“Questa risale al 74-75 ed è stata scattata con una di quelle macchine fotografiche Instamatic economiche.” dice Martin, il cui primo romanzo “Dying of the Light” è stato pubblicato nel 1977.
Quando nel 2008 la HBO ha annunciato il pilot basato sul primo romanzo della saga ancora incompleta di George R. R. Martin “A Game of Thrones”, THR disse che avrebbe rappresentato il più raro dei generi telefilmistici, un fantasy a pieno titolo, con draghi, magia e spade.
L’ex dirigente della HBO e attuale produttrice della serie, Carolyn Strauss, dice che i creatori Benioff e Weiss l’hanno attirata in questo mondo di personaggi strutturati e relazioni complesse. Il fantasy era solo la ciliegina sulla torta.
Nonostante l’opera di Martin, ambientata a Westeros, sia stata più volte accostata al Signore degli Anelli, Benioff constata che lo show, di cui le sei stagioni contano 27.5 milioni di spettatori su tutte le piattaforme, sia molto più simile a The Sopranos e The Wire, perché non saprai mai chi sarà fatto a pezzi.
Il 68enne Martin, autore di fantascienza e fantasy, originario del New Jersey, ora residente in New-Mexico, ha avuto il suo primo contatto con la TV, quando scrisse per il revival di Twilight Zone della CBS nell’86 e in seguito per il network di Beauty and the Beast, ma le restrizioni del broadcast lo hanno stremato.
“La CBS non voleva sangue.” ha detto tempo fa “O che la bestia uccidesse le persone.”
Con Game of Thrones sulla HBO, la cui premiere della settima stagione andrà in onda il 16 luglio, Martin è stato capace di uccidere (e nel caso di Jon Snow resuscitare) intere legioni.