gli eventi pubblicati nei romanzi della saga “Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, scritti da George R. R. Martin. E ancora il trailer della stagione (così come le indiscrezioni) mettono in evidenza una serie di situazioni in particolare, che avverranno quest’anno, inclusa la grande battaglia Navale che riguarderà i Greyjoy e la loro flotta, la Fratellanza senza Vessilli (Brotherhood Without Banners), unitasi a Lord Snow per la battaglia del nord e la presunta guerra che sembrerà coinvolgere Daenerys in sella ad uno dei suoi draghi.

Ogni stagione di Game of Thrones non riesce a contenersi, giusto? Più grande, migliore, più cattiva, di quelle vista in precedenza” dice Gwendoline Christie, vista spesso sul campo di battaglia come Brienne of Tarth.
La cosa meravigliosa di questo show è che spesso è sorprendente e quello di cui gli spettatori sono a conoscenza non trapela necessariamente. Vedrete un sacco di azione, ma non sempre nella maniera in cui potreste immaginarla. Ma non sarete delusi, sarà epico.”

Jacob Anderson, che interpreta Grey Worm il guerriero dell’esercito degli immacolati, è d’accordo sul fatto che le battaglie della settima stagione saranno “di grande scala e complesse” saranno anche molto commoventi, alimentate da disperazione, sete di potere, e altri sintomi della fragile condizione umana.

Come la descrive Kit Haringnton, considerando che la il ritmo di Game of Thrones sta diventando sempre più serrato per le due stagioni finali, non c’è un desiderio personale di migliorare le prestazioni delle guerre avvenute in precedenza.

Sicuramente è importante non provare a superare niente. Questo è quello che il regista Miguel Sapochnik mi ha detto dopo Hardhome e prima di Battle of the Bastard. Non dobbiamo provare a competere con qualcosa che ha già funzionato. Vogliamo fare qualcosa di diverso.

Penso che sia importante andare avanti” continua Harington. “Sì, abbiamo grandi ambizioni e proviamo ad arrivare dove la Tv non è mai arrivata, ma non proviamo a superare nulla, non guardiamo Battle of Bastards”e pensiamo ‘dobbiamo superarlo’ cerchiamo di servire la storia ed essere ambiziosi allo stesso momento.”

Un altro attore con un punto di vista unico all’interno di Game of Thrones è Liam Cunnigham, che interpreta Ser Davos Seaworth. Oltre alla sua apparizione in Battle of the Bastards, Cunnigham è stato un personaggio chiave nella battaglia di Blackwater, il nono episodio della seconda stagione che ha visto i Lannister scontrarsi con i Baratheon nell’omonima baia. Si tratta di un episodio ancora considerato come uno dei migliori nella storia di Game of Thrones e Cunnigham pensa che lo scopo dello show sia stato crescere e impressionare da allora.

Se ripensiamo alla Battaglia di Blackwater nella seconda stagione, comparata a quello che abbiamo realizzato adesso, ci rendiamo conto che avevamo delle risorse molto limitate al tempo. Non pensavamo a quanto sarebbe diventato popolare e i profitti che ne avremmo tratto. I guadagni sono stati investiti nello show per renderlo più grande. La HBO è mai stata con le mani in mano. Hanno messo in gioco tutto, fino ai lavandini delle cucine. Sanno che si tratta di una colonna portante della televisione e sarà visto per generazioni, perché è spettacolare.

Con sette stagioni in corso, e un carico politico più grande che mai, Cunnigham promette che l’impatto di questo show e le sue sequenze distintive non mancheranno.

“Ciò che è interessante, in ogni stagione, è che tracciano loro i propri confini, lo rendono grande e straordinario quanto possono. Le battaglie saranno inevitabili, il Re della Notte sta per arrivare e devono superare le stagioni precedenti. Penso che le persone lo guardino per sapere cosa avverrà dopo, come potranno superarsi. Dobbiamo mettercela tutta, dobbiamo essere vicini al fallimento. Se non arriviamo a quel punto, non ci stiamo provando abbastanza.”

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Parlo troppo e il mio corpo è fatto al 100% di caffeina e rabbia. Se fossi un personaggio di un telefilm, sarei entusiasta come Leslie Knope, pazza come Charlie Kelly, ossessionata da Got come Ben Wyatt il tutto con le fattezze di Kimmy Schmidt e l'armadio di Hannah Horvat

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