Sin dall’episodio 6×05, la domanda che ha cominciato a circolare sul web è stata: come faranno i dialoghisti a rendere il difficilissimo gioco di parole alla base del nome Hodor?
Ecco le soluzioni approntate nell’ambito delle diverse lingue (che sforzo immane per i traduttori!). Cosa ne pensate? Alcune sono davvero geniali!
Tedesco: “Halt das Tor!”, sebbene Tor indichi il cancello più che la porta, è una soluzione appropriata per Hodor.
Francese: “Qu’ils n’aillent pas au-dehors!” diventa “Pas au-dehors!” ed infine “Hodor”.
Russo: “затвори ход” (“chiudi il passaggio”), la cui trasformazione in Hodor avviene in maniera alquanto strana. “ход” è infatti una parola più vicina a boccaporto che a porta.
Spagnolo: “Aguanta el portón”, la parola porta (puerta) è stata sostituita con quella di ingresso principale, portone affinché il passaggio ad Hodor potesse avvenire più facilmente.
Spagnolo (Latino Americano): Déjalo cerrado”, uno strano modo di dire “tienilo chiuso”, richiede una certa immaginazione per render bene.
Turco: “Orada dur!”, che significa “fermo lì!”. Non è doppiato ma sottotitolato. Si evolve in questo modo: “Orada dur! -> Ordadur! -> Hordor! -> Hodor!”. L’interprete pensa che sia il più vicino possibile all’originale, basandosi sulla lingua turca.
Giapponese: “ホーダー” [Ho-da-], una translitterazione dall’inglese “hold the door”. Interessante notare come door sia pronunciato ドア (doa), che, translitterato, rende il tutto molto più vicino all’originale inglese.
Portoghese brasiliano: Segure a porta” (“mantieni la porta”) -> “a por-” -> “Hodor”.
Italiano: dapprima mostrato con i sottotitoli, poi, dopo una settimana, con un’integrale traduzione in lingua italiana. I traduttori hanno optato per una piccola aggiunta di modo da far funzionare il tutto: “Blocca la porta, trova un modo!” (Hold the door, find a way!) -> trova un modo -> rov…odo.. -> hodor.
Danese: “Hold døren!” (sottotitoli, traduzione letterale, nessun tentativo di mantenere l’allitterazione).
Svedese: “Håll dörren!” (sottotitoli, traduzione letterale, nessun tentativo di mantenere l’allitterazione).
Norvegese: “Hold døra!” (sottotitoli, traduzione letterale, nessun tentativo di mantenere l’allitterazione).
Finlandese: “Pitele ovea!” (sottotitoli, traduzione letterale, nessun tentativo di mantenere l’allitterazione).
Serbo: “Hodi, dobro drži vrata!” (“Come on, hold the door tightly…”)… poi “Hodi… dobro…” (“Come on… tightly…”), infine solo “hodor…”. L’allitterazione è stata preservata nei limiti del possibile, ma ovviamente non è la maniera migliore di dirlo.
Ceco: “Drž vrata! Honem!” (“Hold the gate! Quick!”), ma l’evoluzione in Hodor è alquanto forzata…
Greco: “Κράτα την πόρτα!”. Non assomiglia nemmeno un po’ ad Hodor, infatti da un certo momento in poi hanno usato lettere greche per scrivere “Hold the Door”, che infine diventa “Χόντορ”. È una pratica diffusa in Grecia, chiamata Greekenglish.
Ungherese: il significato è stato cambiato in “Holtodig óvd! (difendilo fino alla morte), che a livello fonico diventa più o meno così: Holt-óv > Ho-tó > Hodor.
Insomma, davvero un lavoraccio. Se qualcuno ha dimestichezza con le lingue e riesce a pensare ad una soluzione migliore a questo dilemma, ci lasci un commento al riguardo!