Serj Tankian, frontman dei System of a Down ha partecipato al concerto di Game Of Thrones, cantando la canzone più minacciosa della serie.
Game Of Thrones è famosa per distruggere i sentimenti degli spettatori, a causa delle numerose uccisioni dei personaggi più amati. Nonostante questo —o magari proprio per questo—milioni di telespettatori guardano la serie tv in tutto il mondo, senza considerare le discussioni successive ad ogni episodio, circolanti sui blog e i social network. Meno chiacchierato è, però, l’aspetto musicale dello show. La sigla iniziale è stata riprodotta ed eseguita in ogni modo immaginabile, e poi c’è “Rains of Castamere”, che i fan hanno identificato come tema musicale della Casa Lannister. Di solito, questa musica subentra quando uno dei membri della casata compie un atto estremamente letale—come ad esempio le celeberrime Nozze Rosse, conclusione della terza stagione.
La canzone emana un’atmosfera minacciosa già solo a livello strumentale, amplificata ancor di più nella precedente versione, registrata dai The National, fino ad inimmaginabili livelli di oscura malinconia. Al concerto di Game of Thrones a Los Angeles, però, sul palco, non è salito Matt Berninger dei The National, bensì Serj Tankian dei System of a Down.
Il cantante, che ha arricchito la nostra giovinezza con “Chop Suey” ed “Toxicity,” appare improvvisamente vicino all’orchestra e canta, con appropriata teatralità, le gesta dei leoni. Quando vengono proiettate sullo schermo immagini tratte dalla serie, e Tankian si fonde completamente con la brutalità dell’universo di Game Of Thrones, è la fine. Siamo giunti al collasso. E’ la perfezione.