Game of Thrones – Recensione 5×10 – Mother’s Mercy

Anche questa quinta stagione ce la lasciamo alle spalle. 10 episodi altalenanti ma sempre pieni di pathos e contenuti narrativi. A chi si era lamentato della poca propensione alla morte dei protagonisti, ci ha pensato l’ultimo episodio in perfetto stile Martin: Una bella falciata al cast principale e tanti saluti al secchio con un arrivederci alla sesta stagione.

Detta così può sembrare la solita doccia a base di sangue e membra umane a cui la serie ci ha abituato. Nella realtà possiamo leggere nei 3 filoni principali nei quali la narrazione si è sviluppata un diverso modo di gestire il tutto, figlio forse della necessità di staccare libri da serie Tv, diventato ora sempre più marcato.

L’ennesima crudeltà a cui Melisandre ha spinto Stannis ha prodotto un effetto carambola catastrofico negli animi già segnati dal freddo e dalla fame dell’esercito di Baratheon. La inumana e crudele morte della piccola Shireen, offerta all’ennesima sanguinosa divinità di cui pare essere circondato il territorio immaginato da Martin, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, convincendo tutta la cavalleria ad abbandonare il Re. Cavalleria per inciso mercenaria, dato che Stannis il suo esercito l’aveva perso durante l’assedio ad Approdo del Re. Come se tutto questo non bastasse, Selyse viene trovata impiccata e Melisandre si dà alla fuga, tornando stranamente verso Nord (stranamente lo spiego poi).

Stannis, a cui tutto questo deve aver fatto saltare le ultime rotelle che aveva al posto giusto, invece di ordinare una ritirata, decide di avanzare comunque verso Grande Inverno. Il sanguinoso epilogo non viene nemmeno seguito più di tanto se non per evidenziare lo sguardo di un uomo (nemmeno più Re) sconfitto alla ricerca della morte dopo aver perso ogni affetto, ogni dignità e onore, inseguendo un potere perso nei sacrifici e nelle crudeltà di una Strega Rossa.

Brienne di Tarth, che ha potuto assistere alla battaglia o al massacro dell’esercito di Stannis, scende a valle per portare a termine uno dei compiti ai quali la guerriera deve adempiere: vendicare Renly, ucciso dalla magia di Melisandre su ordine di Stannis. A questo punto la scena si chiude con un vibrante colpo di spada di Brienne contro Stannis, ma stranamente la camera non indugia (come invece amano fare) sul cadavere sanguinolento di Stannis, ma ci lasciano convinti che il Baratheon sia morto.

Sempre sul filone Grande Inverno, assistiamo alla fuga di Sansa dalla roccaforte, aiutata in questo da Theon/Reek. Aiuto inaspettato anche quello che pochi istanti prima la salva da una freccia della figlia del guardiano dei porci. Anche qui scena che ci lascia nel dubbio: Theon e Sansa si saranno salvati da quel notevole salto?

Secondo filone la sofferenza di Cersei. Senza bere e senza mangiare, la donna si decide a confessare. Non avendo tempo di leggere la Treccani in 30 volumi rilegati in pelle umana che contengono tutte le nefandezze sue, di Joffrey e via dicendo, Cersei confessa di avere avuto un rapporto sessuale con il cugino, ma Alto Passero mica è nato ieri, la perdona per la colpa confessata ma le preannuncia un giudizio per le altre colpe di cui è sospettata (eh, sapessi caro Passerotto).

Per espiare la colpa, la povera Cersei si ritrova novella Lady Godiva ma senza cavallo, nuda e con i capelli tagliati come mamma l’ha fatta (fatta bene comunque, eh) attraversa il tragitto verso il palazzo con la disperazione e il dolore di una donna sottoposta a una dura punizione, considerato anche il rango di appartenenza. Non sappiamo purtroppo nulla di Margaery e di Loras e dovremo aspettare la sesta stagione per capirne qualcosa.

