Inesorabile, Game of Thrones continua a sfornare un episodio dopo l’altro, avviandosi velocemente al finale di stagione, con una serie di ritorni e colpi di scena che confermano alcune delle tante congetture elaborate in questi mesi – anni per i lettori -, ma sempre accattivanti ed efficaci.
Al contrario dello scrittore R. R. Martin, D&D procedono veloci, svelando sin da subito un mistero su un personaggio da tempo dato per morto. Ancor prima che parta l’ormai celebre sigla, scopriamo che Sandor Clagane detto anche il Mastino è vivo e vegeto, salvatosi per miracolo grazie all’intervento tempestivo del fratello Ray, che lo ha accolto nella sua comunità. Il vero protagonista dell’episodio è proprio lui, un grande ritorno che dà fondamentalmente il titolo allo stesso ”The Broken Man”. Per l’intera durata della puntata, infatti, si ritorna molto spesso su Sandor e ciò ci permette di scoprire cosa gli sia accaduto e come sia arrivato fin qui, ma in modo forse fin troppo ripetitivo e poco verosimile. Perché se funziona perfettamente l’introduzione del personaggio, funziona molto meno ciò che segue. È un Sandor Clegane consapevole di ciò che ha fatto, ancora senza speranza nella giustizia ma carico di odio. E il massacro ad opera della – si suppone – Fratellanza senza Vessilli non è che un piccolo escamotage per riportare in vita e in gioco il Mastino. Ma, a questo punto della serie, ci si chiede: quale ruolo può ancora avere il suo personaggio?
Un altro importante ritorno è ovviamente quello di Pesce Nero, che ritroviamo sotto assedio dei Frey e ora dei Lannister, comandati da Jamie. I lettori dei romanzi, e non solo, avranno senza dubbio apprezzato lo scambio di battute tra i due personaggi (molto fedele ai romanzi), che alla fine, per il momento, non porta a nulla di fatto. Lo Sterminatore di Re paga ancora per il passato e per la sua fama e ciò comporta l’ennesimo sbeffeggio, nonché la poca fiducia da parte di Brynden Tully. Ma ritornando al titolo dell’episodio, un altro personaggio spezzato e ”rotto” è senza dubbio Theon Greyjoy: in fuga dallo zio Euron, Yara chiede apertamente aiuto e sostegno al fratello, ancora estremamente provato e segnato dalle torture subite, perché non sarà facile ottenere ciò che hanno in mente, ovvero arrivare a Meereen e guadagnare il favore della Madre dei Draghi. Del resto, Khalisi ha bisogno di un gran numero di navi, e Yara e Theon hanno a disposizione (guarda caso) le migliori delle Isole di Ferro.
In realtà, non si ferma qui la lista di nomi ai quali attribuire l’appellativo di ”The Broken Man”. Il più grande ritorno, fin’ora, di questa stagione rimane quello attesissimo di Jon Snow, ritornato dal regno dei morti, ma non del tutto. Anche in questo episodio, continuiamo a vedere un ex Lord Comandante senza carattere e poco convinto delle proprie azioni, nonché della guerra che sta per arrivare e che lui stesso dovrà guidare. Apatico, stanco e rassegnato, tanto da apparire ”debole” al fianco di Sansa Stark e Ser Davos che continuano a rubargli la scena, ancora e ancora, persino davanti a una bambina – meravigliosamente tenace – come la piccola Lady Mormont. Vogliamo indietro il vecchio Jon Snow, energico, sveglio, forte e deciso. Insomma, caro Jon… ripigliati!!
Ma dal freddo del Nord passiamo al clima più mite – si fa per dire – del Sud di Kings Landing. Anche qui la guerra incombe: mentre Margaery Tyrell continua a tessere le proprie fila, per riconquistare il potere e il proprio posto di regina, Cersei non è disposta a farsi da parte ma è pronta a dare battaglia. Anche in questo episodio, abbiamo conferma di una nuova Cersei, vendicativa ma assennata, ragionevole ma anche più astuta. L’arroganza, che ha da sempre contraddistinto il suo personaggio, sembra ormai solo un vecchio ricordo.
E chiudiamo con uno dei più importanti colpi di scena dell’episodio che riguarda Arya e il suo tentativo di fuga da Braavos, che ci ha lasciato letteralmente con il fiato sospeso. Arrivata alla conclusione che non potrà mai diventare Nessuno, la piccola Stark si accinge a lasciare le Città Libere per ritornare a Westoros e spuntare dalla propria lista gli ultimi nomi rimasti. Ma voltare le spalle al Dio dei Mille Volti ha il suo prezzo che Arya non può esimersi dal pagare, venendo infatti ripetutamente pugnalata. Come riuscirà a salvarsi è solo un mistero – le pugnalate subite sono davvero parecchie, tanto che stupisce vederla anche riemergere dall’acqua – ma per sapere se e come sopravviverà dovremo aspettare – si spera – la prossima settimana.
In attesa del prossimo episodio, per news e aggiornamenti vi ricordo la pagina Le migliori frasi di GOT.