Centinaia di ragazzi venuti della Campania e non solo non hanno contenuto il loro entusiasmo nell’accogliere uno degli ospiti più importanti della 47esima edizione del Giffoni Film Festival.
Dallo show di punta dell’HBO è arrivato Kit Harington insieme al tanto aspettato inverno e ha risposto alle innumerevoli e interessanti domande dei giovani presenti in sala, in occasione del Meet The Stars.
Anche noi di Serial Crush eravamo presenti e vi proponiamo il reportage Meet and Greet tra Kit e i suoi fan, con tutte le domande poste durante l’incontro.
La prima e di rito riguarda il suo futuro dopo Game of Thrones. Kit non si è dimostrato preoccupato, ma ha risposto di sapere che nulla replicherà la grandezza di questa serie e spera semplicemente di non essere da meno e di continuare su questa strada.
Svariate sono state le domande riguardo la sua carriera recitativa, in primis se sia dura la vita dell’attore; Kit ci racconta di quanto possa essere difficile essere messi sempre in dubbio, che sia facile cadere nel baratro dell’aver voglia di mollare, confidandoci che due settimane fa ha avuto questo pensiero, ma che per fortuna ha cambiato idea.
Riguardo a quali ruoli solitamente preferisce interpretare, Harington ci rivela che i suoi ruoli preferiti sono quelli fisici e che riguardino il combattimento. In GoT come in Pompeii ne ha dato prova e ha esplicitato che preferisce la lotta con la spada. Non dimentichiamo però che Kit ha lavorato in diverse produzioni, dal teatro, al drammatico alla comedy, che dice di amare, specialmente quella demenziale.
Ha parlato anche di ruoli più seriosi, in particolare del Dottor Faustus, per il quale la recezione del pubblico alla nudità e scene crude è risultata molto simile a quella di Game of Thrones. Harington pensa che questa serie abbia abbattuto certe barriere che la TV aveva in questi anni, diventando un precursore di un genere. Se Game of Thrones non avesse avuto un tale successo, non ci sarebbero state alcune delle più grandi innovazioni televisive.
Kit ci ha parlato anche del suo nuovo progetto in uscita, Life and Death of John F. Donovan, per il quale ha lavorato con un cast stellare, che vanta nomi come Kathy Bates, Jessica Chastain e Natalie Portman oltre che la regia di Xavier Donovan. Aggiunge che oltre a cimentarsi a confronto di attori pluripremiati, interpreta un ruolo complesso, per certi versi molto vicino al suo mondo, infatti si tratta di una star della TV, ma ci racconta che è stato difficile immedesimarsi nella sua natura omosessuale, sebbene pensi di aver fatto un buon lavoro e di aver reso giustizia al personaggio.
Sicuramente uno dei momenti più esilaranti è stato ricordare la sua esperienza a Napoli per Dolce&Gabbana. Si riferisce al popolo partenopeo con affetto come degli amanti del ballo e delle feste, che gli hanno permesso di dimenticare il fatto che recitare in spot televisivi sia un po’ come vendere l’anima al diavolo e che in quel momento si sentisse meno miserabile.
Confessa anche che il lavoro dei suoi sogni sarebbe stato fare il giornalista e avrebbe perseguito quell’obiettivo se non fosse diventato un attore, Kit però trova ancora piacere nello scrivere e ci dice che non ha mai smesso.
La nostra domanda riguardo la sua carriera riguarda quale sia stata la scena più difficile da interpretare e se avesse qualche aneddoto da raccontarci. In primis Harington non ha trovato una risposta, ma poi ha confermato che si tratta della morte della bruta Ygritte (interpretata da Rose Leslie, sua partner nella vita). Kit ha spiegato che ci è voluta non solo una lunga preparazione, ma durante la registrazione, a causa della stanchezza, ha sorriso guardando la sua compagna puntarla con l’arco. Fortunatamente la scena ha funzionato ed è per questo che vediamo Snow stranamente sorridere, regalandoci quella che è diventata una scena iconica nella serie.
Non ha ovviamente mancato di parlare della serie che l’ha reso famoso, del suo personaggio dice che non sarà mai re e non salirà mai sul trono di spade, perché non ha alcuna ambizione a farlo, d’altro canto spiega che Tyrion è la persona adatta al ruolo e che spera si sieda sul trono.
Si chiude nuovamente con una domanda di rito, ovvero quella riguardo il tema annuale del Giffoni, quest’anno la magia, estremamente legata a Game of Thrones. A Kit è stato chiesto quale potere desiderasse avere e ha ammesso di essere un Potterhead sfegatato e decisamente un Grifondoro, dividendo la sala.
In più ha aggiunto di voler avere l’ausilio di usare la bacchetta e di riuscirla a tenere come Voldemort, chi lo avrebbe mai detto?
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