Legata a questa vicenda anche quella che si sta svolgendo a Dorne. Myrcella e Trystan fanno ritorno a casa. Tutto sembra pervaso di pace e serena cordialità. Persino il bacio fra Ellaria e Myrcella sembra un sugello perfetto per chiudere astio e odio. Il problema è che noi maniaci di serie TV, ma soprattutto esperti conoscitori della serie TV, abbiamo penso contato 3 secondi dopo il bacio per esclamare chi a voce chi col pensiero: “è stata avvelenata dal bacio”. Infatti, a poche centinaia di metri e subito dopo aver confessato di sapere da sempre che Jamie è il suo padre naturale, Myrcella comincia a perdere sangue dal naso. Anche in questo caso non si vede la morte della fanciulla e tutto viene lasciato all’immaginazione.

Arya Stark, nel frattempo, prende sempre più confidenza con il potere del Dio dai mille volti, ma anche questa volta Jaqen riesce a sorprenderla. Il suo cammino verso la perfetta sintonia con il palazzo del Bianco e del Nero continua.

Che succede invece dalle parti di Daenerys, o meglio di Tyrion, Daario e Jorah, visto che la mia diletta Daenerys è stata portata via dal dragone delle 14 e 30? Il buon “mai na Jorah” è risoluto ad inseguire Drogon che si è diretto a Nord e Daario è pronto a seguirlo così come Tyrion. Alla discussione si aggiunge Verme Grigio che però è ancora molto debilitato. Alla fine si decide che Tyrion, con l’aiuto di Verme Grigio e l’inaspettato appoggio di Varys/Otelma, resterà a fare ordine a Meereen, e i due innamorati folli di Daenerys (io mi sarei aggiunto a loro comunque) partono verso nord.

Ma cosa sarà mai successo alla divina regina dei Draghi? La ritroviamo a terra con un Drogon più di là che di qua a cercare di capire in quale posto si trovi ma soprattutto a cercare qualcosa da mangiare. Qui viene raggiunta prima da uno, poi da due, poi da cento e alla fine da migliaia di cavalieri che le ruotano intorno. Sarà la fine anche per la bella regina?

Arriviamo dunque alle scene conclusive della stagione. Melisandre riappare alle porte della Barriera sotto gli occhi attoniti di Jon Snow e Davos Seaworth. La donna non proferisce parola ma fa capire con lo sguardo che è accaduto qualcosa di irreparabile. Melisandre sa resuscitare i morti, giusto? E caso strano un morto illustre sta per arrivare.

Eh lo so, Trono di Spade credo sia la serie più anti shippers dell’universo telefilmico. Non appena si accenna a un timido tentativo di shippare qualche coppia, arriva Martin munito di penna/mannaia e rompe tutto. Myrcella e Trystan?…no, Jon Snow e Ygritte? No no… Le appassionate alla serie però hanno uno dei loro preferiti in Jon Snow e non è un segreto. Quando si parla di questa serie, le preferenze femminili si dividono ma non troppo fra Snow, Jamie e pochi altri. Quindi, che ti combina Martin e Benioff con Weiss?

Ma ovvio ti fanno fuori Jon Snow è chiaro! Di tutte le morti della puntata, questa è quella più limpida e chiara. I confratelli non gli hanno perdonato l’accordo con i bruti e hanno covato aspettando con pazienza che si presentasse l’occasione. Partito Sam con famigliola, i guardiani decidono che è il momento di agire e con la frase “per la confraternita” scoltellazzano allegramente il povero Jon Snow lasciandolo in una pozza di sangue, morto. Sarà davvero così? Da zombie si unirà alle schiere degli Estranei? Sarà riportato in vita da Melisandre? Oppure è morto e basta?

Non ci resta che armarci di pazienza e aspettare.

Grazie alle nostre amiche Game of Thrones Italy, Game Of Thrones italian fans e relativo Blog, Team Sansa, ~ Le migliori frasi de “The Game Of Thrones” ~ , Jon Snow The Bastard Italia, Nikolaj Coster-Waldau Italia.

Passo e chiudo.