Game of Thrones – Recensione 5×08 – Hardhome

Un episodio che introduce in modo più forte e spettacolare, la vera minaccia per i sette regni.

Che questa stagione di Game of Thrones abbia lasciato in più di un fan l’amaro in bocca per la sempre più evidente distanza tra il libro e gli accadimenti televisivi, è un fatto assodato. Lo stupro di Sansa della 5×06 ne è un esempio. Il fatto è che forse siamo noi che non abbiamo capito bene o per amore quasi viscerale per lo show abbiamo fatto finta di non capire, ma ci è stato detto in ogni modo che il ritardo nella scrittura di George RR Martin avrebbe determinato una scissione tra la parte televisiva e quella letteraria. Quindi, sappiamo dalle intervista a Benioff e a Martin che seppur con conclusioni simili, i due progetti divergeranno. Imboccheremo strade diverse per giungere alla medesima conclusione, questo in sostanza il messaggio degli showrunner HBO e l’autore dei libri.

Tyrion prova a salvare dalla morte Jorah.

Tyrion prova a salvare Jorah dalla morte.

Chi legge (spero lo facciate in tanti, ovviamente) le mie recensioni di questa serie, sa che mi concentro totalmente su cosa racconta l’episodio, su quali sfumature se ne traggono e quali indirizzi potrebbe avere una determinata vicenda evitando al massimo i confronti o i parallelismi con i libri e questo non perché la cosa non abbia una qualche importanza, ma solo perché credo che molti lettori non abbiano ancora letto il libro oppure non sono ancora arrivati a questo punto delle vicende, o semplicemente vogliono vedere una buona serie TV fantasy senza nemmeno andarlo a cercare il libro. Cerchiamo, io e i miei colleghi, di darvi un quadro critico il più possibile completo che vi possa aiutare a valutare l’episodio visto sotto aspetti che magari avevate tralasciato o farvi da guida prima della visione dell’episodio.

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Parliamo dunque di questo episodio che si è concentrato, come gran parte di questa stagione, sulle relazioni e sull’attesa. Le nuove relazioni che ora si stanno sviluppando lontano da Westeros, sembrano dirci che la Regina Daenerys ha ora un asso nella manica in più. Tyrion Lannister il bastardo, il nano, il sarcastico piccolo uomo dalla barba incolta è riuscito a farsi ascoltare dalla madre dei draghi. Facendo uno sforzo non indifferente per distogliere lo sguardo dalla bellezza disarmante di Emilia Clarke, ho colto in questo confronto dialettico la vera forza che questa unione di scopi porterà alla causa dei Targaryen: Tyrion non è solo un uomo furbo e avveduto, ma conosce ogni più piccolo particolare dei componenti di diverse casate, dai Baratheon ai Tyrell e ovviamente quelli della sua famiglia (o ex?): i Lannister. Inoltre ha visto diverse guerre, ha partecipato attivamente alla difesa di Approdo del Re, è scaltro a sufficienza per soppesare gli uomini e sicuramente ha più esperienza di quanta ne possa avere Daenerys su come si governa un popolo.

Arya Stark in versione Lanna.

Arya Stark in versione Lanna.

Altra relazione che si sta sviluppando è certamente quella tra Arya Stark e Jaqen. Ormai scesa nel nuovo livello di conoscenza delle funzioni del Dio dai mille volti, Arya è diventata Lanna, una venditrice di ostriche, vongole e cozze, uno dei tanti volti che il Dio le chiede di essere per servirlo adeguatamente. L’episodio non si trattiene troppo su questa parte di vicenda, ma sappiamo che prossimamente Arya sarà chiamata ad un ulteriore passo avanti nella sua personale crescita e maturazione.

Povera Cersei in balìa di Alto Passero.

Povera Cersei in balìa di Alto Passero.

Le confortevoli celle di Alto Passero hanno più sangue reale di quanto si potrebbe sospettare. Margaery prima e ora Cersei. Come direbbe il compianto radiocronista Ameri: “clamoroso al Cibali!” Ma come? Cersei, la tessitrice raffinata, la scaltra regina madre dalle mille risorse, fiocinata da colui che lei stessa ha elevato per i suoi scopi. Così, mentre Cersei viene sottoposta alla tortura della sete e della fame affinché confessi le sue colpe, il destino di Approdo del Re è praticamente nelle mani della congrega di Alto Passero.

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Questa puntata ha lanciato diversi flash, brevi scene di qualche minuto, per poi concentrarsi su quella che, fin dal primo minuto della prima stagione, dalle primissime righe del romanzo, è la vera minaccia per i sette regni: i White Walkers, gli Estranei con il loro esercito di Zombie praticamente inesauribile e che avanza verso la grande barriera. Nel mentre però Stannis si avvicina sempre più a casa Stark e il bastardo ripulito di casa Bolton ha un piano per attaccarli.

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Sansa apprende da Theon/Reek che la speranza per la casata degli Stark non è morta.

Sansa apprende da Reek/Theon che forse c’è speranza per Bran e gli altri, fuggiti da Grande Inverno e fatti credere morti ai Bolton. Un ultimo atto di pietà di Theon, punito oltremodo per il suo tradimento alla famiglia che l’aveva accolto e cresciuto come un figlio, e questo lascia la bella e sfigata (sfortunata è riduttivo) signora di Casa Stark con la flebile speranza che forse la sua famiglia non è del tutto distrutta.

Jon Snow sembra l'unico in grado di comprendere la vera minaccia per i sette regni.

Jon Snow sembra l’unico in grado di comprendere la vera minaccia per i Sette Regni.

Ed eccoci al piatto forte. Jon Snow tenta di convincere le popolazioni del Nord, giganti inclusi, che devono unire le forze per contrastare l’avanzata del terribile esercito degli Estranei. Snow sa bene che è un tentativo quasi suicida, ma confida nell’aiuto di Tormud per convincerli. In realtà c’è poco da dire su questa parte finale in quanto solo le immagini e il susseguirsi degli eventi riescono a spiegare bene la situazione. Il cristallo di drago è l’unico mezzo per uccidere gli Estranei, ma non basta. Serve anche unità e coesione, quella che nei Sette Regni, come sappiamo, latitano da tempo. Dopo il deludente risultato ottenuto da Snow e Tormund presso il consiglio degli anziani, accade ciò che Jon Snow aveva appena vaticinato: l’esercito di morti viventi, come richiamato dalla minaccia che le parole del Lord comandante possono rappresentare per loro, arriva con tutta la furia devastante. Snow e Tormund fanno appena in tempo ad imbarcarsi insieme a una piccola parte della popolazione oltre Barriera. Snow sa che la situazione nei Sette Regni è l’opposto di quanto serve per avere anche una flebile speranza di fermare gli Estranei, ma sa anche che farà ogni cosa in suo potere per vendere cara la pelle ed impedire che il mondo che conosce diventi un mucchio di ceneri fumanti abitato da zombie.

Gli estranei si possono uccidere.

Gli estranei si possono uccidere.

A noi non resta che aspettare il prossimo episodio che mi dicono sarà epico, ma difficile trovare episodi non epici in Game of Thrones, giusto?

Un saluto agli amici di Game of Thrones Italy, Game Of Thrones italian fans, e relativo Blog, Team Sansa, ~ Le migliori frasi de “The Game Of Thrones” ~, Jon Snow The Bastard Italia, Nikolaj Coster-Waldau Italia.

Passo e chiudo.

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